Betty.31

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Proprietario Casa
Buongiorno, sono proprietaria di un appartamento con due camere, bagno e cucina, che vorrei affittare con la formula dell’affitto breve, rinnovabile di mese in mese. Qualcuno sa darmi consigli su come fare?
Ho già due lavoratori a tempo determinato che sono interessati. Meglio affittare l’intero appartamento o solo camera con uso bagno e cucina?
Posso inserire nel contratto la clausola che non devono avere ospiti, nè brevi visite e nè permanenze più lunghe?
Grazie a chi saprà aiutarmi, buona giornata
 

uva

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Proprietario Casa
due lavoratori a tempo determinato
Quindi puoi stipulare dei contratti transitori a canone concordato, secondo quanto stabilito dall'Accordo Territoriale del Comune dove si trova l'appartamento, specificando il motivo dell'esigenza transitoria opportunamente documentata col contratto di lavoro a tempo determinato dell'inquilino.

Il contratto transitorio deve essere redatto in conformità al modello ministeriale (Allegato B al D.M. 16/01/2017) e non è rinnovabile.
La durata max è di 18 mesi.
Alla scadenza puoi stipularne uno nuovo con lo stesso conduttore se permane l'esigenza transitoria, ad esempio un rinnovo del contratto di lavoro a tempo determinato per X mesi.
 

uva

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Posso inserire nel contratto la clausola che non devono avere ospiti
Le ospitalità, anche non temporanee, non si possono vietare.

Ne abbiamo parlato qui:

 

dragone

Membro Attivo
Proprietario Casa
Quindi puoi stipulare dei contratti transitori a canone concordato, secondo quanto stabilito dall'Accordo Territoriale del Comune dove si trova l'appartamento, specificando il motivo dell'esigenza transitoria opportunamente documentata col contratto di lavoro a tempo determinato dell'inquilino.

Il contratto transitorio deve essere redatto in conformità al modello ministeriale (Allegato B al D.M. 16/01/2017) e non è rinnovabile.
La durata max è di 18 mesi.
Alla scadenza puoi stipularne uno nuovo con lo stesso conduttore se permane l'esigenza transitoria, ad esempio un rinnovo del contratto di lavoro a tempo determinato per X mesi.

Quindi puoi stipulare dei contratti transitori a canone concordato, secondo quanto stabilito dall'Accordo Territoriale del Comune dove si trova l'appartamento, specificando il motivo dell'esigenza transitoria opportunamente documentata col contratto di lavoro a tempo determinato dell'inquilino.

Il contratto transitorio deve essere redatto in conformità al modello ministeriale (Allegato B al D.M. 16/01/2017) e non è rinnovabile.
La durata max è di 18 mesi.
Alla scadenza puoi stipularne uno nuovo con lo stesso conduttore se permane l'esigenza transitoria, ad esempio un rinnovo del contratto di lavoro a tempo determinato per X mesi.
In una casa dove si effettuano le locazioni brevi turistiche nel periodo non estivo si puo fare questo contratto transitorio dovrei farlo per 4 mesi consecutivi alla stessa persona
 

Betty.31

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Le ospitalità, anche non temporanee, non si possono vietare.

Ne abbiamo parlato qui:

Ho letto, grazie. Il mio scrupolo era dovuto alla convivenza di queste persone nell’appartamento. Mi spiego: affittando a due persone che sono semplici conoscenti che hanno cucina e bagno in comune, magari uno non gradisce che l’altro abbia ospiti che restano per giorni. Dopo diventa un bordello, non una casa. Penso che a chiunque darebbe fastidio. Se io stipulo un contratto dove condivido gli spazi comuni con Tizio, mi darebbe molto fastidio ritrovarmi a rotazione parenti e amici di Tizio per casa, dovere fare la fila per il bagno al mattino, ecc……
Per questo stavo pensando ad affittare le due stanze singolarmente + uso di bagno e cucina. Non so se si può fare o se c’è l’obbligo che il proprietario risieda nello stesso appartamento per potere affittare solo una stanza. Non so nemmeno se facendo così si possono evitare le permanenze di altre persone.
 

Clematide

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ho letto, grazie. Il mio scrupolo era dovuto alla convivenza di queste persone nell’appartamento. Mi spiego: affittando a due persone che sono semplici conoscenti che hanno cucina e bagno in comune, magari uno non gradisce che l’altro abbia ospiti che restano per giorni. Dopo diventa un bordello, non una casa. Penso che a chiunque darebbe fastidio. Se io stipulo un contratto dove condivido gli spazi comuni con Tizio, mi darebbe molto fastidio ritrovarmi a rotazione parenti e amici di Tizio per casa, dovere fare la fila per il bagno al mattino, ecc……
Per questo stavo pensando ad affittare le due stanze singolarmente + uso di bagno e cucina. Non so se si può fare o se c’è l’obbligo che il proprietario risieda nello stesso appartamento per potere affittare solo una stanza. Non so nemmeno se facendo così si possono evitare le permanenze di altre persone.

Non vige alcun obbligo che imponga al locatore di convivere con gli inquilini in una locazione transitoria, tranne che a Torino: se risiedi all’interno dell’immobile locato, dovrai, comunque, riservare una camera per te che inciderà non poco sul ritorno economico in quel territorio (vedo che scrivi da un Comune, Modena, ove non sono stipulabili contratti transitori brevi a canone libero) ove i canoni concordati mensili delle camere (che devono essere asseverati dai sindacati dei proprietari e degli inquilini) sono davvero troppo bassi per essere accettabili, soprattutto in assenza di bagno ad uso esclusivo.

Ben più profittevole appare affittare le camere o l’intero immobile a canone libero a turisti bassospendenti che non possono permettersi un albergo in città. Ma per farlo dovrai conoscere il gioco e il terreno di gioco che, nel tuo caso, vuol dire ad esempio utilizzare la forma di gestione più agile: inserire l’immobile nella selva degli “Appartamenti ammobiliati ad uso turistico”, alla cui base c’è un contratto di locazione per finalità turistiche (da 1 giorno a sei mesi in Emilia-Romagna), regolato dal codice civile e non dalla legge 431 del 1998, e adeguarti alle numerose normative della Regione e dello Stato che li coinvolgono.

In ogni caso, sia che ti butti su un transitorio (un turistico assorbirebbe troppo del tuo tempo) sia che ti dedichi ad un turistico, versando più gocce di sudore e più avanti e indietro non puoi impedire al conduttore di ospitare occasionalmente o meno terzi (l’eventuale clausola contrattuale sarebbe nulla): una cosa è vietare a contratto la sublocazione o il comodato, altro è spezzare le relazioni sociali e affettive del conduttore.

Se stipulerai due contratti distinti per ogni singola camera, ogni conduttore potrà ospitare nella sua camera chi vuole, senza soggiacere all’assenso dell’altro conduttore. Diverso il caso di un unico contratto in solido cointestato a due conduttori, avente ad oggetto l’intera unità abitativa: in questo caso tutte le decisioni (compresa quella di ospitare terzi) devono essere assunte secondo le regole della comunione (se i conduttori sono due, all’unanimità) dall’intera parte conduttrice.

Se uno dei due inquilini dovesse ospitare terzi in contrasto con la volontà dell’altro, quest’ultimo può intimare diffida nei confronti del coinquilino, e, in difetto, sporgere denuncia di violazione di domicilio nei confronti di una persona estranea al rapporto, ma tale azione appare comprensibile solo in una locazione di lunga durata, non in un negozio destinato ad esaurirsi in pochi giorni o settimane.
 
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Betty.31

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Non vige alcun obbligo che imponga al locatore di convivere con gli inquilini in una locazione transitoria, tranne che a Torino: se risiedi all’interno dell’immobile locato, dovrai, comunque, riservare una camera per te che inciderà non poco sul ritorno economico in quel territorio (vedo che scrivi da un Comune, Modena, ove non sono stipulabili contratti transitori brevi a canone libero) ove i canoni concordati mensili delle camere (che devono essere asseverati dai sindacati dei proprietari e degli inquilini) sono davvero troppo bassi per essere accettabili, soprattutto in assenza di bagno ad uso esclusivo.

Ben più profittevole appare affittare le camere o l’intero immobile a canone libero a turisti bassospendenti che non possono permettersi un albergo in città. Ma per farlo dovrai conoscere il gioco e il terreno di gioco che, nel tuo caso, vuol dire ad esempio utilizzare la forma di gestione più agile: inserire l’immobile nella selva degli “Appartamenti ammobiliati ad uso turistico”, alla cui base c’è un contratto di locazione per finalità turistiche (da 1 giorno a sei mesi in Emilia-Romagna), regolato dal codice civile e non dalla legge 431 del 1998, e adeguarti alle numerose normative della Regione e dello Stato che li coinvolgono.

In ogni caso, sia che ti butti su un transitorio (un turistico assorbirebbe troppo del tuo tempo) sia che ti dedichi ad un turistico, versando più gocce di sudore e più avanti e indietro non puoi impedire al conduttore di ospitare occasionalmente o meno terzi (l’eventuale clausola contrattuale sarebbe nulla): una cosa è vietare a contratto la sublocazione o il comodato, altro è spezzare le relazioni sociali e affettive del conduttore.

Se stipulerai due contratti distinti per ogni singola camera, ogni conduttore potrà ospitare nella sua camera chi vuole, senza soggiacere all’assenso dell’altro conduttore. Diverso il caso di un unico contratto in solido cointestato a due conduttori, avente ad oggetto l’intera unità abitativa: in questo caso tutte le decisioni (compresa quella di ospitare terzi) devono essere assunte secondo le regole della comunione (se i conduttori sono due, all’unanimità) dall’intera parte conduttrice.

Se uno dei due inquilini dovesse ospitare terzi in contrasto con la volontà dell’altro, quest’ultimo può intimare diffida nei confronti del coinquilino, e, in difetto, sporgere denuncia di violazione di domicilio nei confronti di una persona estranea al rapporto, ma tale azione appare comprensibile solo in una locazione di lunga durata, non in un negozio destinato ad esaurirsi in pochi giorni o settimane.
Grazie Clematide, in realtà io abito in un comune della cinta di Modena. Il numero di abitanti è inferiore a 10000. Ho letto da qualche parte che nei comuni con meno di 10000 abitanti si può fare il contratto transitorio breve a canone libero. Non so se sia realmente così.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
nei comuni con meno di 10000 abitanti si può fare il contratto transitorio breve a canone libero
E' corretto.
Si possono stipulare contratti transitori a canone libero se l'immobile dato in locazione si trova in un Comune con numero di abitanti non superiore a 10.000.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
contratto transitorio dovrei farlo per 4 mesi consecutivi alla stessa persona
Puoi stipulare il contratto transitorio se il motivo che giustifica l'esigenza transitoria (del locatore o del conduttore) è fra quelli previsti dall'Accordo Territoriale vigente nel Comune dove si trova l'immobile, ed è opportunamente documentato.
 

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