Non credo si debba fare per forza la divisione giudiziale. Credo la possa fare benissimo un notaio, se le parti sono d'accordo. I singoli beni vanno stimati con riferimento ai prezzi di mercato, poi si procede a formare delle porzioni corrispondenti alle quote dei singoli eredi, naturalmente tenendo conto delle priorità, tipo che uno dei tre vive in una delle proprietà. Uno potrebbe anche rimetterci un poco sull'entità della sua quota pur di avere una porzione indipendente e vendibile (tipo la dependence e qualche pertinenza). Se al notaio i tre dichiarano che per loro le tre parti sono equivalenti e che la spartizione va bene così, lui procede. A quel punto si può vendere, previa concessione del diritto di prelazione ai fratelli. Certo l'operazione ha delle spese ma il tenere le proprietà indivise alla lunga rischia di generare problemi