Fare il politico non è una missione.
Premesso che per
politica intendo l' insieme e lo svolgimento dei fatti e/o delle situazioni che causano direttamente e/o indirettamente le decisioni comuni assunte con procedure formali e/o informali dalle
Comunità Residenziali.
Premesso ciò se la politica non la fai te, altri la fanno al posto tuo e ti schiacciano.
In altre parole non puoi sottrarti dal fare i tuoi interessi.
Forse non ti rendi conto di quanto siamo messi male (e non solo in Italia)
Alcuni studiosi universitari sono convinti che le società occidentali siano già passate in una situazione di post democrazia, ossia un regime in cui pochi eletti prevalgono e riescono ad imporre i propri interessi alla maggioranza.
Di seguito ti segnalo, ad esempio, un articolo di Stefano Bartolini (un economista di cui sono appassionato lettore):
Stefano Bartolini scrive....
Postdemocrazia
Colin Crounch usa questo termine per indicare il fatto che la democrazia attuale è caratterizzata dall' influenza crescente delle èlites economiche sulle decisioni politiche.
Queste (le decisioni politiche), vengono prese in gran parte in base alle interazioni tra i politici eletti e i gruppi privati che rappresentano quasi esclusivamente interessi economici, mentre si va riducendo sempre di più la possibilità per la gran massa delle persone di partecipare, non solo con il voto ma anche attraverso la discussione e le organizzazioni autonome, alla definizione delle scelte pubbliche.
La postdemocrazia non è democrazia, nel senso che ha fatto regredire la gestione della cosa pubblica a una situazione predemocratica, in cui essa era appannaggio di èlites chiuse.
Il ruolo dei cittadini è divenuto quello di essere sollecitati al voto da campagne martellanti gestite da professionisti della comunicazione, che orientano il dibattito pubblico su una serie limitata di temi prestabiliti.
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http://buoneparole.blogspot.com/2010/07/postdemocrazia.html