Pippo Latorre

Membro Attivo
Proprietario Casa
IO e mia moglie siamo in comunione dei beni. Viviamo in una casa di cooperativa acquistata nel 1985 usufruendo delle agevolazioni fiscali previste per la prima casa. Successivamente abbiamo comprato un secondo appartamento sempre nelle stesso comune.
Adesso vorremmo comprare una villetta da castruttore sulla quale dovremmo pagare l'IVA al 10%.
Domanda: se facessimo la divisione dei beni e donassi la mia metà della casa di abitazione per la quale abbiamo avuto l'agevolazione fiscale a mia moglie potrei intestarmi la villetta pagando l'IVA al 4% anzichè al 10% pur essendo coproprietario al 50% di un altro appartamento per il quale non abbiamo goduto dell'agevolazione prima casa?
In caso affermativo ho sentito dire che, per poter usufruire delle agevolazioni, ci sarebbero vincoli sulla dimensione della nuova casa da acquistare. Se è così quali sarebbero questi vincoli?
Grazie anticipate a quanti vorranno darmi una risposta.
 

acquirente

Nuovo Iscritto
chi ha la separazione dei beni puo' comprare casa con le agevolazioni casa, una per ognuno.
la seconda casa che avete comprato al 50% non ha usufruito delle agevolazioni quindi siete a posto.
le dimensioni della casa non devono superare i 240 mq. esclusi i balconi, le terrazze, ... e non deve essere di lusso.
se vendi la tua meta' casa avuta con le agevolazioni a tua moglie, (pero' per lei sarebbe 2° casa) tu potrai richiedere di nuovo le agevolazioni al 4% dal costruttore.
 

Pippo Latorre

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie infinite. La risposta è chiara e confortante. Mi piacerebe sapere la differenza di costi fra vendita e donazione.
Io credo che sia meno costosa la donazione e che non ci siano inghippi che possano renderla meno opportuna rispetto alla vendita. E' così o mi sbaglio?
Inoltre, avendo sia io che mia moglie in quanto attualmente ancora in comunione dei beni, già sottoscritto insieme il compromesso di acquisto ed avendo già versato una somma come caparra e una somma ivata al 10% in acconto ci sarebbero problemi per il recupero della differenza di IVA (dal 10% al 4%) visto che comunque abbiamo previsto un rogito anche "per persona da nominare"?
E ancora. Se dovessi comprare solo a mio nome, non avendo io da solo la capacità finanziare per sopportare il mutuo che dobbiamo richiedere, detto mutuo potrebbe anche essere garantito da mia moglie cumulando i nostri due redditi?.
Grazie ancora. Pippo.
 

Jrogin

Fondatore
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Professionista
chi ha la separazione dei beni puo' comprare casa con le agevolazioni casa, una per ognuno.
Concordo :daccordo:

la seconda casa che avete comprato al 50% non ha usufruito delle agevolazioni quindi siete a posto.
Vero, se in altro comune.
Se si possedesse nel solito comune il 100% di una civile abitazione acquistata NON usufruendo delle agevolazioni, NON si potrebbe usufruirne adesso.
Fortunatamente per Pippo Latorre, una volta venduto (o donato, che sconsiglio) la prima casa alla moglie, rimarrà proprietario solo per quote del seondo appartamento ed è per questo che potrà usufruirne di nuovo
...se vendi la tua meta' casa avuta con le agevolazioni a tua moglie, (pero' per lei sarebbe 2° casa)
Essendo la moglie già comproprietaria del 50% acquistato con i benefici, potrà usufruirne di nuovo per comprare la parte restante.
io credo che sia meno costosa la donazione e che non ci siano inghippi che possano renderla meno opportuna rispetto alla vendita. E' così o mi sbaglio?
E' vero che la donazione è meno costosa della vendita, ma il bene sarà in futuro meno commerciabile.
Inoltre, avendo sia io che mia moglie in quanto attualmente ancora in comunione dei beni, già sottoscritto insieme il compromesso di acquisto ed avendo già versato una somma come caparra e una somma ivata al 10% in acconto ci sarebbero problemi per il recupero della differenza di IVA (dal 10% al 4%) visto che comunque abbiamo previsto un rogito anche "per persona da nominare"?
Se non ricordo male c'è la possibiltà di recuperare l'IVA pagati più scalandola dall'IVA dei prossimi pagamenti, ma non ne sono sicuro e chiedo conferma a chi ne sa di più
E ancora. Se dovessi comprare solo a mio nome, non avendo io da solo la capacità finanziare per sopportare il mutuo che dobbiamo richiedere, detto mutuo potrebbe anche essere garantito da mia moglie cumulando i nostri due redditi?.
Certamente, per l'istituto bancario una garanzia in più è sempre gradita.
 

Pippo Latorre

Membro Attivo
Proprietario Casa
Mi sono ricordato di avere anche una "nuda proprietà" su una casa di mia madre. Rimane vero quanto sopra o viene compromesso tutto ? Scusate e grazie ancora.
 

acquirente

Nuovo Iscritto
dire tutto fin dall'inizio sarebbe stato meglio.
L'acquirente, o gli acquirenti, devono dichiarare nell'atto di compravendita:
di non essere titolare esclusivo (proprietario al 100%) o in comunione con il coniuge (la comproprietà con un soggetto diverso dal coniuge non è ostativa) di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di un'altra casa di abitazione nel territorio del Comune dove sorge l'immobile oggetto dell'acquisto agevolato;
di non essere titolare, neppure per quote o in comunione legale con il coniuge, su tutto il territorio nazionale, di diritti di proprietà o nuda proprietà, usufrutto, uso e abitazione su altra casa di abitazione acquistata, anche dal coniuge, usufruendo delle agevolazioni fiscali prima casa.
 

marcodallo

Nuovo Iscritto
non ci sono vincoli a patto che l'appartamento acquistato a suo tempo come seconda casa non sia nello stesso comune della villetta che intendete acquistare ora.
 

Pippo Latorre

Membro Attivo
Proprietario Casa
Tu sei gentilissimo e ti ringrazio. Io ti chiedo umilmente scusa se non riesco ad interpretare alcuni termini tecnici.
Ad esempio: se facessi la divisione dei beni con mia moglie la nostra seconda casa che adesso possediamo al 50% continuerebbe ad essere "in comunione con il coniuge". Io credo di no perchè associo la parola comunione a "comunione dei beni" che verrebbe sciolta con la divisione dei beni. Se rimanesse la comunione, per poter usufruire dell'agevolazione forse dovremmo trasferire l'uno all'altro sia la metà della casa principale che la metà della seconda casa.
Inoltre avendo una nuda proprietà su cui non ho avuto alcuna agevolazione penso che non sia vincolante secondo quanto riesco a capire dall'ultimo capoverso.
Grazie ancora. Dopo di che penso che mi rivolgerò ad un notaio per non darti più fastidio.
 

ninetto

Membro Attivo
mi appoggio a questo caso che, tutto sommato riguarda due o tre abitazioni, per soddisfare una mia curiosità:
ma un marito e moglie con un giro di case come questo, alla fine, in termini di soldi, tra IVA, imposte e tasse varie, quanto può risparmiare e quanto a carico dello stato?
spero di essere stato chiaro nell'esporre la mia curiosità
grazie per l'eventuale risposta magari corredata da un caso limite.
buon prosieguo
nino
 

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