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la diversa esposizione comporta variazioni tali da far variare impercettibilmente il fabbisogno energetico di una unità immobiliare singola rispetto al valore medio dell'intero edificio che contempla le medesime esposizioni.diversa esposizione
non è così, quanto valuti un immobile composto da varie UIU e con impianto centralizzato devi valutare tutto l'imobile in quanto è l'insieme che stabilisce il valore, il singolo APE è relativo all'unità per il quale è richiesta ma non può essere diverso da quello dalle altre UIU che compongono l'immobile, l'indice per mq/anno è lo stesso per forza, l'eventuale esposizione entra nel conteggio totaleCredo che l'unico motivo per contestare l'ACE cumulativa sia un fattore tecnico: tipo ad esempio qualche obiezione sul fatto che nonostante impianto centralizzato e parità di involucro opaco, ogni unità abitativa ha diversa esposizione, non necessariamente conserva oggi serramenti e superfici trasparenti omogenne, individualmente potrebbero essere stati effettuati degli isolamenti interni.... ecc.
Sono cavilli, ma che potrebbero essere sollevati in qualche circolare e modifica legislativa successiva, che purtroppo non conosco. Mi pare però di ricordare di aver letto qualcosa del genere.
Se però continuano ad essere rilasciate ....
Premesso che non sono un certificatore, e non ho motivo di non credere alle tue affermazioni, non posso non concludere che il regolamento sia alquanto carente dal punto di vista tecnico.non è così,
ragionando a logica: un edificio, composto da diverse UIU con umpianto termico centralizzato ha un consumo che viene ripartito tra le varie UIU, se il criterio è a millesimi capisci che il valore al mq è lo stesso per tutto l'edificio, se viene ripartito rilevando i consumi con i contabilizzatori è difficile stabilire in un documento questo dato anche perchè dipende da fattori che prescindono dall'esposizione o altri fattori simili (esempio ore di riscaldamento temperatura scelta, ecc.). Quale altro dato se non quello che esce dal software per il calcolo del IPE potresti fornire?Premesso che non sono un certificatore, e non ho motivo di non credere alle tue affermazioni
Ripeto che non sono un certificatore, ma credo di non aver dimenticato le nozioni base di metrologia e fisica tecnica.Quale altro dato se non quello che esce dal software per il calcolo del IPE potresti fornire?
L'attestazione della prestazione energetica può riferirsi a una o più unità immobiliari facenti parte di un medesimo edificio. L'attestazione di prestazione energetica riferita a più unità immobiliari può essere prodotta solo qualora esse abbiano la medesima destinazione d'uso, la medesima situazione al contorno, il medesimo orientamento e la medesima geometria e siano servite, qualora presente, dal medesimo impianto termico destinato alla climatizzazione invernale e, qualora presente, dal medesimo sistema di climatizzazione estiva.
se il criterio è a millesimi capisci che il valore al mq è lo stesso per tutto l'edificio, se viene ripartito rilevando i consumi con i contabilizzatori è difficile stabilire in un documento questo dato
Il SW dovrebbe proprio simulare il fabbisogno energetico, a fronte di condizioni di esercizio "normalizzate".è difficile stabilire in un documento questo dato anche perchè dipende da fattori che prescindono dall'esposizione o altri fattori simili (esempio ore di riscaldamento temperatura scelta, ecc.).
Anche questa frase non è felice: qualunque sia il SW utilizzato, e qualunque sia il "dato che ne esce", è fondamentale conoscerne il significato (sia del modello di riferimento utilizzato, che del metodo di calcolo, e delle grandezze espresse.)Quale altro dato se non quello che esce dal software per il calcolo del IPE potresti fornire?
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