Il caso che ho constatato di persona, è stato il secondo, ovvero l’amministratore senza il consenso di nessuno ha cambiato gestore da a2a a pincopallo, società microscopica di rivendita di energia.
Costi maggiori del 20% per tutto l’anno.
Lungi da me difendere certe categorie e tantomeno certi esponenti... ma visto che stiamo "precisando":
1-passare da un servizio "a maggior tutela" (quello della vecchia Enel nel caso dell'energia elettrica) alla stragrande maggioranza delle offerte del tanto "osannato"
libero mercato produce automaticamente un maggior esborso a prescindere da eventuali "mazzette/tangenti".
Fino a poco tempo nel sito dell' Autorità per l'Energia esisteva una pagina dove era possibile trovare le varie offerte presenti sul libero mercato e confrontarle con quello "a maggior tutela".
Quei pochi esempi che totalizzavano un costo annuo inferiore rispetto all'ex monopolista pubblico permettevano un risparmio di 50 Euro su una spesa annuale per famiglia tipo di 600 Euro annui.
Peccato che tale convenienza era legata alla durata annuale di una offerta/scontistica non ripetibile.
Tutte le altre "offerte" comportavano maggiori costi anche di oltre 180 Euro/anno... ma nei vari siti venivano pubblicizzate come "vantaggiose e di gran risparmio".
2-Se l'amministratore firma un contratto senza preventiva autorizzazione assembleare si espone al rischio di una citazione per "abuso di potere " e contemporanea richiesta di risarcimento degli eventuali danni causati. Tranquillo che non attenderei 1 secondo ad agire in tal senso.