ma daaiii!
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Ovviamente a carattere provvisorio, vincolante fra le parti interessate. La servitù. in caso di atto pubblico, dovrebbe essere dichiarata.anche perché la presenza del varco consente ad ambedue i proprietari di accedere all'altra proprietà creando di fatto una servitù reciproca.
Non ti so rispondere: ma personalmente sarei più preoccupato degli effetti della convivenza tra parenti, che non di possibili (remoti) controlli.L'esigenza, anche se temporanea e contingente, farebbe sempre stare in una situazione di non legittimità che si vorrebbe evitare.
che negli uffici preposti ai controlli si accorgano della porta è molto improbabile, a mia esperienza, impossibile, lo sarebbe se qualche vicino denunciasse ai vigili che state facendo dei lavori, considerato però che oggi le modifiche interne sono attività libera (non l'apertura di una porta che collega 2 unità ), potreste dire che state spostando una porta internaA questo punto bisognerebbe anche valutare i pro e i contro: in caso di controllo o scoperta dell'eventuale apertura della porta dei due appartamenti (non comunicata agli Uffici preposti), il Comune potrà certamente ordinare il ripristino dello stato dei luoghi (chiusura con muro o cartongesso) e fino a qui poco il danno, ma potrebbe anche irrogare una sanzione (pesante?) o fare aprire un processo penale per abusi edilizi?
Parlando e leggendovi ....saltano fuori altri dubbi.
In effetti sarebbe interessante conoscere le conseguenze di un controllo per valutare bene tutto ciò che si aggiunge all'ovvio ripristino murario.
Ipotizziamo che duri altri 30 anni, l'apertura della porta è un abuso che fa perdere il diritto alla detrazione oppure è considerato di lieve entità e può essere sanato?il bonus 110% non durerà in eterno
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