andfan

Membro Attivo
Proprietario Casa
La zia ha lasciato nell'appartamento elementi di valore, come mobilio e quadri, per circa 20000 euro; pur non avendolo mai posseduto ha sempre abitato nell'appartamento di proprietà del nipote acquistando con i suoi soldi tutto quanto in questo presente.
La zia ha lasciato debiti con lo Stato per circa 75000 euro.

Lo scrupolo del nipote è quello di convertire, con il possesso dei beni (per possesso vale anche il prendere il tutto e portarlo alla pubblica discarica) la sua rinuncia in un'accettazione.

Mi chiedeva se il termine dei 3 mesi dal decesso, ancora non sopravvenuto, per chiedere un inventario non fosse più utilizzabile avendo lui subito fatto rinuncia.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Lo scrupolo del nipote è quello di convertire, con il possesso dei beni (per possesso vale anche il prendere il tutto e portarlo alla pubblica discarica) la sua rinuncia in un'accettazione.
Basta non farlo.
chiedere un inventario
A che pro? L'accettazione beneficiata serve quando il defunto lascia molti debiti certi, mentre il suo patrimonio è costituito da beni dal valore incerto.
Non sembra che sia questo il caso.
 

andfan

Membro Attivo
Proprietario Casa
Basta non farlo.
A che pro? L'accettazione beneficiata serve quando il defunto lascia molti debiti certi, mentre il suo patrimonio è costituito da beni dal valore incerto.
Non sembra che sia questo il caso.
La richiesta di un inventario, da parte del notaio o tribunale, nasce dalla necessità di potersi riappropriare dell'immobile dando modo ai creditori di rivalersi sul patrimonio della defunta. Con l'inventario si tutelerebbe.
Comprendo che forse è prettamente materia da legali, la posta in gioco è altissima.
 

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