Michelect

Nuovo Iscritto
Salve,
premetto che nell'anno 2005 ho presentato regolare dichiarazione di successione dei beni di mio padre. Il commercialista che curò la pratica mi consigliò di non inserire in dichiarazione una particella di un terreno agricolo perchè in essa insisteva un fabbricato non ancora accatastato. Successivamente provvedevo all'acatastamento dll'immobile in questione ma nulla veniva fatto ai fini della dichiarazione di successione. Oggi (2011) il comune dove si trova l'immobile chiede a mio padre (deceduto) il pagamento dell'ICI per l'anno 2006 (con sanzioni e interessi). Posto che ritengo dovuta l'ICI per l'anno 2006 (e per gli anni successivi) mi chiedo come posso fare per regolarizzare la situazione visto che l'immobile risulta ancora di proprietà di mio padre (come confermato da una visura catastale). Devo cioè presentare una dichiarazione integrativa e, in caso affermativo, a quali sanzioni vado incontro considerato che sono passati più di 5 anni dall'accatastamento?
Ringrazio anticipatamente chi vorrà rispondere al mio quesito.
 

domenico10

Membro Ordinario
Professionista
gent.mo michelect.
le rispondo ai dubbi circa il fabbricato abusivo, sottratto alla prima dichiarazione di successione. il fabbricato prescindendo dalla problematica edilizia, andava accatastato prima della successione e regolarmente inserito nell'attivo ereditario ( fatta salva rinuncia alla eredita). trattandosi di atto mortis causa, non sussiste l'obbligo della conformita edlizio-urbanistica. oggi ti trovi nella necessita di depositare una seconda successione di tipo integrativo. il problema dell'abusivismo, bisognerebbe affrontarlo per tempo, cioè al tempo in cui l'esecutore dell'abuso è vivo, preoccupandosi a prescindere dalla successione di rendere l'immobile commerciabile e cioe vendibile e trasferibile per atto tra vivi ( grazie a sanatoria se e come possibile),nel quale sussiste obbligo di citare in atti gli estremi dei titoli abilitativi del fabbricato e di corrispondenza degli stessi allo stato dei luoghi, che ne giustificano la sua libera commercaibilità. la sanatoria andava presentata prima, presumo con un art 36 del dpr 380/01 ex art 13 l 47/85. se l'immobile oggi non dovesse risultare sanabile, l'unica maniera di trasferirlo senza incorrere in un falso in atto pubblico, è quello di redigere un testamento, costituendo il legatario a cui si assegna specificatamente quel fabbricato. altri atti pubblici tra vivi non se ne possono fare in presenza di fabbricato abusivo non sanabile.fanno eccezione le vendite giudiziarie.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
L'unica possibilità è quella di fare una dichiarazione di successione integrativa. Poi avrai titolo per regolarizzare il regolarizzabile o abbattere quello non sanabile. Il costo della successione integrativa dovrebbe oscillare sulle 500 €.
 

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