Salve,
mi rivolgo nuovamente a voi per un consiglio su un appartamento in vendita, l'agenzia ha il mandato in esclusiva scaduto (anche se abbiamo accordato che può continuare a proporre l'immobile) ed io ho fatto gli annunci nei vari portali.
Avrei un potenziale acquirente diretto (non passato dall'agenzia) che aspetta risposta dal notaio per i controlli catastali ed ipotecari, ma su questo sono tranquilla: non ci sono irregolarità o gravami.
Salvo ripensamenti, avremmo deciso di stipulare in settimana una “proposta di acquisto immobiliare” con eventuale rogito a gennaio.
L'acquirente si stava informando presso il suo notaio che, fra l'altro, mi ha già inviato i documenti da produrre per la compravendita (mi manca solo la relazione tecnica di conformità urbanistica e catastale per la quale darò incarico ad un tecnico solo a proposta firmata fra le parti- tempi per farla 10/15 gg).
Io intanto chiedo come poter gestire l'eventuale caparra che sarebbe disposto a rilasciarmi.
Se incasso l'assegno siamo obbligati alla registrazione della proposta d'acquisto entro 30 gg?
O se si andasse a rogito entro i 30 gg. si potrebbe evitare?
Sarebbero meno di 300 euro di spesa, in carico al compratore, ma se le potesse risparmiare...
In giro ho sentito che non è prassi registrare le proposte, soprattutto con tempi di rogito così brevi, ma le sanzioni sarebbero molto elevate e saremmo corresponsabili.
Potrei invece trattenere senza incassare l'assegno e farmi pagare il totale al rogito?
Potremmo consegnare l'assegno al notaio?
Cosa mi consigliate per tempi così stretti?
Specifico che io venderei per acquistare qualcosa di più grande (ma non firmerò nessuna proposta fino ad incasso avvenuto) e che potrei liberare velocemente l'abitazione dato che vi abita mio figlio studente, mentre l'acquirente comprerebbe per investimento, senza mutuo, questo per chiarire che nessuna delle due parti avrebbe grandissimi disagi in caso di ripensamenti o simili.
Grazie mille come sempre.
mi rivolgo nuovamente a voi per un consiglio su un appartamento in vendita, l'agenzia ha il mandato in esclusiva scaduto (anche se abbiamo accordato che può continuare a proporre l'immobile) ed io ho fatto gli annunci nei vari portali.
Avrei un potenziale acquirente diretto (non passato dall'agenzia) che aspetta risposta dal notaio per i controlli catastali ed ipotecari, ma su questo sono tranquilla: non ci sono irregolarità o gravami.
Salvo ripensamenti, avremmo deciso di stipulare in settimana una “proposta di acquisto immobiliare” con eventuale rogito a gennaio.
L'acquirente si stava informando presso il suo notaio che, fra l'altro, mi ha già inviato i documenti da produrre per la compravendita (mi manca solo la relazione tecnica di conformità urbanistica e catastale per la quale darò incarico ad un tecnico solo a proposta firmata fra le parti- tempi per farla 10/15 gg).
Io intanto chiedo come poter gestire l'eventuale caparra che sarebbe disposto a rilasciarmi.
Se incasso l'assegno siamo obbligati alla registrazione della proposta d'acquisto entro 30 gg?
O se si andasse a rogito entro i 30 gg. si potrebbe evitare?
Sarebbero meno di 300 euro di spesa, in carico al compratore, ma se le potesse risparmiare...
In giro ho sentito che non è prassi registrare le proposte, soprattutto con tempi di rogito così brevi, ma le sanzioni sarebbero molto elevate e saremmo corresponsabili.
Potrei invece trattenere senza incassare l'assegno e farmi pagare il totale al rogito?
Potremmo consegnare l'assegno al notaio?
Cosa mi consigliate per tempi così stretti?
Specifico che io venderei per acquistare qualcosa di più grande (ma non firmerò nessuna proposta fino ad incasso avvenuto) e che potrei liberare velocemente l'abitazione dato che vi abita mio figlio studente, mentre l'acquirente comprerebbe per investimento, senza mutuo, questo per chiarire che nessuna delle due parti avrebbe grandissimi disagi in caso di ripensamenti o simili.
Grazie mille come sempre.
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