Salve,
ero in procinto di firmare l'atto di acquisto di una casa, quando la banca mi richiede la relazione notarile preliminare perchè non riesce a definire le proprietà dello stesso; contatto quindi il mio notaio per richiedergliela e lei, dopo aver preso in mano la pratica, mi chiama dicendomi che c'è un problema che sussiste sul terreno su cui sorge l'immobile. Vi esplico la cronistoria: il terreno nel 1966 è stato acquistato da una coppia di coniugi X (da cui acquisto) in comproprietà con un'altra coppia Y (i vicini di casa), entrambi hanno costruito la propria bifamiliare con una divisione prettamente fisica. Nel 1979 è stato redatto al catasto terreni una pratica di tipo mappale dove al terreno è stato dato un identificativo diventano ente urbano e su cui viene inserito carograficamente il fabbricato dei coniugi X. Nel 1991, il marito X muore e l'appartamento del piano primo viene intestato ad una delle figlie e quello al piano terra rimane in successione alla moglie e a tutte e 4 le figlie. Tutto tace fino al 2017 quando (deceduti entrambi) attraverso un protocollo al catasto terreni, viene effettuato l'inserimento in mappa del fabbricato dei coniugi Y e scaturisce da qui il frazionamento della particella in due mappali: il mappale 1 della famiglia X e il mappale 2 della famiglia Y. Il problema sorge qui, nel senso che non è mai stato fatto un atto notarile che attesti il frazionamento. E' possibile? Ma soprattutto è possibile che gli eredi facciano un atto di frazionamento con i vicini?
Grazie!
ero in procinto di firmare l'atto di acquisto di una casa, quando la banca mi richiede la relazione notarile preliminare perchè non riesce a definire le proprietà dello stesso; contatto quindi il mio notaio per richiedergliela e lei, dopo aver preso in mano la pratica, mi chiama dicendomi che c'è un problema che sussiste sul terreno su cui sorge l'immobile. Vi esplico la cronistoria: il terreno nel 1966 è stato acquistato da una coppia di coniugi X (da cui acquisto) in comproprietà con un'altra coppia Y (i vicini di casa), entrambi hanno costruito la propria bifamiliare con una divisione prettamente fisica. Nel 1979 è stato redatto al catasto terreni una pratica di tipo mappale dove al terreno è stato dato un identificativo diventano ente urbano e su cui viene inserito carograficamente il fabbricato dei coniugi X. Nel 1991, il marito X muore e l'appartamento del piano primo viene intestato ad una delle figlie e quello al piano terra rimane in successione alla moglie e a tutte e 4 le figlie. Tutto tace fino al 2017 quando (deceduti entrambi) attraverso un protocollo al catasto terreni, viene effettuato l'inserimento in mappa del fabbricato dei coniugi Y e scaturisce da qui il frazionamento della particella in due mappali: il mappale 1 della famiglia X e il mappale 2 della famiglia Y. Il problema sorge qui, nel senso che non è mai stato fatto un atto notarile che attesti il frazionamento. E' possibile? Ma soprattutto è possibile che gli eredi facciano un atto di frazionamento con i vicini?
Grazie!