Non mi risulta ci sia obbligo di notificarvi il decreto ingiuntivo.
Immagino che nel recente passato siate stati sollecitati, magari bonariamente, a saldare le vostre quote.
Intrattenere buoni rapporti col vicinato e buoni rapporti con l'amministratore non può e non deve essere motivo sufficiente per evitare di fare il proprio dovere, scansando di onorare le quote condominiali, qualunque sia la ragione.
Il decreto ingiuntivo è una iscrizione pregiudizievole che mette il condominio in condizione di privilegio rispetto ad altri successivi creditori.
Per verificare le note del decreto ingiuntivo basta fare una ISPEZIONE IPOTECARIA inserendo il codice fiscale del proprietario dell'appartamento. La cosa ovviamente ha un costo (inferiore a 50 Euro), ma perlomeno potrete prendere visione della NOTA DI ISCRIZIONE, dove leggerete qualcosa di simile a questo:
RELATIVAMENTE AI DATI ANAGRAFICI DEI SOGGETTI INDICATI NEL QUADRO C.LA PRESENTE ISCRIZIONE SI INTENDE ESTESA AI FRUTTI NATURALI E CIVILI, NUOVE COSTRUZIONI, AMPLIAMENTI, ACCESSORI, PERTINENZE E DIRITTI ACCESSORI DEGLI IMMOBILI DESCRITTI NEL QUADRO B, NONCHE' ALLE QUOTE PROPORZIONALI DI COMPROPRIETA' DELLE PARTI COMUNI DELL'INTERO FABBRICATO AI SENSI DELL'ART. 1117 C.C., SPETTANTI ALLE UNITA' IMMOBILIARI URBANE DESCRITTE NEL QUADRO B. SULLA SOMMA INGIUNTA DI EURO 9.999,99 DECORRONO GLI INTERESSI LEGALI DALLA DOMANDA.
In pratica l'amministratore si è voluto cautelare con questa iscrizione pregiudizievole, ingiungendovi di pagare e stabilendo la data dalla quale decorrono gli interessi legali sulla somma complessiva da te dovuta.
L'amministratore aveva il diritto di ottenere il decreto ingiuntivo, e ha scelto di esercitare questo diritto senza consultarsi con l'assemblea dei condomini: poteva farlo.