Salve a tutti,
chiedo a voi consiglio per una questione che riguarda un mio conoscente.
Questi risiede dal 1988 in un appartamento locato allora a lire 400.00 mensili (105 Mq in zona periferica di Roma) ed ora paga € 207,00 (ossia mai la proprietà ha chiesto di modificare l'importo, neanche per l'ISTAT).
Dal 1996 fino al 2002 non ha neanche pagato tale affitto in quanto il proprietario colpito da ictus veniva da lui accudito tutti i giorni e per più volte.
Nel 2002 muore il proprietario e lui inizia a versare agli eredi (moglie e 3 figli).
Nello stesso stabile abitano anche i figli di un figlio.
L'appartamento, così come lo stabile ha più di 40 anni, sono stati fatti dei lavori al terrazzo sovrastante l'appartamento e quanto piove entra dell'acqua (gocce frequenti) nella camera da letto. Il danno è dovuto dal fatto che il bocchettone è in plastice e la guaina messa sopra non è stata saldata al bocchettone stesso (ma come si fa se è in plastica e non in piombo?). L'acqua si insinua tra il bocchettone stesso e la muratura.
Il problema è che gli eredi non si parlano, solo quello che ha i figli nello stabile è intervenuto pagando di tasca propria guasti ed altro, ora vuole che anche gli altri partecipino visto che a lui dal 2002 prende le lamentele ed è solo lui a pagare le spese condominiali e non degli appartamenti in successione (infatti un altro appartamento sfitto è presente nello stabile).
Quando il mio amico chiama gli altri eredi questi prendono in carico il problema ma poi nulla succede.
Capisco che il canone è talmente irrisorio che anche solo sostituire il bocchettone prenderebbe l'intero importo mensile, capisco anche che il mio amico non voglia rivolgersi ad un legale (cosa da me consigliata) per non essere aggravato da spese ma non so dare altra indicazione.
Come si può fare per far si che questi inconvenienti (acqua ed umidità) non succedano più obbligando i proprietari che si prendano in carico la risoluzione dei problemi?
Grazie
Luigi
chiedo a voi consiglio per una questione che riguarda un mio conoscente.
Questi risiede dal 1988 in un appartamento locato allora a lire 400.00 mensili (105 Mq in zona periferica di Roma) ed ora paga € 207,00 (ossia mai la proprietà ha chiesto di modificare l'importo, neanche per l'ISTAT).
Dal 1996 fino al 2002 non ha neanche pagato tale affitto in quanto il proprietario colpito da ictus veniva da lui accudito tutti i giorni e per più volte.
Nel 2002 muore il proprietario e lui inizia a versare agli eredi (moglie e 3 figli).
Nello stesso stabile abitano anche i figli di un figlio.
L'appartamento, così come lo stabile ha più di 40 anni, sono stati fatti dei lavori al terrazzo sovrastante l'appartamento e quanto piove entra dell'acqua (gocce frequenti) nella camera da letto. Il danno è dovuto dal fatto che il bocchettone è in plastice e la guaina messa sopra non è stata saldata al bocchettone stesso (ma come si fa se è in plastica e non in piombo?). L'acqua si insinua tra il bocchettone stesso e la muratura.
Il problema è che gli eredi non si parlano, solo quello che ha i figli nello stabile è intervenuto pagando di tasca propria guasti ed altro, ora vuole che anche gli altri partecipino visto che a lui dal 2002 prende le lamentele ed è solo lui a pagare le spese condominiali e non degli appartamenti in successione (infatti un altro appartamento sfitto è presente nello stabile).
Quando il mio amico chiama gli altri eredi questi prendono in carico il problema ma poi nulla succede.
Capisco che il canone è talmente irrisorio che anche solo sostituire il bocchettone prenderebbe l'intero importo mensile, capisco anche che il mio amico non voglia rivolgersi ad un legale (cosa da me consigliata) per non essere aggravato da spese ma non so dare altra indicazione.
Come si può fare per far si che questi inconvenienti (acqua ed umidità) non succedano più obbligando i proprietari che si prendano in carico la risoluzione dei problemi?
Grazie
Luigi