franco2017

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Proprietario Casa
Salve,

sono interessato ad un immobile che presenta un abuso edilizio. In poche parole, negli anni 80 è stato inglobato un balconcino alla cucina. Hanno quindi rimosso la porta che separava cucina e balcone ed hanno murato le due pareti laterali del balcone inserendo una finestra nella parete rimanente.
Questo abuso riguarda tutti gli altri appartamenti del condominio. L'agenzia che ha recentemente venduto un appartamento al piano sopra al mio, mi ha detto che il proprietario ha ottenuto la sanatoria nel 1989, quindi ci sarebbe un precedente.
Nel 2012 l'immobile è stato acquistato dall'attuale proprietario che non si è interessato a verificare se fosse stata presentata una sanatoria per l'abuso. Avendo acquistato l'immobile in contanti non ha avuto problemi con la perizia della banca ed il notaio non ha fatto storie.
Dovendo richiedere un mutuo, a detta del mio notaio, potrei avere problemi ad ottenere il mutuo con la banca.
Vorrei capire cosa conviene fare. Al momento l'agenzia ha richiesto al comune l'accesso agli atti per verificare se effettivamente è stata fatta una sanatoria oppure no. Mi ha detto che ci vorrà un mesetto per avere una risposta dal comune ma potrebbero riuscire ad averla prima.
Nel caso peggiore in cui mancasse questa sanatoria, quali sarebbero le tempistiche?
Alla banca andrebbe bene anche la richiesta di sanatoria?
Secondo voi cosa mi conviene fare?

Grazie a tutti e buona giornata
 
se l'abuso fosse sanato ci sarebbe la scheda catastale aggiornata, cioè, se la scheda oggi depositata non riporta l'abuso, è probabile che la sanatoria non sia stata richiesta.
Accertata la situazione se dovrà essere richiesta la sanatoria si dovrà scoprire se l'abuso è sanabile, il fatto che il vicino abbia ottenuto il permesso è indicativo ma non da certezza, non potrà essere una CILA in sanatoria in quanto è riservata alle opere interne e qui si tratta di un ampliamento, i tempi di un permesso di costruire in sanatoria sono abbastanza lunghji in generale ma non è detto, a volte si riesce anch ein un tempo ragionevole. Se questa è la casa dei tuoi sogni, aspetta e vedi cosa succede, altrimenti guardati intorno
 
Quoto quello che dice Griz, e aggiungo che potrebbe trattarsi di una richiesta di condono incompleta che va terminata e sulla quale il comune deve emettere un permesso di costruire in sanatoria. Naturalmente senza avere dati certi è difficile dare un giudizio. Io comunque mi guarderei intorno, queste verifiche qualche volta richiedono molto tempo.

saluti
 
ho qualche novità. A quanto pare sull'atto del rogito è citata una DIA del 2004 aggiornata al 2007 che, si spera, faccia riferimento alla sanatoria.
L'agenzia, che attualmente non ha questo documento, sta cercando di recuperarlo all'ufficio condoni del comune o dal vecchio notaio. (il notaio che ha fatto il precedente rogito).
Sono in attesa di questa documentazione dunque.
Per il fatto che la planimetria non è aggiornata il catasto non è probatorio.
Potrebbe semplicemente mancare la planimetria aggiornata al catasto...a detta dell'agenzia.

Secondo voi può essere bastata una DIA nel 2004 a sanare l'abuso?
 
con la DIA non si sanavano gli abusi, per ottenere una concessione in sanatoria serve il catasto aggiornato in quanto a quanto mi risulta nessun comune dal 1985 emette un provvedimento di sanatoria se il catasto non è agigornato, la planimetria aggiornata fa parte della documentazion enecessari aper completare l'istruttoria. Comunque vedi quello ch el'agenzia recupera e saprai
 
Mi pare che sia una domanda tipica da condono edilizio in quanto buttando giuù il muro della cucina ed unendosi al balcone creando uno spazio con veranda di fatto si vanno ad aumentare le volumetrie oltre che a cambiare la sagoma dell'edificio.
Aver ottenuto nel 89 da parte del vicino una sanatoria non vuol dire nulla in quanto ad oggi nel 2017 questo tipo di sanatorie sarebbero molto difficili.
Per sapere se è da condono si dovrebbero verificare le volumetrie di partenza del progetto e quelle risultanti con cià che permettono le norme del PRG.

Se le volumetrie possibili concesse ad oggi sono superiori tutto ok, sanatoria in SCIA altrimenti domanda di condono edilizio che ad oggi non sarebbe più possibile fare.

Il risultato sarebbe l'abbattimento dell'abuso e il ripristino dello stato dei luoghi come era all'inizio.
 

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