tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti,
vorrei chiedervi un chiarimento. Ho un amico che sto aiutando a cercare casa nel mondo delle aste che avrebbe individuato un appartamento attualmente occupato dal coniuge dell'esecutato ed è indeciso sul da farsi. Il coniuge è titolare di un diritto di abitazione a termine e opponibile alla procedura, assegnato in virtù di un procedimento di separazione consensuale.

Ora, dall'avviso d'asta, si evince, come di consueto, che il custode «procederà alla liberazione dell'immobile ove esso sia occupato dal debitore o da terzi senza titolo...». La conseguenza, se interpreto correttamente, è che ove l'appartamento non venga spontaneamente liberato alla scadenza del diritto di abitazione (evento praticamente certo), l'assegnatario dovrà provvedere in proprio alla liberazione dell'immobile in virtù dell'esecutività del decreto di trasferimento.

Il dubbio che rimane, e al quale non ho saputo rispondere, è se tale diritto di assegnazione possa essere o meno rinnovato, perpetuandosi in tal modo la situazione di indisponibilità dell'immobile. Chi mi può ragguagliare in merito? Gradirei opinioni di professionisti ferrati in campo giuridico o con esperienza diretta, quali @Avvocato Luigi Polidoro
Grazie
 

griz

Membro Storico
Professionista
a naso direi che se il diritto di abitazione ha un termine, l'immobile sarà disponibile scaduto questo termine
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto