Luigi Criscuolo

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In questi giorni i media stanno ritornando alla carica con l'argomento sul riconoscimento delle coppie omosessuali e delle coppie eterosessuali di fatto. Mentre per le coppie omosessuali sono convinto sia un atto dovuto, mi lascia perplesso il riconoscimento delle coppie eterosessuali. Queste hanno a disposizione l'istituto del matrimonio civile se non sono cristiani cattolici credenti e l'istituto del matrimonio religioso concordatario se sono credenti, che in questo caso è anche un Sacramento. Con l'avvento del divorzio breve, che libera in tempi brevi le persone già sposate, non vedo la necessità di annotare e quindi registrare dal punto di vista civilistico le coppie eterosessuali. Io vedo che la maggior parte dei giornalisti si danno da fare per enfatizzare questo nuovo istituto sopratutto per far accedere al superstite ai benefici della pensione, della eredità, dell'affitto della casa ecc... ecc... . Ma non si fa prima ad abolire il matrimonio? Diciamo dalla data di abolizioni del matrimonio le coppie etereosessuali che decidono di vivere assieme, passano in comune presso lo sportello dell' Ufficiale di Stato civile per dichiarare che loro sono una coppia e che fanno una famiglia: una formalità come per fare la carta di identità. Tanto per il riconoscimento della paternità oggi c'é il DNA e poi con l'abolizione della differenza tra figli legittimi e figli illegittimi, con tutto quello che ne consegue dal punto di vista ereditario, non c'é più bisogno dell' istituto del matrimonio.
 

Gianco

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Professionista
Non sono d'accordo per l'abolizione del matrimonio, perché è pur sempre un giorno importante per chi lo desidera. Purtroppo sovente lo si affronta con immaturità, anche perché cambiando idea è relativamente facile interrompere l'effetto civile. Io sono quasi divorziato, ma ricordo con piacere la cerimonia e la festa con parenti ed amici, tornando indietro lo rifarei. Per chi vuole optare si sta procedendo all'istituzione del registro delle unioni civili, che risolverà tutti i problemi in sospeso per chi non vuole percorrere la strada tradizionale. Il mio parere: che grigiore!
 

Luigi Criscuolo

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Il mio parere: che grigiore!
sono completamente d'accordo.
Io credo che abbiamo più o meno la stessa età. Mi sembra che siamo passati "dallo scasso al lasso". Una volta, diciamo prima del divorzio, mi ricordo con quale circospezione si parlava delle coppie conviventi: ed a quei tempi le donne non lavoravano. Se veniva a mancare il maschio, la signora, se non era stata protetta con una assicurazione o con un testamento, si veniva a trovare con il sedere per terra. E questo era il meno; il carico glielo davano i parenti del defunto e tutti i parenti della tapina che biasimavano la scelta di vivere "more uxorio" di vivere nel peccato secondo la Chiesa e nell' illegalità secondo la legge repubblicana.
Praticamente oggi quasi tutti i giovani fanno l'esperienza della convivenza: si era partiti con il dire "beh in fondo è giusto che provino come si vive il vero rapporto di coppia"; poi si è andati avanti fino al primo figlio. Adesso queste famiglie di fatto vogliono gli stessi diritti delle famiglie che sono state civilisticamente omologate. Qualcuno mi deve spiegare che differenza c'é tra il matrimonio civile etero che è una cerimonia che dura 10/15 minuti (dipende dal numero delle celebrazioni) ed il recarsi allo sportello comunale per presentare una autodichiarazione di convivenza, con tutti gli annessi e connessi che richiede un atto che pretende di assumere gli stessi valori di efficacia del matrimonio civile. Diverso è il discorso per le coppie omo.
 

pippopeppe

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Impresa
burocraticamente scrivendo, secondo me la differenza è notevole.
nella cerimonia civile c'è sempre un funzonario in sostituzione del sindaco che ricorda i DOVERI coniugali, e poi voui mettere la preparazione della festa, l'ansia per il giorno che cambierà veramente la vita di coppia, la preparazione con l'elenco degli invitati, il menu della sala ricevimentti, ecc. ecc.
vi ricordate quando si andava a denunciare la nascita di un figlio all'anagrafe? un distratto impiegato che scriveva sottodettato, due testimoni trovati per caso fuori dell'ufficio, finti auguri per la nascita e poi a casa. ecco così io vedo l'autodichiarazione di convivenza. una botta e via.
noi umani viviamo anche di ansie, attese, aspettative, ricerca di un qualcosa che abbiamo già ma che cerchiamo da un'altra parte, altrimenti come dice Gianco che grigiore......e non solo.:triste:
 

arianna26

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Io proprio non capisco: se si vogliono i diritti e si accettano i doveri del matrimonio basta perdere 15 minuti in comune e sposarsi. se non lo si fa secondo me è perchè non si vogliono diritti e soprattutto doveri e allora perchè imporglieli?
 

Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
poi voui mettere la preparazione della festa, l'ansia per il giorno che cambierà veramente la vita di coppia, la preparazione con l'elenco degli invitati, il menu della sala ricevimentti,
ecco queste sono accessori ed in quanto tali non indispensabili. Si può essere più morigerati. Non so se hai letto la mia risposta ad un tuo intervento sulla ricchezza del Nord e del Sud Italia nella quale raccontavo del sopravvissuto a due matrimoni ed ad una comunione. Circa 7 anni fa mi trovavo a Mosca nei giardini prospicenti il Cremlino: in mezzo ai fiori c'erano tante coppie in abito da cerimonia che facevano le foto di rito vicino alle fontane ed all'equivalente del nostro Altare della Patria. Mi ha colpito il fatto che i parenti, per la verità non molti, tutti tirati a lucido con i fagotti in mano pranzavano all'aperto in mezzo ai turisti. Io non dico di fare uguale; ci sarà una via di mezzo.
Non ci si sposa per mangiare: lo dice uno che pesa 130 kg.
 

arcore

Membro Attivo
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Bene tutti avete detto la vostra circa il non fare un matrimonio in caso di conviventi ,ma solo una dichiarazione di convivenza questo passi,non capisco invece l'omologazione delle coppie gay alle coppie etero,questo è una stortura dell'essere umano,se due vogliono stare insieme non chieda privilegi se non sono etero ,stiano insieme e la smettano di pavoneggiare che è uno strazio questo continuo parlare di gay....
 
J

jac1.0

Ospite
Bene alle nozze gay, anzi diciamo "Auguri e figli maschi!", ma teniamo in considerazione il fatto che in tal modo il numero delle pensioni di reversibilità aumenta e l'INPS potrebbe avere problemi di solvibilità.
 

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