TylerN

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti.

Avevo già aperto un thread per esporvi la mia situazione, ma a causa del fatto che è radicalmente cambiata (con alcune notevoli sorprese) ho ritenuto opportuno aprirne uno nuovo.

La situazione è la seguente...

Premesse:
  1. Sono figlio unico di madre vedova. Mia madre è stata interdetta per motivi di salute qualche anno fa ed io sono stato nominato tutore.
  2. La casa in cui vivo è di proprietà di mia madre (è la casa in cui vivevamo già prima della sua interdizione). Io ho la residenza nella casa stessa, mia madre ha la residenza nella clinica in cui è degente permanente.
  3. Il giudice a suo tempo stabilì che io pagassi le spese solitamente afferenti ad un eventuale locatario (riscaldamento, spese, etc.) e mia madre (dietro approvazione di istanza al giudice tutelare) sostenesse quelle relative alla proprietà (manutenzione straordinaria, lavori, etc.).
  4. Io lavoro in proprio e con la crisi attuale e la mia compagna disoccupata navighiamo in acque bruttissime. Il nostro conto in banca raramente supera gli 800 € di saldo. Si paga a fatica bollette e tasse.
  5. Mia madre, da parte sua, percepisce pensione, invalidità ed affitto di un appartamentino. Spende solo per la quota alberghiera della clinica. In sostanza, il suo conto in banca è in crescita semicostante.
  6. L'Amministratore si è reso autore nei dieci anni scorsi di diverse incongruenze, faziosità, irregolarità che io e altri 3 condomini stiamo raccogliendo in un dossier da mostrare ad un avvocato per ottenere un parere su come e se procedere. Il materiale raccolto varia da testimonianze, irregolarità provabili a veri e propri misteri (ad es. condomini che ricevono consuntivi di spesa diversi). L'Amministratore ha mangiato la foglia e ha cominciato una vera e propria campagna di guerra contro noi tre: diffamazione, attacchi in privato e alle assemblee, attacchi "amministrativi" e "legali" al massimo della durezza consentita per legge.
La problematica mia:
  1. A causa delle difficoltà economiche e della crisi sono rimasto indietro con i pagamenti e non sono riuscito a versare le spese per l'esercizio in corso fino a luglio. L'amministratore era a conoscenza della mia situazione (comunicazione verbale e non scritta, purtroppo). La situazione purtroppo si ripete da tre anni: per il tipo di lavoro che faccio ho difficoltà a pagare da gennaio all'estate, poi si sblocca la situazione (da giugno a ottobre lavoro sempre molto) e sono sempre rientrato entro dicembre.
  2. A luglio ho comunicato all'amministratore e all'assemblea condominiale che sarei rientrato con le solite modalità (bonifici bancari mensili secondo disponibilità fino alla messa in pari entro l'anno solare).
  3. Mantenendo quello che ho promesso, ho effettuato nei mesi di luglio-ottobre 4 bonifici per un totale di 1300 € arrivando quasi a dimezzare il debito. Sono in grado di esaurirlo entro 2-3 mesi.
La problematica di mia madre:
  1. Quest'anno sono stati approvati dei lavori di manutenzione straordinaria a giugno e l'amministratore ha richiesto il pagamento degli stessi in quattro rate: giugno, luglio, agosto, settembre.
  2. Ho dichiarato in sede di assemblea condominiale che - pur garantendo la disponibilità economica per i lavori sul conto di mia madre - non potevo procedere di mia iniziativa al pagamento ma ero costretto a presentare istanza e ad attendere approvazione.
  3. Ho immediatamente presentato istanza al Giudice Tutelare del tribunale id competenza.
  4. A causa del rallentamento estivo del tribunale il giudice non ha guardato l'istanza fino a settembre.
  5. A settembre il Giudice ha approvato l'istanza ma ha comunicato che - a causa della chiusura del tribunale e del suo accorpamento ad un altro - l'istanza sarebbe stata da ritirare al nuovo tribunale.
  6. Nel nuovo tribunale l'istanza firmata non è ancora arrivata e mi sono visto costretto a rifarla e ridepositarla con la dicitura "urgente".
  7. Ad oggi, nonostante due depositi di istanze provabili e certificati in cancelleria, non ho ancora l'autorizzazione del giudice a pagare i lavori suddetti.
La "soluzione" dell'amministratore.
  1. Un mese fa circa ha avuto luogo un'assemblea condominiale in cui l'amministratore ha deciso di procedere per vie legali contro i condomini morosi (come potrete immaginare, non sono l'unico).
  2. Purtroppo non ho potuto presenziare all'assemblea stessa, ma leggendo il verbale di assemblea ho semplicemente pensato che stesse per arrivarmi una messa in mora. (Il verbale parlava solo di "rivolgersi ad un avvocato per effettuare il recupero dei crediti").
  3. Ieri sera c'è stata una nuova Assemblea condominiale in cui ho ribadito le problematiche (sia mie che di mia madre).
  4. L'Amministratore ha risposto che ormai è tardi perchè ha proceduto a richiedere al Giudice un Decreto Ingiuntivo Immediatamente Esecutivo per l'intera cifra comprensiva di spese e lavori condominiali.
Per ora nè io nè mia madre abbiamo ricevuto alcuna comunicazione, ma visto che l'ha detto in assemblea ho timore che sia vero. Se la messa in mora mi preoccupava, un DIIE mi getta nella disperazione.

Ho tutta una serie di paure e dubbi:
  • A parte per "fare cifra", l'amministratore può accorpare in questo modo il debito mio e quello di mia madre?
  • Ho letto (chissà se è vero) che per un DIIE l'Amministratore dovrebbe concedere al moroso (prima di procedere) fino a 6 mesi dalla fine dell'esercizio oggetto del debito, e in questo caso:
    • Il mio debito è afferente all'esercizio 2012/2013 finito il 31 agosto.
    • I lavori per cui attendo l'approvazione non sono ancora nemmeno iniziati. Nella peggiore delle ipotesi sono 2012/2013, altrimenti afferiscono addirittura all'esercizio appena iniziato.
  • Ma è possibile fare un DIIE a carico di una persona interdetta che può dimostrare di aver fatto istanza al giudice in tempi utili e di essere solo in attesa di approvazione?
  • Il fatto che io avessi già dimezzato il mio debito in tre mesi e che abbia 4 bonifici dimostrabili... gli permette ugualmente di accedere ad un mezzo di recupero così drastico e ficcante come il DIIE? Per intenderci: l'ultimo bonifico (di 300 €) da me effettuato è di una settimana prima dell'assemblea in cui ha deciso il riscorso al legale).
  • Cosa succederà all'arrivo del DIIE? Arriva già l'Ufficiale Giudiziario? Mi pignorano mobili? Ipotecano una delle due case di mia madre? Per capirci: la cifra complessiva è di circa 3000 € (di cui metà miei e metà di mia madre).
Inoltre, visto che ho "subodorato" che aria tirava già qualche mese fa quando l'Amministratore ha fatto capire di essere a conoscenza del dossier su di lui, ho pensato di utilizzare mezzi leciti e non per tutelarmi:

L'angolo del bastardo:

  • Ho effettuato i pagamenti sempre tramite bonifico: provabili e tracciabili.
  • Ho inviato raccomandate all'amministratore con copia delle istanze depositate con timbro del tribunale.
  • Sono in possesso di almeno due registrazioni audio in cui parlo in privato con l'amministratore del mio rientro e dell'istanza di mia madre. Dimostrerebbero che:
    • Stavo rientrando e l'amministratore ne era a conoscenza
    • Era a conoscenza dell'interdizione di mia madre
    • Era a conoscenza dell'esistenza dell'istanza e dell'attesa di una approvazione
    • Mai l'amministratore in queste registrazioni ha minacciato azioni legali così brutali nè tantomeno ha mostrato di non gradire la forma di rientro. A dire il vero, quando gli ho chiesto chiarimenti riguardo ad una cifra mi ha "consigliato" di sospendere ogni pagamento sino a che non avesse controllato i calcoli (cosa che grazie al cielo non ho fatto).
  • Sono in possesso della registrazione di una intera assemblea condominiale in cui il "tirapiedi" dell'amministratore (i rapporti tra i due sono provabili giuridicamente) mi intima di vendere la casa perchè tanto "può soltanto peggiorare" e "altrimenti te la fa vendere il giudice". Inoltre, nella stessa assemblea si registra che il DIIE è partito solo per me e un altro condomino, una messa in mora per il terzo e tutti gli altri debitori un semplice sollecito. Sempre nella stessa riunione è facilmente "udibile" come le mie dichiarazioni e spiegazioni sulla situazione vengano volontariamente omesse dal verbale di assemblea.
Sono disperato. Ho paura delle conseguenze di un DIIE sulla mia nomina a tutore, on ho i soldi per rientrare in un solo versamento del mio debito e non ho la possibilità di pagare quello di mia madre sino all'ottenimento dell'approvazione dell'istanza.

Vi ringrazio anticipatamente per qualsiasi consiglio vorrete regalarmi.

Un abbraccio.
 

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