matbif

Oggi è il mio Compleanno!
Proprietario Casa
confino (purtroppo) con un campo e la mia casa e' molto vicina al confine ( circa 2 metri, forse meno)
Volevo chiedervi a quale distanza dalla recinzione il contadino puo' arare?
Tra l'altro ho appena rifatto fare la recinzione e oggi con l'aratro girando il tratttore ha rotto la rete nuova!
premetto che la nuova recinzione l'ho pagata interamente io perche lui era addirittura contrario. il campo e' solo un piccolo pezzo di terra tra due villette ( a 20 metri di distanza l'una dall'altra)
Io ho anche il progetto approvato per una piscina quindi credo che la rete sia addirittura obbligatoria in caso di piscina, correggetemi se sbagkio...
 

celefini

Membro Attivo
Proprietario Casa
Le norme relative ai muri di confine, sono dettate dal codice civile agli articoli 874 e seguenti. Se il muro è stato completamente costruito sulla tua proprietà è tuo, se invece fosse stato fatto a confine tra i due fondi, il muro è in comune tra i due proprietari, e quindi potresti chiedergli la metà della somma spesa. Il diritto di proprietà del proprio fondo inizia dal muretto, e quindi il confinante può arare il fondo a ridosso del muro. Per il danno arrecato alla recinzione, puoi chiedere tranquillamente il costo del suo ripristino , sempre che si assuma la responsabilità di quanto accaduto. La recinzione di una proprietà, è un diritto, riconosciuto dal codice civile, bisogna solo informarsi se esistono delle comunali per la sua esecuzione.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Trovo strano che il fabbricato disti dal confine meno di 2 metri. Vero è che il codice civile impone una distanza minima di m 1,5, ma i piani urbanisti generalmente impongono distanze di 8, 10 m per le zone agricole e 3, 5 m per le zone abitate e di espansione. Prima di smuovere le acque, ti consiglierei di verificare la regolarità della tua posizione, poi se è vero che il predetto codice disciplina i muri di recinzione, non altrettanto fa con le recinzioni in rete metallica. E' comunque evidente che, se il vicino ti arreca un danno, ti deve rimborsare.
 
J

JERRY48

Ospite
Chi rompe paga, è assodato.
Ma perchè nel suo terreno, il proprietario non può arare e piantare i...cavoli che vuole?
Quante manovre sbagliate compiamo con le macchine e si procurano danni.
Eppure possiamo di nuovo circolare.
Il trattorista con l'aratro ha fatto la stessa cosa, non impediamogli di arare come meglio crede.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Il contadino può arare da dove inizia la sua proprietà o il suo possesso o usufrutto, ossia dal confine delimitato da un muretto o una rete o da entrambi se dovesse mancare (non nel nostro caso) sarebbe necessario materializzare il confine tra i fondi facendo un rilievo topografico e con l'aiuto della estratto di mappa catastale si è in grado di "ricostruire il confine REALE dei fondi" in modo da poter realizzare la recinzione.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Intervengo sul consiglio di Daniele78: il tracciato del confine, avvalendosi della mappa catastale, individua il "confine catastale", che per quanto un topografo si impegni non coinciderà mai con quello tracciato da un altro collega, il quale avrà operato con serietà, se la differenza fra le due misurazioni rientra in tolleranza, generalmente m 1,00, 1,20 se la mappa è nella scala 1:2000; il "confine reale" è quello riconducibile al possesso. Può essere materializzato da una rete metallica, da una siepe, da un muro a secco ed è individuato dalla metà dell'interfilare, misurato all'esterno dei filari estremi nelle vigne.
 

Elisabetta48

Membro Senior
Proprietario Casa
e quindi il confinante può arare il fondo a ridosso del muro.
Ognuno ha i suoi problemi, caro matbif: io ho dovuto supplicare il mio confinante perchè arasse fino a ridosso del muro. Mi entravano attraverso la rete dei rovi che sembravano alberi. Una volta ero andata io a disboscare sul suo campo vicino al muretto che sostiene la rete e ho beccato pure un nido di vespe in terra (ma sono scappata in tempo). Credo che in fondo anche tu dovresti essere contento se ti tiene pulito vicino a casa (salvo pagare i danni se rompe qualcosa, naturalmente: la volta prossima ci starà più attento)
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Intervengo sul consiglio di Daniele78: il tracciato del confine, avvalendosi della mappa catastale, individua il "confine catastale", che per quanto un topografo si impegni non coinciderà mai con quello tracciato da un altro collega, il quale avrà operato con serietà, se la differenza fra le due misurazioni rientra in tolleranza, generalmente m 1,00, 1,20 se la mappa è nella scala 1:2000; il "confine reale" è quello riconducibile al possesso. Può essere materializzato da una rete metallica, da una siepe, da un muro a secco ed è individuato dalla metà dell'interfilare, misurato all'esterno dei filari estremi nelle vigne.
Si Gianco vero ma se fosse necessario materializzare il confine poiché trovi 2 prati dove non hai recinzioni, termini, reti come fai ad individuarlo senza rilievo? Si le differenze tra 2 rilievi ci saranno sempre, ma senza non sarebbe possibile "materializzare i confini" in modo diverso.
 
J

JERRY48

Ospite
Si Gianco vero ma se fosse necessario materializzare il confine poiché trovi 2 prati dove non hai recinzioni, termini, reti come fai ad individuarlo senza rilievo? Si le differenze tra 2 rilievi ci saranno sempre, ma senza non sarebbe possibile "materializzare i confini" in modo diverso.

Dalle mie parti, il confine tra due appezzamenti di terreno agricolo senza recinzioni di nessun genere, era delimitato da una striscia di terreno di circa 1 metro che nessuno dei due confinanti, quando arava intaccava minimamente, e lo so con precisione perchè mio padre con i suoi trattori prima un OM con le ruote di ferro, poi un LANDINI a testa calda, poi un Ansaldo Fossati cingolato, ancora un Fiat D/7 cingolato apripista e i vari Fiat gommati con cabina ad aria condizionata e a 4 ruote motrici che hanno usato due miei fratelli più piccoli di me. (mi sono dilungato un pò, perchè ciò fa parte della mia giovinezza ed è stato bello ricordarlo)
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Jerry c'è un problema però ossia che il metro di fascia di rispetto ipotetica; proprio perché non è materializzato,con il tempo si perde e si tende ad uscire con l'aratro dei mezzi. Quest'anno ho fatto un lavoro pubblico che constava di recinzione adiacente ad una strada interponderale e tutti intorno campi arati. Ora di partire con il lavoro l'ente appaltante si rende conto di difformità tra rilievo topografico-mappa catastale, e stato di fatto dei luoghi. Si è scoperto che con il passare degli anni chi arava il terreno adiacente la stradina si è sempre più spostato oltre confine e la stradina interponderale si è "traslata" di qualche metro e di conseguenza anche il terreno su cui sorge la recinzione. La stradina poi attraversata da trattori e mietitrebbie si è ancora "traslata". Si è proceduto in questo modo: 1) rilievo della zona, per materializzare i punti di tracciato dove mettere i pali della rete 2)incontro con tutti o confinanti per prendere visione del rilievo e differenze dello stato di fatto (le differenze erano oltre i 2 metri in alcuni punti in altri oltre, però non visto che da più di 30 anni la usavano in quel modo non potevi cambiare lo stato di fatto). 3) esecuzione dei lavori come da rilievo
 

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