stefi3

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Buonasera siamo 10 eredi che hanno ereditato un immobile una parte del quale era stata data in affitto dal de cuius per uso commerciale; ora bisogna aprire un nuovo conto per ricevere l' affitto; puo' aprirlo un unico erede?; vorrei sapere gli oneri successivi ed anche a livello fiscale cosa comporta per chi lo apre Grazie
 
Ultima modifica:

Pitiuso

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Proprietario Casa
Buonasera siamo 10 eredi che hanno ereditato un immobile una parte del quale era stata data in affitto dal de cuius per uso commerciale; ora bisogna aprire un nuovo conto per ricevere l' affitto; puo' aprirlo un unico erede?; vorrei sapere gli oneri successivi ed anche a livello fiscale cosa comporta per chi lo apre Grazie
Ulteriore domanda agli esperti.
Ai fini fiscali comanda il contratto di locazione ( nel caso specifico l'atto di successione che lo contiene) o il conto corrente nel quale risulta accreditato il canone ?
Nel caso di un conto corrente intestato ad unico soggetto, è opportuno far precisare in causale un esplicito riferimento al contratto ( immobile sito in ......) o al fatto che il bonifico sia destinato a debito verso anche altri beneficiari diversi da intestatario di conto ?
 

SM-VM

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Proprietario Casa
Io un conto corrente intestato a 10 persone lo vedo poco fattibile !!!
Uno solo degli eredi si fa carico di incassi e spese e ogni 3 mesi fa un piccolo report ai coeredi. (se è un immobile con un contratto non è una cosa complicata...)
Poi, fatto salvo non si stia parlando di un palazzo, consiglierei la vendita per evitare fastidi futuri per un misero 10% di quota...
 

SM-VM

Membro Attivo
Proprietario Casa
"comanda" il contratto di locazione , il conto è "solo" dove viene effettuato il pagamento. Siete coeredi , non una s.r.l.
 

uva

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Proprietario Casa
Ai fini fiscali
gli eredi devono comunicare entro 30 giorni all'Agenzia delle Entrate il subentro nel contratto di locazione
come spiegato nell'altro thread aperto da @stefi3 sullo stesso argomento:

L'art. 26 del TUIR stabilisce che ogni comproprietario dell'immobile deve dichiarare il canone e pagare le imposte in base alla sua quota, indipendentemente dalla percezione del reddito.

Però questa norma è stata superata da alcune sentenze. Per cui se il canone viene incassato soltanto da alcuni, l'onere fiscale grava solo su chi effettivamente percepisce il reddito da locazione.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Per cui se il canone viene incassato soltanto da alcuni, l'onere fiscale grava solo su chi effettivamente percepisce il reddito da locazione.
Io distinguerei l'aspetto fiscale da quello pratico.
Oggi Agenzia delle Entrate accetta la attribuzione del reddito ad uno solo dei comproprietari: ma la regola standard è quella di supporre che l'incasso venga ripartito tra tutti i comproprietari.

Quindi se chi incassa poi distribuisce, dichiererà come reddito la propria quota ed altrettanto dovrebbero fare i comproprietari. E non credo che Agenzia delle Entrate vada a contestare qualcosa, se riceve come sommatoria tutte le rispettive dichiarazioni.

Io un conto corrente intestato a 10 persone lo vedo poco fattibile !!!
Si: però in questi casi in genere si intesta almeno a due persone: in modo che ci sia un controllore ed un controllato, e almeno due possano operare con firma disgiunta.
In una situazione simile (amministratore di condominio infedele) fummo costretti ad aprire un altro conto provvisorio: e lo intestammo in due, forse addirittura a firma congiunta.
 

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