tuo figlio è stato ben imbarattolato molto bene e tu hai pienamente ragione!
Le banche danno mutui prima casa solo se garantiti da ipoteca di primo grado iscritta al doppio per far fronte a spese e interessi. In più pretendono, alcune, fidejussione cioè garanzie date da terzi. Se il mutuo è cointestato ahi ahi ahi.
La compagna non credo abbia diritto all'agevolazione perché questa si ha entro un anno dalla vendita della prima casa. Lei ha venduto 5 anni fa.
Quindi l'agevolazione ci sarà solo per il 50% relativo a tuo figlio e solo lui avrà diritto alle agevolazioni fiscali. Che poi nel mucchio condividerà.....
Mille euro al mese pagate dal suocero? Forse è meglio trovare altro lavoro.
Non vuole ascoltare? allora digli di andare lui a parlare con il funzionario di banca o con un dipendente dell'Agenzia delle Entrate della vostra città.
Non vuole andarci?
Se ancora insiste, scrivigli chiaramente che non vuoi essere trascinato in una questione che sin dall'inizio non promette bene per via delle leggi vigenti in Italia e non perché sei un "sorpassato".
Ti consiglio di scrivere (raccomandata mail) perché i figli hanno la bella abitudine di negare di essere stati avvertiti e che quindi la colpa è dei genitori. E i genitori poi per legge devono intervenire e sovvenire (il famoso assegno alimentare)
Ovviamente spero che vi rifiuterete di dare fidejussione a qualunque richiesta di vostro figlio, banca o società finanziaria o chissà chi.
Le banche danno mutui prima casa solo se garantiti da ipoteca di primo grado iscritta al doppio per far fronte a spese e interessi. In più pretendono, alcune, fidejussione cioè garanzie date da terzi. Se il mutuo è cointestato ahi ahi ahi.
La compagna non credo abbia diritto all'agevolazione perché questa si ha entro un anno dalla vendita della prima casa. Lei ha venduto 5 anni fa.
Quindi l'agevolazione ci sarà solo per il 50% relativo a tuo figlio e solo lui avrà diritto alle agevolazioni fiscali. Che poi nel mucchio condividerà.....
Mille euro al mese pagate dal suocero? Forse è meglio trovare altro lavoro.
Non vuole ascoltare? allora digli di andare lui a parlare con il funzionario di banca o con un dipendente dell'Agenzia delle Entrate della vostra città.
Non vuole andarci?
Se ancora insiste, scrivigli chiaramente che non vuoi essere trascinato in una questione che sin dall'inizio non promette bene per via delle leggi vigenti in Italia e non perché sei un "sorpassato".
Ti consiglio di scrivere (raccomandata mail) perché i figli hanno la bella abitudine di negare di essere stati avvertiti e che quindi la colpa è dei genitori. E i genitori poi per legge devono intervenire e sovvenire (il famoso assegno alimentare)
Ovviamente spero che vi rifiuterete di dare fidejussione a qualunque richiesta di vostro figlio, banca o società finanziaria o chissà chi.