Come premesso ci sono tanti particolari che avevi omesso e magari altri ne mancano.
Risulta che nessuna delle sorelle abbia contestato l'uso dell'abitazione al fratello e pure tuo padre aveva concesso un usufrutto o tacito consenso.
Se fino ad ora non hai goduto del bene comune non puoi addebitare nulla salvo che il fratello abbia esercitato un possesso esclusivo
Cosa intendi per "impedisce il godimento del bene"? Dovrei fare richiesta per poter abitare anch'io nell'appartamento? O basterebbe comunicargli l'intenzione di vendere o affittare?
Quello che si definisce con i temini usati....impedirti nei fatti di poter godere del bene.
Per come l' hai spiegata sia da quando era in vita tuo padre hai concesso "tacitamente" l'uso della tua parte di bene.
Una tua richiesta di "godere" dei frutti assume valore solo dal momento in cui tu esprimi tale volere...e uno dei "comunisti" te lo impedisca.
Tu in qualsiasi momento puoi cambiare opinione e chiedere a tuo fratello un "compenso" per leventuale uso esclusivo.
Tuo fratello potrà accettare di discuterne o potrà fare "orecchie da mercante".
In questo secondo caso tu dovrai chiedere lo scioglimento della comunione in accordo fra tutti (improbabile) o ricorrendo al Giudice.
Tuo fratello (come le altre sorelle) dovrà scegliere se acquistare la tua parte o rimanere proprietari di quanto già dispongono.
Al Giudice a cui eventualmente ti rivolgi potrà agire a sua discrezione scegliendo sulla base di motivazioni più opportune. Ad esempio, visto che tuo fratello detiene il 50% e usa il bene come prima casa, potrebbe riservargli l' assegnazione con relativa compensazione verso chi non vuole essere più comunista.
Vi potrebbero essere anche altre possibilità (suddivisione fisica del bene).
Dissento anche sul punto 2. Il proprietario di un bene all'asta non può partecipare all'asta stessa.
La sagra dei "dissento"
...certo che il proprietario non può partecipare all'asta stessa...ma siccome non può essere messo all' asta la quota di propreità di chi non vuole rinunciare...in questo caso il fratello potrebbe partecipare per acquistare la quota della sorella.
Aldebaran...tralasciando i "cavilli" giuridici...ti dichiari proprietaria del 12,5% di un bene di cui ora vorresti pretendere i "frutti"...che sarebbero sempre il 12,5% dei quantificabili da un Giudice.
Credi varrebbe la pena addentrarsi in una causa le cui uniche cose certe sarebbero gli anticipi di spesa e gli anni per avere una sentenza di cui l' esito potrebbe esserti avverso o con compensazione delle spese?
Chiedi un accordo a tuo fratello (o alle altre sorelle) o procedi con la divisione giudiziaria della comunione...ma lascia perdere il passato.