piernick

Nuovo Iscritto
Ciao a tutti,
sto valutando l'acquisto di una casa e sul contratto di proposta dell'agenzia immobiliare c'è scritto che la casa proviene da una donazione. Mi sono informato e praticamente la situazione è questa:
il padre (propietario dell'immobile) ha ceduto (nel 1994) la casa in trattativa a moglie e figli come "una tantum" per contribuzione al loro mantenimento.
Ho letto su vari forum i problemi legati all'acquisto di case provenienti da donazione e vorrei capire come comportarmi, se lasciar perdere o se c'è un modo di tutelarmi in qualche modo.
Grazie a tutti quelli che vorranno aiutarmi.... a me e mia moglie la casa piace molto!!!!
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Su tematiche così rilevanti, il giudizio del Notaio di tua fiducia è fondamentale.
Io posso solo dirti che è rilevante sapere l'età del padre, se ha avuto altri figli o matrimoni, il che costituirebbe un potenziale di altri eredi che potrebbero impugnare la donazione del 1994. Se poi il Padre ha altri beni, l'impugnazione potrebbe avvalersi su altri beni e non necessariamente sul tuo. Se la casa l'acquistate per tenerla a lungo, anche in questo caso le cose migliorano, perchè di fatto è parzialmente compromessa la rivendibilità dell'immobile, essendo la donazione un episodio che macchia negativamente l'immagine della casa e quindi l'appetibilità alla vendita.
 

piernick

Nuovo Iscritto
Innanzitutto grazie per la risposta,
Il padre ha 65 anni, ho un foglio chiamato situazione di famiglia originaria del 2011 e sono presenti solo lui,la moglie ed i figli, non so se questo significa che non si è risposato. Sulla donazione c'è comunque una frase che taglia fuori eventuali altri figli avuti successivamente (non so se questa cosa è ammissibile).
Quello che vorrei capire è se bisogna considerare i 20 anni dall'atto di donazione (mancano due anni) o se valgono comunque sempre i 10 anni dalla morte di chi dona, nel senso vorrei capire se alla scadenza dei 20 anni posso stare tranquillo o se comunque entro 10 anni dalla morte (il padre è ancora vivo) degli eventuali altri eredi ( se mai esistono) possono creare problemi.
Una cosa che non ho inserito all'inizio è che un'altra parte del palazzo è già stata venduta (stessa identica situazione) con la concessione di un mutuo del 90% del prezzo di vendita.
La donazione è di una intera palazzina antica (frazionata in tre unità immobiliari) ed un suolo edificabile nei pressi della palazzina.
Spero di averti dato qualche indicazione in più...scusa se approfitto ma è la prima volta che acquisto casa, non sono nel mio paese di origine e non ho un notaio di fiducia. E sinceramente da quello che leggo nei forum non ci si puó fidare ciecamente dato che molte volte i notai pensano solo a "rogitare", senza tutelare realmente chi acquista. Magari l'esperienza di altre persone puó essermi d'aiuto, naturalmente ho comunque preso appuntamento con un notaio per discutere la cosa...
Grazie
 

Gugli

Membro Attivo
gli immobili ricevuti in donazione di solito si evita di metterli sul mercato per le insidie che già sai
poichè il donatore è in vita la situazione dopo la sua dipartita non la può sapere nessuno...
non solo devi vedere se c'è comunione dei beni con il coniuge, quanti figli e la consistenza della massa ereditaria che comunque può subire modifiche quindi come ti dicevo ad oggi non ha nessun valore
gli immobili di questo genere sono a mio modesto parere MOLTO pericolosi
fossi in te chiederei parere ad un avvocato specializzato in successioni
 

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