sergio 41

Membro Attivo
Proprietario Casa
La recente notizia fiscale è che a Roma per alcune zone centrali sono state aggiornate le categorie e le rendite catastali degli immobili.
E' chiaro che l'adeguamento ai valori di mercato serve ad attuare una maggiore tassazione. Ma la domanda è: la rivalutazione del 60%
istituita in occasione dell'IMU, resterà invariata e da applicare sulle nuove rendite già rivalutate dal 40 al 101 % ?
Se così fosse penso che veramente abbiamo toccato il fondo sulla tassazione immobiliare:rabbia:
 

Daniele 78

Membro Storico
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Bella domanda Sergio, per quanto riguarda la rivalutazione del 60% si sa ancora poco...si sa a malapena che i nomi sono Tari e Tasi insieme fanno la Trise (sembra una barzelletta ma così si chiamano) la nuova tassa (ex IMU). Diciamo che la rivalutazione delle rendite (gli aggiornamenti) avrebbero dovuto tener conto della Riforma del catasto sui vani. Per ora c'è di certo solo l'aggiornamento del Docfa alla versione 4.00.2 che ancora non prevede tutto ciò anche perché ci vogliono delle specifiche a monte su come variarlo (di cui non si sa ancora nulla), per cui utilizzeremo ancora i vani. In realtà i mq catastali appaiono solo sul frontespizio del Docfa anche se il dato che "pesa" di più sono i vani.
 

quiproquo

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Proprietario Casa
Il fondo è stato toccato nei secoli passati, quando è stato concepito il concetto stesso di rendita immobiliare che qui tralascio...L'hanno sostenuto fior di economisti...omissis...Tutti gli stati per funzionare hanno bisogno di risorse economiche che in sostanza vengono concretizzate dall'imposizione di tributi monetari, cioè di denaro
contante...in difetto lo si sostituisce col pignoramento di beni materiali, in primis quelli immobiliari. Significa che un proprietario immobiliare potrebbe non avere quella certa capienza monetaria per assolvere quella particolare imposizione tributaria....dovuta proprio al calcolo
in questione...cioè di Rendita catastale...Quale dovrebbe essere una più equa alternativa???
Riferimento alla maggiore o minore superficie e
successiva, indispensabile modifica parametrata al reddito. Mentre, tassare in base al valore anche vicino a quello reale di mercato è sicuramente molto comodo ma iniquo, perchè si dà per scontato che quel valore sia lì a portata di mano,potendo in un batter d'occhio trasformarlo in denaro liquido pronto per coprire tutti i bisogni compreso quello delle imposte-tasse. Non è così e credo che i numerosi intermediatori presenti in Propit potranno confermarlo. Quindi, provate a fare il maggior numero di esempi e vi troverete che, pur imperfetto, il metodo sopra indicato produrrebbe meno iniquità. Cosa ne dite??? Quiproquo.
 

Daniele 78

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Professionista
Quiproquo non è così semplice tassare sul reddito, innanzitutto perché il reddito non è mai fisso ma varia a seconda del lavoro, dalle ore mensili che fai. Vale sia per il dipendente che per l'autonomo. In secondo luogo è molto complesso fare una riforma senza sapere cosa si tocca. Dirò di più i famosi 750€ di rendita minima da tassare e spacciata per casa di lusso (categorie A/1, alloggio signorile; A/8 villa; A/9 palazzo storico) in realtà già con un alloggio in A/2 (casa di civile abitazione) di 90 mq in zona periferica di provincia arrivi a quelle rendite catastali e di certo non sono case di lusso. Attenzione parlo della mia provincia non Roma, Milano,Torino dove con un alloggio di quella metratura superi di gran lunga la soglia dei 750€. Ciò la dice lunga sulla competenza di chi dice che 750€ corrisponde a casa di lusso. Beninteso so ciò di cui parlo perché faccio anche accatastamenti e mi accorgo subito quando propongono una stupidata e cercano di farla passare come cosa buona e giusta e sacra che però non corrisponde con la realtà. Meriterebbero come minimo reprimenda pubblica.
 

quiproquo

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Per Daniele 78.Anche Saccomani ed altri politici hanno pochi giorni orsono, sia pure sommessamente, accennato alla necessità di rapportare i tributi immobiliari al reddito e alla verifica dell'eventuale patrimonio finanziario-monetario con verifica ISEE...Quindi se dopo aver detto tutte cose condivisibili te ne vieni, forte della tua indubbia competenza in materia catastale e non solo, con la proposta di una pubblica reprimenda a chi ha detto, a tuo giudizio. una grossa stupidata, ebbene la trasferisco virtualmente al ministro Saccomani...Ripeto anche a te: prima di usare il verbo essere e aggettivi dispregiativi come in questo caso...conta fino a dieci...Ritornando a bomba, hai certamente ragione quando dici che non
sarebbe così semplice calcolare i tributi immobiliari
sui due coefficienti superfice-reddito...ma non credo sia impossibile. Escludendo la morte...A tutto c'è un rimedio...Se ora vuoi definirmi nuovamente stupido...fai pure...Nessuno se ne avrà a male...
compreso il sottoscritto Quiproquo.

Daniele 78: rileggendo bene il tuo post...forse non ti riferivi al mio post introduttivo...se è così ignora pure il riferimento alla mia stupidità...nel caso contrario sono pronto ad un confronto sulla materia
non in senso tecnico dove non ho nessuna competenza (sono un musicista), bensì in senso squisitamente politico-giuridico- sociale dove credo
tutti,con un minimo di scolarità, possano comprendere e discutere sulla ratio delle leggi.
Amichevolmente ti porgo i migliori saluti. QPQ
 
Ultima modifica di un moderatore:

Daniele 78

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Bravo Quiproquo, ti sei corretto in tempo, infatti io non c'è l'avevo assolutamente con te ma con chi ha proposto a priori una tassazione degli immobili dalla soglia dei 750€ (spacciandole a più per case di lusso) cosa che con un accatastamento con normativa attuale (aggiornato se la casa è stata fatta quarant'anni o più senza modifiche) assolutamente non è ma è una casa in A/2 (civile abitazione) per cui non di lusso. Siccome la quasi totalità delle case è accatastato in categorie A/2 ma anche A/7 (abitazioni in villino) che anch'essa NON di lusso verrebbero colpite TUTTE le famiglie italiane. Questo era ed è il succo del mio discorso. Penso comunque alla malafede dei proponenti in quanto per sapere quante case sono in A/1, A/2, A/3 ecc. l'Agenzia delle Entrate ha tutte le statistiche aggiornate (comprese la percentuale di abitazioni con classamento dubbio), bastava guardarle per sapere cosa si andava a colpire prima di proporre una stupidata del genere. Visto la qualità delle proposte fatte permettimi dello scetticismo. Saluti
 

quiproquo

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Proprietario Casa
Daniele 78: adesso che hai chiarito meglio il tuo pensiero che lo collego con un altro tuo post dove sostenevi a giusta ragione che prima di linceziare una legge i politici farebbero bene a consultare gli esperti del settore (io aggiungo anche una rappresentenza dei cittadini-contribuenti del settore
"colpito"...), penso che la tua PUNTUALE, PRECISA OSSERVAZIONE meriterebbe di essere divulgata a più e da più parti. E. ahimè (la lingua batte ecc....) Propit potrebbe essere una di questa se
fosse una vera associazione....Lasciamo perdere...
Guardiano potrebbe spazientirsi...e oscurarmi definitivamente. Chiedo perdono in anticipo...
Ritornando al "CATASTO" una seria e severa osservazione critica mi fu mossa da un impiegato
dell'ADT che disse: " se passa la tua proposta (superfice-reddito) il settore e il suo indotto smagrirebbero fino a sparire"...
La mia risposta ("non credo proprio")che non mi sento qui di articolare perchè troppo lunga, venne
completata in sintesi con questa aggiunta:
Superfice-Reddito- Invim(ripristino). Il ripristino dell'Invim che potrebbe essere aperto a un nuovo
forum (non sono capace di fare la procedura) potrebbe trovare facile opposizione dai numerosi detrattori per il trito motivo di poter
abbassare il valore di cessione...Con una severissima tracciabilità dei versamenti imposta al
Notaio e l'immancabile riferimento al valore catastale correttamente aggiornato a quello del mercato, tale opposizione cadrebbe. Cosa ne pensate??? Quiproquo.
 

jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
Per la revisione delle rendite occorrono anni (5? 6?). Per ora quindi le nuove rendite eventualmente già determinate dormono sonni tranquilli...
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Per la revisione delle rendite occorrono anni (5? 6?). Per ora quindi le nuove rendite eventualmente già determinate dormono sonni tranquilli...
Per la revisione delle rendite basta che l'Agenzia delle Entrate ti mandi una lettera di revisione del classamento, se tu non lo fai in poco tempo (sicuramente non 5 o 6 anni) (qui a Biella in meno di un anno lo fanno) dipende però anche da ufficio provinciale ad ufficio provinciale ti fanno loro il classamento automatico d'ufficio e ti addebitano le spese dell pratica. Ti conviene farlo far fare da un tecnico perchè (ad esempio tutte le correzioni d'ufficio che ho visto, fatte nel passato) rendono la planimetria illegibile...(ad esempio se mancavano delle stanze ecc) però non fanno dei gran ben lavori quelli dell'Agenzia delle Entrate. Il problema è che se devi venderla quella casa le devi rifare (norma su corrispondenza dei dati catastali dell'immobile) perchè con planimetria illegibile non va bene.
 

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