Il punto non è quello che tu affermi: il guaio è stato fatto dai tuoi genitori. Commettendo almeno due errori in sequenza: il codice non può adeguarsi agli errori di comportamento della gente.
Che il tuo desiderata abbia un fondamento "storico" direi di si: ma non ha fondamento giuridico. Non mi riferisco alla scrittura firmata, che comunque impegna i firmatari con ampi margini per svincolarsi dall'impegno finora sottoscritto
1) Non si costruisce su fondi altrui se si pretende di avere la proprietà del fabbricato
2) Non si investono i propri soldi in capo a terzi, sia pure esso il coniuge.
Il tutto per risparmiare sulle spese notarili e tributarie.
Purtroppo poi si "godono" le conseguenze
Tutto giusto. Ma io non ero ancora nato, e non c'era neanche internet, per poter navigare e informarsi sul da farsi. Ed entrambi i miei genitori erano semi analfabeti. Se poi aggiungi che mio padre era un testardo che non lo smuovevi neanche con le bombe. Cosa poteva mia madre contro il volere di mio padre? Lei lo diceva sempre che era meglio costruire altrove, e questi discorsi li sentivo anche quando, io avevo una decina di anni e capivo un pochettino, mia madre avrebbe costruito altrove, almeno i soldi spesi nelle modifiche avvenute successivamente lei li avrebbe investiti altrove. Ma e' andata cosi. E mio padre non ha mai voluto fare testamento, forse proprio, in cuor suo, per non sfavorire gli uni verso gli altri. Perche' anche se lo avevano abbandonato li ha sempre cercati, ma invano.
Il desiderata mio, come tu dici, se pure nella sua ignoranza purtroppo, era il volere di mio padre.
