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Precisato il concetto di ‘edifici incongrui’, si estende da 5 a 25 metri il ‘sito per la ricostruzione’
01/03/2011 - La Liguria dà il via libera al nuovo Piano Casa. Venerdì scorso in serata il Consiglio Regionale, con 22 voti favorevoli, 9 contrari e un astenuto, ha approvato definitivamente il ddl per la modifica della Legge Regionale 49/2009 sul rilancio dell’edilizia.
La principale novità consiste nella definizione di edifici incongrui. Si tratta di immobili che possono essere demoliti e ricostruiti a patto che siano esposti a rischio idraulico o idrogeologico in base ai vigenti piani di bacino, presentino accertate criticità statico-strutturali, con rischio per l'incolumità pubblica e privata, o interferiscano nella realizzazione di infrastrutture o opere di pubblica utilità.

La demolizione e ricostruzione degli edifici incongrui e fatiscenti deve avvenire nel rispetto delle destinazioni d'uso previste dagli strumenti urbanistici comunali, con un limite massimo di 2 mila metri cubi per gli edifici residenziali e 10 mila per quelli a uso diverso.

Un edificio industriale incongruo, inoltre, può essere ricostruito e mutare destinazione da produttiva a residenziale, ma a condizione che l'area su cui vengono costruite le abitazioni abbia già una destinazione residenziale. In questo caso, la ricostruzione non usufruisce del bonus del 35% dato che il cambiamento di destinazione costituisce già una premialità. Il 20% dell’intervento edilizio deve infine essere destinato all’edilizia residenziale pubblica.

Con la nuova legge diventa più elastico anche il concetto di sito per la ricostruzione. Passa infatti da 5 a 25 metri la distanza entro la quale il fabbricato abbattuto deve essere riedificato.

Dopo un acceso dibattito, è stato raggiunto un compromesso sugli edifici condonati. Sarà possibile ampliarli, ma solo in presenza di abusi minori. Dalla percentuale di incremento del 20% dovrà però essere sottratta la parte sanata.
Resta invece fermo il divieto di derogare alle altezze massime previste dagli strumenti urbanistici.

La nuova legge sarà in vigore fino al 31 dicembre 2013. Le pratiche già presentate seguiranno il proprio iter secondo la precedente normativa.

In fase di conversione è stata confermata l’esclusione dalle possibilità di ampliamento per gli edifici destinati ad attività produttive, alberghiere, agricole, artigianali e industriali. Sull’argomento saranno predisposte leggi di settore con effetti permanenti e non limitati nel tempo.

APPROVATO IL NUOVO PIANO CASA DELLA LIGURIA
 

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