Ciao a tutti,
sono un nuovo iscritto.
Innanzitutto complimenti per come è strutturato il forum.
Relativamente a questa discussione, spero di avere centrato la sezione giusta.
Vorrei sottoporre quanto segue alla vostra attenzione.
Recentemente, io e la mia compagna, abbiamo avviato una trattativa di locazione con una agenzia immobiliare.
La proposta partiva da una richiesta di canone mensile di 630 euro. Siamo interessati e concordiamo un sopralluogo con l’agente immobiliare che, sin dal primo incontro, non si dimostra molto affabile(ad es. nella discrezione tecnica dell’appartamento) e poco disponibile a darci informazione precise su spese riscaldamento - spese condominiali - ecc...
Dopo il sopralluogo, facciamo una valutazione e decidiamo di fare una proposta che, dopo una lunga trattativa preliminare (questo si - questo no) avuta esclusivamente con l’agente immobiliare tramite una serie di e-mail, decidiamo di effettuare un’ultima proposta così strutturata:
effettuare alcuni lavori di ristrutturazione al 50% con la proprietà (rivestimento cucina - levigatura parquettes - lucidatura a piombo pavimenti marmo - sostituzione sanitari del bagno principale - sostituzione infissi interni) e contratto di locazione a 600 euro mensili con cedolare secca 4+4. Facciamo inoltre presente, di essere persone solvibili con contratto di lavoro a tempo indeterminato.
La risposta finale dell’agente immobiliare la riporto testualmente:
“ Buonasera. Per dovere professionale ho inoltrato la sua ultima alla proprietà. Nelle note ho aggiunto che provavo vergogna e imbarazzo nei confronti di quanto da voi proposto che mi permetto di definire offensivo. In 28 anni di professione è la prima volta che mi ritrovo a esporre proposte di locazione così inadeguate. Trovo altresì esagerato l'ostentare della sicurezza che potreste fornire dal punto di vista economico, c'è fortunatamente tanta domanda rivolta da persone per bene e solvibili con richieste più umane di quelle da voi esposte. Cordialità”.
Leggendo questa risposta, siamo rimasti sconcertati e increduli!
Ora noi ci chiediamo se sia lecito, da parte di un mediatore immobiliare, diffamare i sottoscritti agli occhi della proprietà, definendo offensiva e disumana la nostra proposta.
Noi riteniamo che, in ambito professionale e, soprattutto in fase di trattativa, le richieste non siano nè offensive nè disumane: sono discutibili, accettabili o non accettabili.
Agendo così, cioè esprimendo un giudizio negativo e diffamatorio nei nostri confronti, oltretutto, facendo del moralismo gratuito, abbiamo perso la possibilità di affittare la casa dei nostri sogni, senza possibilità di replicare direttamente alla proprietà. Tutto questo ha condizionato, inevitabilmente, il giudizio finale della proprietà!
Vi chiedo se questo è un comportamento professionale corretto.
Saremmo intenzionati a promuovere un’azione legale e/o denunciare l’accaduto all’albo professionale degli agenti immobiliari e all’associazione di difesa dei consumatori.
Pensate vi sia margine per svolgere un’azione di questo tipo?
Grazie mille
sono un nuovo iscritto.
Innanzitutto complimenti per come è strutturato il forum.
Relativamente a questa discussione, spero di avere centrato la sezione giusta.
Vorrei sottoporre quanto segue alla vostra attenzione.
Recentemente, io e la mia compagna, abbiamo avviato una trattativa di locazione con una agenzia immobiliare.
La proposta partiva da una richiesta di canone mensile di 630 euro. Siamo interessati e concordiamo un sopralluogo con l’agente immobiliare che, sin dal primo incontro, non si dimostra molto affabile(ad es. nella discrezione tecnica dell’appartamento) e poco disponibile a darci informazione precise su spese riscaldamento - spese condominiali - ecc...
Dopo il sopralluogo, facciamo una valutazione e decidiamo di fare una proposta che, dopo una lunga trattativa preliminare (questo si - questo no) avuta esclusivamente con l’agente immobiliare tramite una serie di e-mail, decidiamo di effettuare un’ultima proposta così strutturata:
effettuare alcuni lavori di ristrutturazione al 50% con la proprietà (rivestimento cucina - levigatura parquettes - lucidatura a piombo pavimenti marmo - sostituzione sanitari del bagno principale - sostituzione infissi interni) e contratto di locazione a 600 euro mensili con cedolare secca 4+4. Facciamo inoltre presente, di essere persone solvibili con contratto di lavoro a tempo indeterminato.
La risposta finale dell’agente immobiliare la riporto testualmente:
“ Buonasera. Per dovere professionale ho inoltrato la sua ultima alla proprietà. Nelle note ho aggiunto che provavo vergogna e imbarazzo nei confronti di quanto da voi proposto che mi permetto di definire offensivo. In 28 anni di professione è la prima volta che mi ritrovo a esporre proposte di locazione così inadeguate. Trovo altresì esagerato l'ostentare della sicurezza che potreste fornire dal punto di vista economico, c'è fortunatamente tanta domanda rivolta da persone per bene e solvibili con richieste più umane di quelle da voi esposte. Cordialità”.
Leggendo questa risposta, siamo rimasti sconcertati e increduli!
Ora noi ci chiediamo se sia lecito, da parte di un mediatore immobiliare, diffamare i sottoscritti agli occhi della proprietà, definendo offensiva e disumana la nostra proposta.
Noi riteniamo che, in ambito professionale e, soprattutto in fase di trattativa, le richieste non siano nè offensive nè disumane: sono discutibili, accettabili o non accettabili.
Agendo così, cioè esprimendo un giudizio negativo e diffamatorio nei nostri confronti, oltretutto, facendo del moralismo gratuito, abbiamo perso la possibilità di affittare la casa dei nostri sogni, senza possibilità di replicare direttamente alla proprietà. Tutto questo ha condizionato, inevitabilmente, il giudizio finale della proprietà!
Vi chiedo se questo è un comportamento professionale corretto.
Saremmo intenzionati a promuovere un’azione legale e/o denunciare l’accaduto all’albo professionale degli agenti immobiliari e all’associazione di difesa dei consumatori.
Pensate vi sia margine per svolgere un’azione di questo tipo?
Grazie mille