Anzitutto ti ringrazio, Criscuolo, dell'apprezzamento. Sinceramente m'era sfuggita del tutto la situazione personale illustrata dalla postante (evidentemente poco e male assistita all'atto dell'acquisto dell'immobile, senza in specie la previa ed accorta lettura del relativo regolamento 'contrattuale' di condominio). Peraltro, affrontare le molteplici questioni sortevi di conseguenza è come addentrarsi ora in una piantagione di fichi d'india.
Al riguardo mi sono letto, a vol d'uccello, i vari interventi precorsi su parte dei quali potrei
in linea di massima convenire. Anche uno mio ci potrebbe a questo punto stare ma ho qualche remora di natura deontologica. Risulta infatti che il problema è in procinto di divenire oggetto d'un'apposita vertenza giudiziale ove la postante s'è già premunita dell'assistenza del legale.
Troverei perciò a dir poco disdicevole che costei poi gli affermasse :"guardi avvocato che i pareri letti sul forum sono ben diversi dai suoi!" ; ne potrebbe sortire pure la 'dismissione del mandato' con effetti poco benefici per la medesima ( sai, in tal caso nell'ambiante le voci poco benevole poi corrono...).
Ad ogni modo conto a tempo libero - che specie dopo le ferie estive è purtroppo spesso
ristretto - di tornare in maniera più consona sull'argomento, non privo d'interesse, onde trarne gli apprezzamenti del caso; che tuttavia, per la ragione suddetta, ti esprimerò in via riservata. Lascerò quindi a te di farne, se crederai, l'uso migliore.
Una considerazione qui peraltro me la consento. Concerne quella sentenza intervenuta illo tempore in proposito. Così come riportata e malamente letta (anche a causa dell'ormai mia scarsa...veggenza) la direi di non poco rilevanza sul giudizio in itinere; specie nel ritenere che trattasi d'una pronuncia sicuramente ormai passata, come s'usa dire, in giudicato e come tale, seppur sbagliata ed ingiusta, secondo l'antico brocardo: "facit de albo, nigro".