Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Sinceramente e vi stupirò non sono molto d'accordo con l'abolizione delle province.
Non ha senso dire risparmiamo abolendo le province quando gran parte del personale poi confluirà nelle Regioni e costituire le città Metropolitane o i consorzi di Comuni (io sinceramente li vedo come Province camuffate) e non ha molto senso anche perchè le Province:
  • Svolgono un incarico di "coordinamento" di Comuni per quanto riguarda, viabilità e loro manutenzioni , istruzione, difese spondali dei fiumi e torrenti ad esempio..(ad esempio le classiche strade di scorrimento extraurbane statali che attraversano più Comuni, in caso di manutenzione ci sarà da ridere...non essendoci più le Province, i tratti di strada all'interno dei Comuni più benestanti dal punto di vista economico avranno la possibilità di spendere, nei tratti dove tali strade entrano nei Comuni più poveri non ci sarà la benchè minima manutenzione). Molte strade statali sono state girate alle gestione regionale che a sua volta le ha girate al territorio provinciale per essere gestire. Ora lascio immaginare i Comuni che per attuare la manutenzione della strada extraurbana dovranno farsi pressione a vicenda per manutenzione non a "macchia di leopardo" (che non serve a niente) ma manutenzioni omogenee.

  • Inoltre avere una Provincia era un modo per frazionare un territorio onestamente molto grande come quello regionale e controllarlo meglio (Vedi comandi vigili del Fuoco, Questure, Tribunali, Prefetture, Guardia di Finanza e Carabinieri). Ogni Provincia per ottenere il controllo del territorio ha sempre avuto almeno una di queste caserme. Ora immaginatevi un territorio molto più grande da gestire (dovendo tagliare dei controlli) se da una parte può piacere avere meno il fiato sul collo degli agenti dal'altro però ci espone a pericoli. Immaginatevi il Piemonte (per dirne una) dove da un controllo provinciale (ognuno aveva la sua zona di competenza) si disperde annullandole tutte e passando tutti sotto la città metropolitana di Torino...immagino già i casini e le sovrapposizioni di ruoli...sarà un bel problema a cui nessuno ha ancora pensato.

  • Aldilà di quello che si può pensare avere una Provincia è sempre stato il modo per attirare finanziamenti statali per creare infrastrutture strategiche per il territorio. Ad esempio la nostra Biella da quando si è staccata da Vercelli nel 94 ha intercettato denaro per costruzioni di strade in collina, gallerie che onestamente servivano per tagliare il traffico veicolare della città (eliminare l'inquinamento nella stessa), fare opere di difesa spondale o d'ingegneria urbanistica per eliminare rischi alluvioni. Con una provincia è più facile ottenerli che on tantissimi Comuni lasciati da soli.

  • Se io accorpo in Torino (facendo l'esempio del Piemonte) ma poteri citare anche quele delle altre Regioni, finirà che il territorio più grande è più importante si papperà tutti i rimborsi dallo Stato lasciando morire i Territori periferici (cuneo, asti, Biella, Vercelli, Novara ecc.) ora immaginatevi la stessa identica cosa in tutte le Regioni dove il capoluogo si mangia tutto o quasi (perchè rappresentativo ed organizzato) mentre il resto lasciato morire...ecco perchè sono proliferate le Regioni.

  • Il Catasto ha tariffe per le rendite che sono PROVINCIALI, questo perchè generalmente ogni Provincia ha dei parametri socio- economici simili all'interno. Eliminandole si confonderebbero i dati del capoluogo con i dati dell'ultimo Comune più periferico di Provincia. Per gli immobili (se applicassimo correttamente le disposizioni) immaginatevi l'immobile del Comune di Milano sito al centro città (a parità di mq e vani) con la stessa rendita di un'immobile sito in Valtellina. confrontare immobili appartenti a realtà tanto diverse con lo stesso criterio mi pare oltre che assurdo (un paradosso). Come paragonare una Lamborghini ed una Punto Fiat allo stesso prezzo. Il problema (oltre al passaggio dai vani ai mq ed oltre dal valore catastale a quello di mercato) c'è proprio il discorso tariffe. Aboliamo le Province bene...quali valori prendiamo?? I minimi degli aboliti (come non credo) o i massimi delle città metropolitane (come molto più probabile)???
Io credo che una riforma delle Province è più in generale del titolo V della Costituzione vada fatta per ripsrmiare, però per essere organica e fatta bene, andrebbero studiate bene queste conseguenze per non ritrovarci dopo in altri problemi (magari maggiori). Di solito per valutare l'efficienza o la bontà di una qualunque scelta (o taglio) si soppesano da una parte i benefici ottenuti e dall'altra i disservizi causati.
Tagliare tanto per tagliare (a muzzo) non è mai servito a nessuno ( non serve neppure alle aziende) anzi spesso crea più danni dei benefici e poi tocca, per riparare, tornare indietro.


Ovvio che per sapere il rapporto benefici/disservizi andrebbe conosciuto un pochino il problema.

Non mi occupo di Province, non ho parenti in esse però qualcosina (anche per esperienza diretta del mio territorio) l'ho vissuta in passato, e sarebbe auspicabile che chi decide sia anche edotto del problema e conseguenze, altrimenti come possiamo pretendere che le decisioni siano pure le migliori possibili???
Bisogna sempre sapere cosa si fa e dove si va a parare o almeno avere una minima idea.

http://it.wikipedia.org/wiki/Province_d'Italia
 

massandro6

Membro Junior
Proprietario Casa
Qualcuno ha detto correttamente: non si cancellano le province, ma solo i loro organi politici, le cariche elettive, insomma (consiglieri, assessori, etc.). Bisogna vedere ora chi dovrà occuparsi di ciò di cui si occupano i consiglieri provinciali, gli assessori provinciali, etc.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Che senso ha tenere le Province (scatole vuote) per risparmiare ma che non hanno amministrazione, quindi spese non controllate ed in più istituire le città metropolitane?? Nessuno. Da quello che sapevo io si voleva abolire del tutto le Province. Farlo così non ha senso...però non mi stupirei.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
L'abolizione delle provincie, la riduzione delle regioni e l'accorpamento dei comuni minori è la vendetta del popolo vessato dai politici che hanno sperperato ed a volte rubato i soldi carpiti in ogni modo agli amministrati. I forconi di qualche mese fa mi hanno preoccupato alquanto, credevo che fosse l'inizio di una rivolta di chi non ce la fa più.
 

griz

Membro Storico
Professionista
dire che le province diventeranno città metropolitane mi sembra demagogia: le città metropolitane sono solamente legate alle grandi metropoli, Milano, Roma, Torino, Firenze, e non so quali altre ma sempre grandi città che hanno difficoltà amministrative in quanto di fatto l'agglomerato urbano è diviso su parecchi comuni
Per quanto riguarda le province: abbiamo visto ultimamente un proliferare di nuove province che poco senso avevano, sicuramente quello di avere un bel presidente ed un consigio inutile da pagare. Ricordo che pur avendo le targhe provinciali che ci sono sempre state, le province come struttura amministrativa autonoma sono un'invenzione relativamente recente, strutturare diversamente la gestione di quanto oggi è in capo politicamente alle province non credo sia un problema
 
J

jac1.0

Ospite
Acute osservazioni sulle differenze tra nobiltà (i politici) e popolino (i cittadini) le troviamo sia nel Belli che nel Leopardi. Di quest'ultimo è secondo me illuminante ascoltare quanto riportato in:
,
ove si parla delle note di Leopardi alla sua prima uscita dalla casa di Monaldo verso una meta 'nazionale' (anche Recanati faceva parte dello Stato Pontificio): Roma.
 

alessiopn

Membro Junior
Proprietario Casa
dire che le province diventeranno città metropolitane mi sembra demagogia: le città metropolitane sono solamente legate alle grandi metropoli, Milano, Roma, Torino, Firenze, e non so quali altre ma sempre grandi città che hanno difficoltà amministrative in quanto di fatto l'agglomerato urbano è diviso su parecchi comuni

A me sembrava di avere letto che erano già pronte a comparire città metropolitane ovunque. Siamo sempre in Italia.
 
J

JERRY48

Ospite
Sulla riforma delle Province tanti dubbi ma una quasi certezza: i dipendenti non verranno "toccati".
Manterranno lo stesso trattamento economico e la stessa posizione giuridica. Possibili trasferimenti verso i vari uffici comunali per qualcuno di loro.
Alla fine più o meno una decina di milioni di euro di risparmio, attenzione...contro una spesa annuale di prima della riforma voluta da Renzi di...32 iliardi di €.
Dai accontentiamoci....
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto