Buon giorno, è la prima volta che mii inserivsco per creare una nuova discussione. Tra qualche giorno si svolgerà l'assemblea ordinaria di condominio, vale a dire quella che approva il consuntivo (come sempre, e voi lo avete ben chiarito, avviene in questo ordine e non viceversa), la nomina dell'amministratore, dei consiglieri, il preventivo, e qualche altra voce o richiesta da alcuni condomini o pensati dall'amministratore.
Desidero conoscere se alcune ripartizioni di spesa siano state fatte nel modo corretto. Nella fattispecie l'amministratore ha utilizzato la tabella spese di manutenzione, ovvero quella che utilizza i millesimi in base all'altezza del piano. Le spese ivi ripartite sono:
- sanzioni per inosservanza norme raccolta differenziata (a Milano nei condomini vi sono quattro tipi di cassonetti: bianco per carta, giallo per plastica, verde per vetro e nero per l'umido);
- sostituzione lampadine (nelle cantine e scale);
- canone manutenzione estitori;
- revisione apparecchiature antincendio;
- ripristino pulsante apertura cancello pedonale;
- acquisto chiavi servizio condominiale;
- sostituzione cassetta wc bagno condominiale;
- abbonamento pulizia rete fognaria orizzontale;
- intervento urgente disostruzione rete fognaria.
Devo inoltre precisare che il condominio è costituito da due stabili, uno verso strada e l'altro nel cortile; quest'ultimo ha tutte le dipendenze (acqua, luce, fogna, cantine) dallo stabile verso strada perchè così lo ha costruito l'acquirente nel dopoguerra, rovinando inoltre il primo stabile che risale al 1930. Nel 1980 la proprietà indivisa ha deciso di vendere e la maggior parte degli affittuari (me compresa) ha aquistato l'unità in cui abitava.
Il regolamento allegato al rogito è di titpo contrattuale (così mi è parso di capire dalle vostre discussioni che giornalmente visiono), ma guarda caso, è stato firmato dal primo che ha effettuato il rogito (diventando così lo stabile un condominio); nelle prime assemblee l'amministratore di parte (per il primo anno) lo ha solamente illustrato ai condomini nelle prime convocazioni: non mi risulta che sia mai stato approvato in assemblea, sia pure per presa visione.
Una porzione di cantina, piuttosto ampia è stata acquistata come secondo acquirente, da un artigiano elettricista che per regolamento lo doveva utilizzare solo come depostito: ciò è avvenuto per circa 20 anni. Per disavventure di quest'ultimo il deposito è poi diventato luogo di lavoro (con permanenza di persone) e si è poi chiesto l'aumento dei millesimi da 8 a 25 ca. La tabella millesimale è quindi diventata non più 1000, ma 1025. Mi chiedo da tempo se la stessa non dovrebbe essere rivista sopratutto in virtù delle parti comuni. Dimenticavo: io sono all'ultimo piano del primo edificio, per cui in base all'altezza piano pago di più.
Scusate la mia lunga e logorroica descrizione. Attendo vostri pareri.
Desidero conoscere se alcune ripartizioni di spesa siano state fatte nel modo corretto. Nella fattispecie l'amministratore ha utilizzato la tabella spese di manutenzione, ovvero quella che utilizza i millesimi in base all'altezza del piano. Le spese ivi ripartite sono:
- sanzioni per inosservanza norme raccolta differenziata (a Milano nei condomini vi sono quattro tipi di cassonetti: bianco per carta, giallo per plastica, verde per vetro e nero per l'umido);
- sostituzione lampadine (nelle cantine e scale);
- canone manutenzione estitori;
- revisione apparecchiature antincendio;
- ripristino pulsante apertura cancello pedonale;
- acquisto chiavi servizio condominiale;
- sostituzione cassetta wc bagno condominiale;
- abbonamento pulizia rete fognaria orizzontale;
- intervento urgente disostruzione rete fognaria.
Devo inoltre precisare che il condominio è costituito da due stabili, uno verso strada e l'altro nel cortile; quest'ultimo ha tutte le dipendenze (acqua, luce, fogna, cantine) dallo stabile verso strada perchè così lo ha costruito l'acquirente nel dopoguerra, rovinando inoltre il primo stabile che risale al 1930. Nel 1980 la proprietà indivisa ha deciso di vendere e la maggior parte degli affittuari (me compresa) ha aquistato l'unità in cui abitava.
Il regolamento allegato al rogito è di titpo contrattuale (così mi è parso di capire dalle vostre discussioni che giornalmente visiono), ma guarda caso, è stato firmato dal primo che ha effettuato il rogito (diventando così lo stabile un condominio); nelle prime assemblee l'amministratore di parte (per il primo anno) lo ha solamente illustrato ai condomini nelle prime convocazioni: non mi risulta che sia mai stato approvato in assemblea, sia pure per presa visione.
Una porzione di cantina, piuttosto ampia è stata acquistata come secondo acquirente, da un artigiano elettricista che per regolamento lo doveva utilizzare solo come depostito: ciò è avvenuto per circa 20 anni. Per disavventure di quest'ultimo il deposito è poi diventato luogo di lavoro (con permanenza di persone) e si è poi chiesto l'aumento dei millesimi da 8 a 25 ca. La tabella millesimale è quindi diventata non più 1000, ma 1025. Mi chiedo da tempo se la stessa non dovrebbe essere rivista sopratutto in virtù delle parti comuni. Dimenticavo: io sono all'ultimo piano del primo edificio, per cui in base all'altezza piano pago di più.
Scusate la mia lunga e logorroica descrizione. Attendo vostri pareri.