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non credo sia così: poniamo che tu sei un agente immobiliare e io il proprietario che vuole vendere, stabiliamo un prezzo di vendita, tu fai il tuo lavoro e trovi un acquirente, mi presenti una proposta al prezzo stabilito e io la rifiuto perchè ho cambiato idea sul prezzo e voglio di più. Io credo che dal lavoro fatto che non si può dire che non sia stato fatto, come invece si può dire che venga buttato, a questo punto ti spetti un compenso: tu l'affare l'hai portato avanti secondo gli accordi, sono stato io a ripensarci
Non diciamo scemenze.
Dare l'incarico non significa essere obbligati a vendere.
Solo la firma su un preliminare obbliga il venditore alla conclusione della compravendita o a restituzioni di caparre (doppia) più eventuali danni.
E un "mandato" a vendere non è una "proposta".
Quindi se il compratore accetta ka proposta di acquisto il venditire ci può ripensare senza conseguenze? non mi pare proprio!Non diciamo scemenze.
Dare l'incarico non significa essere obbligati a vendere.
Solo la firma su un preliminare obbliga il venditore alla conclusione della compravendita o a restituzioni di caparre (doppia) più eventuali danni.
E un "mandato" a vendere non è una "proposta".
Quindi se il compratore accetta ka proposta di acquisto il venditire ci può ripensare senza conseguenze? non mi pare proprio!
Se hai firmato un contratto che prevede una cifra X e ti portano un possibile acquirente per questa cifra non puoi più tirarti indietro.
In merito invece ad una possibile vendita da parte mia una volta scaduto il mandato io son solito chiedere per scritto i nomi dei nominativi che hanno trattato con l'agenzia per l'acquisto, poi non concretizzatosi, in modo da evitare che poi mi facciano storie reclamando provvigioni non dovute.
E fin qui ci siamo. Grazie per la risposta. Permettimi un nuovo quesito, lo butto lì.A me sono già capitati casi simili e mi permetto quindi di intervenire. Se hai firmato un contratto che prevede una cifra X e ti portano un possibile acquirente per questa cifra non puoi più tirarti indietro. Quello che hai scritto e firmato con loro non puoi cambiarlo a meno di un nuovo accordo scritto; ovviamente se ti propongono una cifra diversa, inferiore o superiore (ben venga) questa non ti impegna, e puoi decidere tu se rifiutare o meno.
Io non firmo mai un mandato per più di tre mesi. Nel mio caso, essendo in scadenza, ho potuto convincerli a firmarne uno nuovo con la cifra che volevo io, che hanno accettato per paura del mancato rinnovo.
Concordo sul fatto che gli agenti vogliono solo incassare subito, degli interessi del venditore non gliene importa nulla, tranne qualche eccezione o su importi di rilievo dove la percentuale influisce molto.
In merito invece ad una possibile vendita da parte mia una volta scaduto il mandato io son solito chiedere per scritto i nomi dei nominativi che hanno trattato con l'agenzia per l'acquisto, poi non concretizzatosi, in modo da evitare che poi mi facciano storie reclamando provvigioni non dovute. Non lo fanno di solito in Italia, mentre all'estero (Francia e Svizzera) te lo danno loro con più serietà.
inutile, anche l'agente immobiliare è un perito e rischi di mettere benzina sul fuoco, devi accordarti con luiE fin qui ci siamo. Grazie per la risposta. Permettimi un nuovo quesito, lo butto lì.
Se io pagassi di tasca mia un perito, per ottenere una valutazione dell'immobile, vedendo che l'immobile è stato "sottostimato" dall'agenzia, nemmeno in quel caso sarebbe possibile una variazione?
Ripeto, è solo una curiosità.
Non vorrei con questa scatenare nuove diatribe.
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