deadcrackerz
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Salve a tutti, vorrei un parere legale riguardo la mia disavventura.
Da circa due mesi ho comprato un immobile tramite agenzia immobiliare e servendomi dei tecnici da loro indicati. Dopo il rogito, insospettito da alcune anomalie che avevo riscontrato sulla pianta catastale, ho fatto fare dei controlli ad un altro geometra e sono emersi alcuni elementi:
- L'immobile non è catastalmente conforme. E' stato condonato nel 2004 e ha subito una variazione di destinazione d'uso da autorimessa a civile abitazione. Dopo tale condono la cucina è stata spostata in un angolo del soggiorno facendo spazio, di fatto, a una camera da letto senza dichiarare nulla (nemmeno la DIA). Al catasto, infatti, risulta la cucina dove in realtà c'è una camera da letto...e le foto allegate al condono lo dimostrano.
- Non è mai stato richiesto il certificato di agibilità e non sono mai state depositate le certificazioni degli impianti. L'unica richiesta di agibilità ottenuta risale a molti anni prima del condono quando l'appartamento in questione era ancora un garage. Il mio geometra dice che l'agibilità non potrà essere ottenuta a causa della grave mancanza dei rapporti aero-illuminanti proprio nella camera da letto (ex-cucina).
Nell'atto non vi è alcun riferimento alla mancanza dell'abitabilità/agibilità e il venditore dichiara la piena conformità rispetto al catasto (e la relazione tecnica del geometra pure...).
Sto intentando una causa contro il venditore al fine di ottenere l'annullamento dell'atto e il risarcimento danni, oltre per la mancata consegna del certificato di agibilità, anche per le difformità rilevate.
Vorrei gentilmente sapere se, secondo voi, ci sono elementi sufficienti per ottenere l'annullamento dell'atto o, addirittura, dimostrare che l'atto è nullo.
Vi ringrazio
Da circa due mesi ho comprato un immobile tramite agenzia immobiliare e servendomi dei tecnici da loro indicati. Dopo il rogito, insospettito da alcune anomalie che avevo riscontrato sulla pianta catastale, ho fatto fare dei controlli ad un altro geometra e sono emersi alcuni elementi:
- L'immobile non è catastalmente conforme. E' stato condonato nel 2004 e ha subito una variazione di destinazione d'uso da autorimessa a civile abitazione. Dopo tale condono la cucina è stata spostata in un angolo del soggiorno facendo spazio, di fatto, a una camera da letto senza dichiarare nulla (nemmeno la DIA). Al catasto, infatti, risulta la cucina dove in realtà c'è una camera da letto...e le foto allegate al condono lo dimostrano.
- Non è mai stato richiesto il certificato di agibilità e non sono mai state depositate le certificazioni degli impianti. L'unica richiesta di agibilità ottenuta risale a molti anni prima del condono quando l'appartamento in questione era ancora un garage. Il mio geometra dice che l'agibilità non potrà essere ottenuta a causa della grave mancanza dei rapporti aero-illuminanti proprio nella camera da letto (ex-cucina).
Nell'atto non vi è alcun riferimento alla mancanza dell'abitabilità/agibilità e il venditore dichiara la piena conformità rispetto al catasto (e la relazione tecnica del geometra pure...).
Sto intentando una causa contro il venditore al fine di ottenere l'annullamento dell'atto e il risarcimento danni, oltre per la mancata consegna del certificato di agibilità, anche per le difformità rilevate.
Vorrei gentilmente sapere se, secondo voi, ci sono elementi sufficienti per ottenere l'annullamento dell'atto o, addirittura, dimostrare che l'atto è nullo.
Vi ringrazio