franz371

Membro Attivo
Salve a tutti.
Spiego il mio problema/dubbio:

In data febbraio 2003 mia madre muore: unici eredi io papá.
Mio papá tramite atto rinuncia all'ereditá e si effettua dichiarazione di successione a mio nome.
Successivamente vengono sistemate le varie volture catastali da cui risulta la situazione reale degli immobili.

Pensavo stesse tutto ok, non essendomi stato detto niente altro dal notaio con cui fu effettuata la successione.
Premetto ancora si tratta di immobili siti in piú comuni della stessa provincia.

Passiamo ad ora: in data fine aprile 2012 si effettua un rogito per la vendita da parte mia di uno di uno degliimmobili da me ricevuti da mamma.
Il notaio mi riferisce che é necessario far eseguire la accettazione dell'ereditá: costo 400 euro ... A malincuore accetto.
Ad oggi non ho ancora ricevuto nulla dal notaio, ma a breve dovrei ricevere stò famoso atto/documento.

La mia domanda: tale documento richiesto dal notaio per il rogito di uno degli immobili ricevuto in ereditá mi mette a posto anche sul resto degli immobili ricevuti in ereditá o é da fare per ognuno degli immobili che posseggo?
Scusate ma sono un pò confuso al riguardo.
 

Jrogin

Fondatore
Membro dello Staff
Professionista
La mia domanda: tale documento richiesto dal notaio per il rogito di uno degli immobili ricevuto in ereditá mi mette a posto anche sul resto degli immobili ricevuti in ereditá o é da fare per ognuno degli immobili che posseggo?
Dipende, credo, da cosa c'è scritto nel documento da te citato.
 

franz371

Membro Attivo
Dipende, credo, da cosa c'è scritto nel documento da te citato.


Dovró verificarlo, non appena mi arriverá.

La mia domanda se riguardasse solo l'immobile venduto, dovrei provvedere anche alla trascrizione dell'accettazione per gli altri immobili, o tenendo conto della situazione spiegata in precedenza, posso ritenere sia tutto ok: come accettazione tacita, visto che avendo alienato uno degli immobili e come se avessi accettato l'intera ereditá?
Eventualmente se mai dovessi vendere in un futuro remoto altro si proporrebbe il problema per gli altri in quel momento?
Onestamente non ne sapevo niente di questa accettazione e ho letto che decorsi i 10 anni dall'apertura della successione potrei perdere l'ereditá? Oramai dovrei essere a posto o mis baglio?
 
J

JERRY48

Ospite
Nel tuo caso (evidentemente), è stata regolarmente effettuata "la dichiarazione di successione" ma senza un'accettazione espressa dell'eredità.
Di conseguenza, il notaio ha giustamente indicato nel successivo atto di vendita del bene oggetto di successione: "accettazione tacita dell'eredità (art. 476 c.c.)
Tale disposizione deriva dal fatto che l'erede non dispone del patrimonio ereditario fino alla sua accettazione (art. 459 c.c.), per cui, per evitare situazioni di incertezza, l'atto di disposizione di un bene ereditario (es. vendita nel tuo caso ad un terzo soggetto), costituisce accettazione implicita dell'eredità.
L'accettazione dell'eredità si prescrive trascorsi i 10 anni.
Con l'accettazione tacita dell'eredità (esercitata con la vendita di un immobile) sei a posto.
saluti
jerry48
 

franz371

Membro Attivo
Nel tuo caso (evidentemente), è stata regolarmente effettuata "la dichiarazione di successione" ma senza un'accettazione espressa dell'eredità.
Di conseguenza, il notaio ha giustamente indicato nel successivo atto di vendita del bene oggetto di successione: "accettazione tacita dell'eredità (art. 476 c.c.)
Tale disposizione deriva dal fatto che l'erede non dispone del patrimonio ereditario fino alla sua accettazione (art. 459 c.c.), per cui, per evitare situazioni di incertezza, l'atto di disposizione di un bene ereditario (es. vendita nel tuo caso ad un terzo soggetto), costituisce accettazione implicita dell'eredità.
L'accettazione dell'eredità si prescrive trascorsi i 10 anni.
Con l'accettazione tacita dell'eredità (esercitata con la vendita di un immobile) sei a posto.
saluti
jerry48

Perfetto mi hai tranquilizzato il bene venduto in questione é 1/2 totalmente mio, 1/2 nuda proprietá e 1/2 usufrutto a favore di mio padre che successivamente alla successione mi ha donato preservandosi l'usufrutto.
Il bene era al 50% di papá e 50% mamma quindi tramite la rinuncia di papá ho acquisito 50% per cento di possesso e successivamente tramite la donazione di cui ti dicevo la nuda proprietá dell'altra metá.
In ogni modo mi hai rassicurato almeno sul fatto che ho acquisito l'eredità.
L'unico dubbio é che se la trascrizione effettuata dal notaio riguarda solo il bene venduto e non tutto il resto, nel caso dovessi mao vendere altro "rischierei" di dover nuovamente pagare per un altra trascrizione; ma alla fine questo é il male minore, dico bene?
Grazie.
 
J

JERRY48

Ospite
L'unico dubbio é che se la trascrizione effettuata dal notaio riguarda solo il bene venduto e non tutto il resto, nel caso dovessi mao vendere altro "rischierei" di dover nuovamente pagare per un altra trascrizione; ma alla fine questo é il male minore, dico bene?

Con la vendita che hai effettuato hai costituito l'accettazione implicita dell'eredità tutta, non solo dell'immobile venduto.
saluti
jerry48
 

estate

Membro Attivo
Proprietario Casa
In materia di accettazione di eredità posso riferire la mia personale esperienza. Nel 1978 morì mio padre e lasciò due immobili di sua esclusiva proprietà a noi eredi legittimi, mia mamma e noi due figli. Nel 1997 mancò mia mamma e lasciò la sua quota degli immobili di mio padre e altri quattro immobili di sua esclusiva proprietà.

Presentammo tempestivamente le due successioni. Nel 2004 io e mio fratello abbiamo sciolto la comunione ereditaria con un atto di divisione. Successivamente nel 2013 alcuni immobili oggetto delle due eredità sono stati venduti.

Né in sede di scioglimento della divisione nel 2004 né nelle vendite del 2013 ci è stata richiesta di esibire l’accettazione dell’eredità di mio padre e di mia mamma. Non abbiamo mai fatto, né io né mio fratello alcuna accettazione con un atto ad hoc.

Analoga situazione per mia moglie, figlia unica, che ereditò dai genitori mancati nel 1997 e ne 2006, vari immobili. Alcuni di questi sono stati venduti e nessun notaio ha mai chiesto se era stata fatta l’accettazione.

Tengo a precisare che l’atto di divisione e le vendite furono fatti da notai diversi e in città diverse.

Le successioni furono tempestivamente presentate e fu quello l’unico documento richiesto dal notaio in sede di divisione e nelle vendite fatte da mia moglie.
 

sardasalata

Membro Junior
Professionista
La trascrizione tacita dell'eredità non è un atto ad hoc ma una trascrizione che fa il notaio, in poche parole non è un cartaceo che dovete firmare come un normale atto.
 

sardasalata

Membro Junior
Professionista
Non esiste una trascrizione tacita. Si trascrive l'accettazione tacita di un'eredità.
Il venditore sottoscrive l'atto con cui aliena il bene, atto che comporta accettazione (e acquisto) dell'eredità.

1) Credo che l'hai capito solo tu che in quella frase mancasse il termine "dell'accettazione". Grazie per la lezione, dopo 20 anni di lavoro non lo avevo ancora imparato :^^:
2) Il signore di cui sopra ha scritto che avendo venduto più beni, nessun notaio gli ha fatto fare un atto ad hoc per l'accettazione tacita di eredità.
Conosco bene quanto hai scritto nel secondo punto, forse per farlo capire ai più, ho scritto che non è un atto ad hoc, non firmano un atto di compravendita e un atto per l'accettazione tacita, spero sia chiaro o mi becco un'altra (inutile) puntualizzazione.
Saluti.
 

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