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secondo me questo documento è contro la situazione proprietaria ante e post morte del padre. Potrebbe valere solo per la parte di proprietà che lui lascia in eredità non certo sulla parte di proprietà già acquisita dai figli di primo letto.Per cui, alla sua morte, abbiamo sottoscritto una scrittura privata davanti al Geometra che si occupava della successione, in cui si dichiarava che i proventi della vendita e le eventuali spese di manutenzione o altro, sarebbero state divise in parti eguali.
Presupposto che la proprieta' e' unica e indivisibile. Non c'e' altro oltre la casa di famiglia in cui sono nato e cresciuto. Ti scrivo esattamente cosa si e' firmato:secondo me questo documento è contro la situazione proprietaria ante e post morte del padre. Potrebbe valere solo per la parte di proprietà che lui lascia in eredità non certo sulla parte di proprietà già acquisita dai figli di primo letto.
.... se fosse un accordo che conferma la situazione ante e post morte del padre,.... sarebbe stato una scrittura inutile... non ti pare? la domanda era diversa.secondo me questo documento è contro la situazione proprietaria ante e post morte del padre.
la volontà del padre non è sacra ed inviolabile sopratutto se questa va contro la legge. I figli di primo letto erano già proprietari di parte della casa in forma indivisa su quella parte il padre non può dare disposizioni.la volonta' espressa dal padre e' sempre stata che i proventi dalla vendita dell'abitazione fossero divisi equamente fra tutti e 5 i figli sottoscriventi:
Giusto. Se non fosse che pero' e' stato scritto e sottoscritto quanto sopra, che non sto qui a ripetere. E cioe' che tutti concordano sulla suddivisione in parti uguali dei proventi e dei costi di mantenimento, nonostante le quote per legge siano disuguali.la volontà del padre non è sacra ed inviolabile sopratutto se questa va contro la legge. I figli di primo letto erano già proprietari di parte della casa in forma indivisa su quella parte il padre non può dare disposizioni.
Secondo me un accordo è un accordo.... fin che tutti rimangono d'accordo.Qualcuno pensa che potrebbe anche non valere niente un accordo siffatto?
Nessuno ha dato disposizioni: il padre ha espresso un desiderio. E gli eredi hanno liberamente sottoscritto un accordo, non sotto tortura. Non vedo alcuna violazione di legge.la volontà del padre non è sacra ed inviolabile sopratutto se questa va contro la legge. I figli di primo letto erano già proprietari di parte della casa in forma indivisa su quella parte il padre non può dare disposizioni.
hai dimenticato che se un tizio risulta proprietario di 7/20 di un immobile (pari al 35% di proprietà) come giustifica all' Agenzia delle Entrate la dichiarazione di aver preso 1/5 del valore (pari al 20%)? con una scrittura, non registrata?Semmai si porrebbe l'aspetto fiscale: se ad acquistare fosse uno dei fratelli, la differenza di quota si configurerebbe come donazione.
il padre può esprimere volontà sulla sua proprietà. Con la sua morte vanno in successione le sue proprietà e non quelle dei figli di primo letto ancora viventi. I figli di primo letto hanno ereditato con la morte della propria madre, che tra l'altro sembra che fosse la proprietaria al 100% del terreno su cui poi è stata costruita la casa, quindi risultano comproprietari della casa con il padre.sebbene per legge l'abitazione sita in ....... alla via ..... non venga ereditata da tutti con le medesime quote di spettanza, la volonta' espressa dal padre e' sempre stata che i proventi dalla vendita dell'abitazione fossero divisi equamente fra tutti e 5 i figli sottoscriventi:
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