Il contratto di comodato stipulato con i figli anche fiscalmente ,in particolare ai fini delle detrazioni fiscali per ristrutturazione, non è soggetto all'obbligo di registrazione ( vedi circolare del Ministero delle Finanze del 11 maggio 1998 n. 121/E : punto2.1 ) per i famigliari conviventi , anche per una casa diversa da quella della convivenza.
Ma visto che con L'A.d.E c'è sempre da tribulare nel farglielo capire si consiglia caldamente di registrare il comodato , prima dell'intervento edilizio agevolato in ogni caso. ( serve per evitare anche discussioni con il Comune ai fini IMU, altro Ente con cui è impossibile confrontarsi )
E' una piccola spesa e un piccolo fastidio , ma previene gran perdite di tempo e contenziosi inutili. Fra l altro necessita solo la registrazione iniziale e vi togliete ogni pensiero
Infatti, è proprio per usufruire delle agevolazioni IMU che quasi tutti i comuni hanno previsto per gli immobili concessi in comodato ai figli che sia
indispensabile registrare il contratto di comodato. Non ho infatti ancora visto un regolamento IMU comunale in cui tale condizione non fosse
tassativa. Ovvero, al Fisco non importa che il contratto di comodato venga registrato, ci crede sulla parola ... fino a prova contraria, il comune di residenza invece pretende in genere che:
- il contratto venga registrato (spesa 168 euro più minimo 32 di bolli)
- il figlio prenda la residenza nell'immobile concesso in comodato
Il tutto per concedere o l'assimilazione alla prima casa (quindi per ora l'esenzione), oppure (come nel mio comune) un piccolo "sconto" del 1 per mille rispetto all'aliquota IMU ordinaria prevista per gli appartamenti locati.