Buongiorno, da tempo cercavo una comunity come la vostra, dove poter condividere pareri, esperienze e, purtroppo, anche frustrazioni causate da inquilini poco raccomandabili.
Vi espongono il mio problema con la speranza di risultare il più chiaro possibile.
Con raccomandata a/r l'inquilino comunica la volontà di recedere anticipatamente il contratto ma lascia l'immobile con due mesi di anticipo (senza preavviso, chiamandomi il giorno stesso per riconsegnare le chiavi) non rispettando la scadenza dei 6 mesi che peraltro egli stesso aveva messo nero su bianco.
Questo libero uccell di bosco, arbitrariamente, ha anche ritenuto opportuno non pagare due mensilità a garanzia del deposito cauzionale perché - parole sue - temeva che io non glielo avrei restituito così come fece il proprietario dell'appartamento di cui era locatario precedentemente. Affermazione che lascia spazio a più di un dubbio.
In sostanza non ho percepito l'affitto negli ultimi 4 mesi: giugno e luglio li ha trattenuti per riappropriarsi della caparra e agosto e settembre perché riteneva non fossero dovuti.
Attingo al quel poco di pazienza che mi resta, chiudo un occhio e decido di lasciar correre ma d'accordo con l'inquilino che lele due mensilità, quelle relative ad agosto e settembre, mi sarebbero state pagate ad ottobre.
Sembrava fermamente convinto di voler sanare i suoi debiti (affermò di essere consapevole che il canone è dovuto fino al sesto mese visto che, nonostante fosse andato via prima, io non ebbi l'opportunità di affittare nuovamente l'appartamento) ma la situazione attuale è che mi chiude in telefono in faccia o non risponde affatto.
Ora, essendo costretto a ricorrere alle vie legali con la speranza che un giudice inchiodi questo disonesto e cialtrone individuo alle sue responsabilità, costringendolo quindi a pagare gli ultimi due mesi, vi domando se posso chiedere gli interessi moratori anche per quelle mensilità da lui non versate per riavere in mano la caparra, perché il contratto prevede espressamente la non imputabilità in conto pigione.
Vi espongono il mio problema con la speranza di risultare il più chiaro possibile.
Con raccomandata a/r l'inquilino comunica la volontà di recedere anticipatamente il contratto ma lascia l'immobile con due mesi di anticipo (senza preavviso, chiamandomi il giorno stesso per riconsegnare le chiavi) non rispettando la scadenza dei 6 mesi che peraltro egli stesso aveva messo nero su bianco.
Questo libero uccell di bosco, arbitrariamente, ha anche ritenuto opportuno non pagare due mensilità a garanzia del deposito cauzionale perché - parole sue - temeva che io non glielo avrei restituito così come fece il proprietario dell'appartamento di cui era locatario precedentemente. Affermazione che lascia spazio a più di un dubbio.
In sostanza non ho percepito l'affitto negli ultimi 4 mesi: giugno e luglio li ha trattenuti per riappropriarsi della caparra e agosto e settembre perché riteneva non fossero dovuti.
Attingo al quel poco di pazienza che mi resta, chiudo un occhio e decido di lasciar correre ma d'accordo con l'inquilino che lele due mensilità, quelle relative ad agosto e settembre, mi sarebbero state pagate ad ottobre.
Sembrava fermamente convinto di voler sanare i suoi debiti (affermò di essere consapevole che il canone è dovuto fino al sesto mese visto che, nonostante fosse andato via prima, io non ebbi l'opportunità di affittare nuovamente l'appartamento) ma la situazione attuale è che mi chiude in telefono in faccia o non risponde affatto.
Ora, essendo costretto a ricorrere alle vie legali con la speranza che un giudice inchiodi questo disonesto e cialtrone individuo alle sue responsabilità, costringendolo quindi a pagare gli ultimi due mesi, vi domando se posso chiedere gli interessi moratori anche per quelle mensilità da lui non versate per riavere in mano la caparra, perché il contratto prevede espressamente la non imputabilità in conto pigione.