Salve, non molto tempo fa ho acquistato una bella casa indipendente, su due livelli, in zona periferica rispetto al centro abitato, tramite un mutuo in 30anni. La casa sognata da tempo. Al momento dell'acquisto e dell'erogazione del mutuo c'era già stata la perizia di un tecnico della banca e la documentazione sembrava in regola.... per il catasto. Ora scopro, grazie ad un amico ingegnere (che vede continuamente casi del genere), che non sempre c'è corrispondenza tra dati catastali e situazione urbanistica. Faccio un controllo in comune ed ho una bella sorpresa: il piano terra della mia bella casa, per il comune non esiste, è abusivo, e la planimentria del il primo piano presente in sede urbanistica differisce da quella catastale. Senz'altro la mia responsabilità sta nel non aver fatto prima i controlli in comune, ma ignoravo che potessero esserci queste divergenze. Mi sono fidata del fatto che per erogare un mutuo, la banca fa dei controlli (o dovrebbe fare) così come il notaio, anche perchè non avrebbe interesse a porre un ipoteca su un immobile inesistente o parzialmente esistente. Mi chiedo dunque se ci siano responsabilità e di chi. Credo che il venditore lo sia per ever dichiarato in atto che la situazione dell'immobile fosse regolare non essendolo, ma esiste una responsabilità della banca per non aver fatto i dovuti controlli, evidentemente? Si può impugnare la cosa e chiedere un risarcimento? Qualcuno mi può dare informazioni su come muovermi?