volevofareildams

Nuovo Iscritto
Il canone di locazione si può aumentare successivamente alla stipula del contratto?

Quanto alle spese di registrazione, è legittima, secondo voi inserire in contratto una formula di questo tipo:

"Tutte le spese relative alla registrazione del presente contratto ed ai successivi rinnovi saranno a carico del conduttore".

Si attendono lumi...
 

maidealista

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Dalla L. 392/78 :
Art.8. (Spese di registrazione). Le spese di registrazione del contratto di locazione sono a carico del conduttore e del locatore in parti uguali.
Art.32. (Aggiornamento del canone). Le parti possono convenire che il canone di locazione sia aggiornato annualmente su richiesta del locatore per eventuali variazioni del potere di acquisto della lira. Le variazioni in aumento del canone non possono essere superiori al 75 per cento di quelle, accertate dall'ISTAT, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati. Le disposizioni del presente articolo si applicano anche ai contratti di locazione stagionale.
SUNIA Salerno, legge 392/78
 

maria55

Membro Attivo
Professionista
La clausola citata la puoi inserire, ma vincola solo le parti contraenti.Per ll'Agenzia delle Entrate vige la responsabilità solidale delle parti contraenti. Il canone si può variare con la registrazione di un atto di rettifica.
 

volevofareildams

Nuovo Iscritto
Grazie Maria55.
In contratto si può inserire che le spese di registrazione sono a carico del conduttore! che bella notiziaaaaaaa!!:)
Quanto all'aumento del canone, secondo voi in contratto va inserita una clausola del tipo"il locatore si risera in futuro di aumentare il canone di locazione"?

Come funziona in questi casi?
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
La clausola citata la puoi inserire, ma vincola solo le parti contraenti.Per ll'Agenzia delle Entrate vige la responsabilità solidale delle parti contraenti. Il canone si può variare con la registrazione di un atto di rettifica.

La clausola citata la puoi anche inserire ma sarebbe contro la legge, quindi nulla.
Puoi invece convenire che siano interamente a carico del conduttore i bolli per la registrazione e le quietanze.
Il canone si può aumentare aldifuori da quanto previsto dall'art. 32 della legge 392/78 solo se anche il conduttore è d'accordo, non certo per iniziativa del solo locatore.
Ogni clausola inserita in tal senso in contratto sarebbe ugualmente nulla perché contraria alla legge.
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Solo i bolli per le quietanze. Il contratto di locazione sconta il bollo all'origine.

In fase di registrazione del contratto di locazione si applicano o si pagano (in caso di registrazione telematica) le marche da bollo.
Cosa vuol dire che "sconta il bollo all'origine" ?
Non è contro la legge stabilire che le marche da bollo per la registrazione siano interamente a carico del conduttore.
L'imposta di registro invece va suddivisa al 50% tra locatore e conduttore.
 

tommi

Membro Attivo
Un aumento diverso dal normale adeguamento ISTAT dev'essere chiaramente indicato nel contratto al momento della registrazione.
Esempio: canone mensile di euro 400 per il 1° anno, 430 per il 2° anno, 460 per il 3° anno, e così via...
per quanto riguardo il resto del post:
Il costo delle spese di registro va diviso a metà tra le parti secondo quanto dispone l’art. 8 della Legge 392/78 mentre il costo delle marche da bollo (14,62 euro)da applicare sui contratti rimane a carico del solo conduttore secondo quanto dispone il Decreto Ministeriale 30-12-2002 pubblicato sul Supplemento Ordinario N. 59 della Gazzetta Ufficiale n. 85 dell’11 aprile 2003 che, nei testi dei contratti tipo previsti dalla Legge 431/1998, recita “Tutte le spese di bollo, di quietanza e di esazione canoni, sono a carico del conduttore
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Il D.M. da te citato dice ciò solo nella stesura dei "contratti tipo", ossia negli allegati A, B, C, ecc. che riguardano i contratti ad uso abitativo diversi da quello "standard", ovvero libero ad uso abitativo, regolato dall'art. 2 della L. 431/98. Si tratta dei contratti ad uso temporaneo e per studenti.
Per i contratti ad uso diverso da quello abitativo (come nel caso in questione) ci si riferisce solo alla Legge 392/78.
Pertanto non vi è una norma che prescrive che i bolli debbano essere a carico del conduttore, la cosa è lasciata alla libera contrattazione delle parti.
Per quanto riguarda gli aumenti che citi, invece, inseriti nel contratto, si tratta del cosiddetto "canone progressivo" ed è senz'altro un'opzione ammessa dalla legge.
 

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