Buonasera a tutti. Vorrei esporre una questione. Avrei intenzione nei prossimi mesi di affittare una camera del mio appartamento, ma solo occasionalmente e solo per periodi brevissimi, massimo 5-6 giorni. Vorrei sicuramente pagare le tasse per queste eventuali nuove entrate, ma non vorrei dichiarare nel quadro B del mod. 730 perchè penso sia più complicato, ma magari sbaglio. Penso al fatto di dover fare contratti, pagamenti al comune, dichiarazione alla questura o cose del genere. Fermo restando che non si tratterebbe di ospitare persone al di fuori della comunità europea, per cui forse sarebbe prevista qualche formalità, se volessi semplicemente aggiungere l'eventuale reddito nel quadro Redditi Diversi sarebbe corretto oppure no? E se questo fosse possibile come dovrei regolarmi con gli ospiti? fare ricevuta? utilizzare bollettario numerato di ricevute? Aspetto suggerimenti. Grazie.
La prima cosa che ti consiglio è di controllare che cosa prevede la legge sul turismo della tua Regione. Ogni Regione legifera in proprio.
Airbnb è solo un intermediario telematico, un portale vacanza, non esistono “Locazioni Airbnb”! Esistono locazioni turistiche brevi, disciplinate dal codice civile, non dalla legge di riforma del 1998.
Non esistono locazioni, al riparo da tassazione e obblighi amministrativi, gestite da Airbnb o da altri portali. La nuova norma prevede solo che se il canone di locazione passa dalle mani di un intermediario fisico od online (Airbnb è il più potente di questi), quest’ultimo deve operare una ritenuta del 21% a titolo di acconto (IRPEF) o imposta (cedolare secca), ma pochissimi portali hanno ottemperato a tale disposizione di legge (DL 50/2017): per la cronaca, Airbnb non l’ha ancora applicata.
Tutto qui, non esistono le fantasiose soluzioni semplificate di moralista: le tasse si pagano comunque, la dichiarazione va comunque compilata, gli obblighi burocratici rimangono: prima di iniziare e dopo lo svolgimento dell’attività.
Come viene interpretato dalla tua Regione l’affitto breve di una o più camere di un appartamento all’interno dell’abitazione di residenza? Ad esempio in Emilia è possibile solo come bed & breakfast, ma questa è un’attività ricettiva, con conseguenti normative e fiscalità diverse dalla locazione. Quindi, è meglio che lo verifichi con il Comune (ufficio SUAP).
Alcune Regioni non consentono la locazione turistica in appartamenti dove il locatore risiede e possono contestarti un’attività di tipo ricettivo imprenditoriale, tanto più se fornisci prestazioni di tipo alberghiero, anche se in realtà non è competenza delle Regioni stabilire cosa determini l’imprenditorialità o meno e, quindi, si necessiti di partita IVA: tale compito appartiene allo Stato, a mezzo Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza.
Tutte le incombenze burocratiche e amministrative (accreditamento preso il Comune: semplice comunicazione o un vera e propria SCIA/segnalazione statistica telematica flussi turistici alla Provincia/eventuale versamento imposta di soggiorno al Comune/ottenere le credenziali per la segnalazione telematica degli ospiti mediante il portale “Alloggiati web”) spettano a te: perciò, mi raccomando, telefona o recati in Comune prima di lasciarti travolgere da questa avventura, in quanto il mancato adempimento di uno di questi adempimenti può comportare conseguenze sanzionatorie più o meno gravi.