uva

Membro Storico
Proprietario Casa
ci sono diverse correnti di pensiero, io le rispetto tutte.
Le rispetto anch'io, e descrivo le mie esperienze per tre assemblee in tre condomìni a Torino nel mese di settembre.
1) Riunione in un ampio giardino condominiale;
2) Riunione nel cortile del condominio, meno ampio ma si era in pochi e molto distanziati;
3) Riunione nel grande garage condominiale al piano interrato, lasciando aperto il portone della rampa.

I presenti sempre con la mascherina, ma chi doveva parlare se la toglieva altrimenti qualche anziano non riusciva a capire tutte le parole.
Solo poche persone, anziani e una signora con problemi di deambulazione, hanno portato la seggiolina pieghevole.
Quasi tutti coloro che non potevano o non volevano partecipare per paura del Covid hanno delegato altri condòmini.
L'amministratore e il segretario di ogni assemblea avevano un tavolino pieghevole per scrivere.
Per fortuna non ha mai piovuto!

Naturalmente più la stagione autunnale avanza, più qui al nord farà freddo e non si potrà stare all'aperto.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
L’unica per star dietro a tutti è fare un ibrido proprio per la situazione: in parte riunione condominiale tradizionale in parte farla a distanza (come per la Dad a scuola o altro) per chi non partecipa.
Ovviamente all’aperto non è fattibile e non è fattibile nei garage. Se così non si facesse e non si riuscisse ad arrivare ad un compromesso di questo tipo credo che molte assemblee condominiali o andranno deserte o non avranno i millesimi sufficienti per decidere lavori anche importanti (magari indispensabili) e poi fattibili con il 110%, vi ricordò che è fino al 31 dicembre 2021! Poi non è detto che lo rifinanzino o almeno non con queste percentuali e massimali (che per un condominio) pur essendo stati abbassati sono ancora interessanti!
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Ponetevi queste 3 domande.
Le domande che hai giustamente elencato ce le poniamo tutti. Penso nessuno voglia vedere uno Stato in bancarotta con milioni di disoccupati e famiglie in povertà.

Secondo me è giusto che si continui a lavorare.
Io per fortuna lavoro (da qualche anno solo più part-time, e comunque non essendo una dipendente mi gestisco in autonomia gli orari) in parte da casa mia e in parte in un ufficio dove ho una stanza solo per me.
Se devo incontrare qualcuno per pratiche che non si possono fare "a distanza" prendo tutte le precauzioni (mascherine, gel, distanziamento, aerazione locale). Avendo 62 anni potrei già essere nella fascia di popolazione a rischio, quindi sto molto attenta ai comportamenti miei e altrui.
Dove si può stare all'aperto, e nei casi delle assemblee condominiali a cui ho partecipato si poteva, mi pare logico usufruire di quella possibilità.
 
U

User_29045

Ospite
Il malato se ha la mascherina non fa danni, il virus non si trasmette per contatto con le mani.

Ti stai scordando una grande categoria di cui anche io e te, inconsapevolmente, potremmo fare parte: gli ASINTOMATICI. Questi ultimi fanno danni e trasmettono il virus pur essendo perfettamente sani, e magari siccome stanno bene di salute allentano le misure. Quindi sanificare non ha senso se poi arriva un asintomatico che tocca il corrimano delle scale dopo essersi soffiato il naso, e infetta tutto. Ripeto, siamo in tanti a pensare così, anche perché queste "sanificazioni quindicinali" nel mio caso personale si ripercuotevano in 300 Euro all'anno in più di condominio, mica male!!

Sbagli a dire che "il virus non si trasmette per contatto con le mani", perché sono proprio le mani che porti alla bocca e al naso quando rispettivamente tossisci e starnutisci, ecco perché le strette di mano sono vietate da 6 mesi.
 
U

User_29045

Ospite
Dove si può stare all'aperto, e nei casi delle assemblee condominiali a cui ho partecipato si poteva, mi pare logico usufruire di quella possibilità.

Tra l'altro, mi sono dimenticato di aggiungere che ANCORA PER POCO sarà possibile fare le assemblee condominiali all'aperto. Voglio dire, ieri sera a Roma si è scatenato un vento fortissimo con pioggia battente, era impossibile fare qualsiasi assemblea. Andiamo verso la stagione autunnale e invernale, ci restano sì e no 20 giorni contati, per fare le assemblee all'aperto.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Le domande che hai giustamente elencato ce le poniamo tutti. Penso nessuno voglia vedere uno Stato in bancarotta con milioni di disoccupati e famiglie in povertà.

Secondo me è giusto che si continui a lavorare.
Io per fortuna lavoro (da qualche anno solo più part-time, e comunque non essendo una dipendente mi gestisco in autonomia gli orari) in parte da casa mia e in parte in un ufficio dove ho una stanza solo per me.
Se devo incontrare qualcuno per pratiche che non si possono fare "a distanza" prendo tutte le precauzioni (mascherine, gel, distanziamento, aerazione locale). Avendo 62 anni potrei già essere nella fascia di popolazione a rischio, quindi sto molto attenta ai comportamenti miei e altrui.
Dove si può stare all'aperto, e nei casi delle assemblee condominiali a cui ho partecipato si poteva, mi pare logico usufruire di quella possibilità.
Ma infatti sono d’accordo è una questione di raziocinio mi convince poco l’aperto poiché anche al chiuso tu puoi aerare o tener aperta la finestra per l’aria.
Diciamo che se piove o fa freddo non hai quel problema; in più se fa freddo l’anziano manco viene proprio (perché ha freddo) ed anche perché con la stagione autunnale chi è più debole e cagionevole di salute tende ad ammalarsi (come sempre è stato) solo che proprio perché c’è il Covid ammalarsi per chi è a rischio è un rischio ulteriore...evitabile secondo me!
 
U

User_29045

Ospite
La vera soluzione sono le VIDEOASSEMBLEE, ma anche qui il "DIGITAL DIVIDE", una sorta di divario, di muro tecnologico che separa i più giovani dai meno giovani, impedisce che tutti siano adeguatamente attrezzati per gestire una videochiamata in conferenza.

Per cui si è costretti a ricorrere - almeno così vedo con gli N amministratori con cui ho a che fare - alle assemblee tradizionali adeguate al Covid.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Ti stai scordando una grande categoria di cui anche io e te, inconsapevolmente, potremmo fare parte: gli ASINTOMATICI. Questi ultimi fanno danni e trasmettono il virus pur essendo perfettamente sani, e magari siccome stanno bene di salute allentano le misure. Quindi sanificare non ha senso se poi arriva un asintomatico che tocca il corrimano delle scale dopo essersi soffiato il naso, e infetta tutto. Ripeto, siamo in tanti a pensare così, anche perché queste "sanificazioni quindicinali" nel mio caso personale si ripercuotevano in 300 Euro all'anno in più di condominio, mica male!!

Sbagli a dire che "il virus non si trasmette per contatto con le mani", perché sono proprio le mani che porti alla bocca e al naso quando rispettivamente tossisci e starnutisci, ecco perché le strette di mano sono vietate da 6 mesi.
Non sblaglio invece ma proprio per niente anche perché ho un carissimo amico infermiere che lavora proprio in Pronto Soccorso (in triage) a Biella a cui chiedo costantemente sia l’evoluzione della malattia come casi sia cone gravità e mi ha sempre detto che il virus ad oggi anche tra i contagiati non è più quello di marzo o aprile e ha visto benissimo con i suoi occhi cosa succedeva anche qui a Biella in quel periodo! Oggi è molto differente (per fortuna). E mi tengo costantemente aggiornato sull’evolversi della situazione, solo che invece di ascoltare in TV, lo ascolto direttamente da chi opera sul campo di battaglia...e se permetti penso ne sappiano un pochino di più che non cui che si sente mediamente in TV. Ora ti è chiaro perché non ho tutta questa isteria addosso? Perché chiedo e mi informo da chi fa quel lavoro e gestisce gli ingressi in Pronto!
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
La vera soluzione sono le VIDEOASSEMBLEE, ma anche qui il "DIGITAL DIVIDE", una sorta di divario, di muro tecnologico che separa i più giovani dai meno giovani, impedisce che tutti siano adeguatamente attrezzati per gestire una videochiamata in conferenza.

Per cui si è costretti a ricorrere - almeno così vedo con gli N amministratori con cui ho a che fare - alle assemblee tradizionali adeguate al Covid.
Parzialmente d’accordo, poiché per chi ha un minimo di competenza con i PC (linea permettendo) non è infattibile. Ma per chi è anziano la vedo impraticabile come soluzione!
 
U

User_29045

Ospite
mi ha sempre detto che il virus ad oggi anche tra i contagiati non è più quello di marzo o aprile

Perdonami, ma anche qui - fonte alla mano - mi permetto di dissentire.

Se leggi qui:


tra le altre cose, leggerai questa:

Intanto, professore, c’è chi continua a pensare che il virus abbia perso potenza, sia meno cattivo.
I dati di questi ultimi giorni dimostrano in maniera inequivocabile che il virus ha mantenuto tutta la sua aggressività.

Quindi, come vedi, c'è chi sdrammatizza per non creare il panico, e chi dice l'esatto opposto. La verità sta nel mezzo: siamo nei guai.
 

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