Dimaraz

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Assolutamente no. Non ho richiesto l'integrazione della legittima proprio per evitare lungaggini. Vorrei liberarmi al più presto, e senza pena.
Ma conoscendo il soggetto, preferisco sapere a cosa potrei andare incontro prima di proporre qualsiasi cosa, o eventualmente prendere qualsiasi decisione.
L'affitto lo chiederemmo noi sorelle, non tanto per il nostro 12% ma in quanto il nostro 12% sommato arriva a coprire una metà di un affitto intero. Io posso immaginare che se non gli faremo una proposta del genere lui continuerà a usufruire del bene, non accetterà una vendita perchè per lui non sarà conveniente. A che pro pagare per una cosa di cui beneficia già?

Ora spieghi che pure le sorelle concordano con la tua linea.
non entro sul merito di tutti i retroscena sennò faremmo un romanzo.

Quindi termine perentorio al fratello: o scende ad accordi e vi liquida (prezzo o affitto...ma consiglerei il primo)...o andate tutte dal Giudice per ottenere lo scioglimento.
Più aspetti peggio è...senza considerare che il "tipaccio" decorsi 20 anni potrebbe esercitare pure l' usucapione (e alcuni sono già decorsi).
 
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Gianco

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Vantare l'usucapione in un possesso comune viene in salita. Però considerando le interpretazioni più disparate che assumono i nostri giudici non ci sarebbe da meravigliarsi.
 

Gianco

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Professionista
Uno è il bene cointestato ed un'altro è il b.c.n.c.. Nel primo caso dimostrare il possesso pubblico in qualità di unico proprietario è decisamente difficoltoso. Si suppone che in quanto comproprietario, possedendolo, lo stai amministrando per conto dei comproprietari.
 

alberto bianchi

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Proprietario Casa
Beh, ma queste sorelle daranno pure delle manifestazioni evidenti della loro quota di proprietà: dichiarazione dei redditi, pagamento di tributi locali. Con questi presupposti mi pare una legge da Terzo Mondo se viene concessa l'usucapione all'occupante (anche se solo parzialmente) abusivo.
 

Dimaraz

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Proprietario Casa
Le supposizioni non sono prove...e difronte alla Giustizia le prove battono incontrovertibilmente qualsiasi supposizione.

Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 29 ottobre – 18 dicembre 2013, n. 28346
 

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