martino954
Nuovo Iscritto
Buongiorno,
nello scorso 2009 ho acquistato un appartamento in condominio in provincia di Bergamo, e l'ho dichiarato come seconda casa (ho il contratto di fornitura enel attivo ed è ammobiliato) in Unico 2010. Ora siccome, per motivi di famiglia, non riesco più ad utilizzarlo, avrei pensato di affittarlo per periodi brevi, lasciandolo ammobiliato e con contratto enel attivo: la domanda è la seguente: posso nella dichiarazione dei redditi Unico 2011 evitare di dichiararlo come seconda casa e dichiararlo come unità abitativa da destinare all'affitto (non ricordo esattamente i codici) anche se lo scorso 2010 non l'ho mai nè usata nè affittata ad alcuno (con la crisi nessuno va più in vacanza!) e quindi tassarlo in base al valore catastale rivalutato senza alcuna maggiorazione?
Non è tanto per evitare la maggiorazione di 1/3, ma perchè temo che con gli accertamenti da redditometro mi sia impossibile dimostrare il "giusto": voi direte che sono inutilmente spaventato, ma io mi sono trovato e lo sono ancora nella reale impossibilità di dimostrare la correttezza della provenienza del mio reddito; insomma la prva richiesta dalla "inversione dell'onere della prova" non è da tutti riuscire a superarla, bisogna fare operazioni contabili tracciabili, oculate e sempre ineccepibili, se no sono guai seri.
Grazie a tutti
martino
nello scorso 2009 ho acquistato un appartamento in condominio in provincia di Bergamo, e l'ho dichiarato come seconda casa (ho il contratto di fornitura enel attivo ed è ammobiliato) in Unico 2010. Ora siccome, per motivi di famiglia, non riesco più ad utilizzarlo, avrei pensato di affittarlo per periodi brevi, lasciandolo ammobiliato e con contratto enel attivo: la domanda è la seguente: posso nella dichiarazione dei redditi Unico 2011 evitare di dichiararlo come seconda casa e dichiararlo come unità abitativa da destinare all'affitto (non ricordo esattamente i codici) anche se lo scorso 2010 non l'ho mai nè usata nè affittata ad alcuno (con la crisi nessuno va più in vacanza!) e quindi tassarlo in base al valore catastale rivalutato senza alcuna maggiorazione?
Non è tanto per evitare la maggiorazione di 1/3, ma perchè temo che con gli accertamenti da redditometro mi sia impossibile dimostrare il "giusto": voi direte che sono inutilmente spaventato, ma io mi sono trovato e lo sono ancora nella reale impossibilità di dimostrare la correttezza della provenienza del mio reddito; insomma la prva richiesta dalla "inversione dell'onere della prova" non è da tutti riuscire a superarla, bisogna fare operazioni contabili tracciabili, oculate e sempre ineccepibili, se no sono guai seri.
Grazie a tutti
martino