Praticamente ci sono molti immobili e dobbiamo decidere se fare il testamento prima ed utilizzare l'usufrutto in nuda proprietà,
scritto così mi sembra che abbiate le idee confuse. Il testamento è un atto mediante il quale una persona manifesta il proprio volere e dispone dei propri diritti per il tempo in cui avrà cessato di vivere. Non è che ci si mette tutti attorno al tavolo e ognuno degli eredi detta quello che vuole che gli sia lasciato. Tra l'altro se ci sono "molti immobili" sarebbe opportuno far valutare il valore di ciascun immobile, prima di scrivere il testamento, se il testatore sceglie la forma olografa (cioè scritta di proprio pugno) per evitare che il testatore dia delle disposizioni che ledono il valore della quota legittima dei legittimari o dia delle disposizioni che superano il valore della quota disponibile.
Io sceglierei la forma di testamento pubblico da redigere e conservare presso un notaio. Sarà lo stesso notaio che suggerirà se converrà fare delle donazioni di nuda proprietà di alcuni immobili prima di redigere il testamento.
Quello che devi sapere è che le donazioni fatte ai legittimari sono considerate anticipi delle proprie quote ereditarie e quindi vanno collazionate con il valore al momento della successione e non della donazione.
Che con la donazione della nuda proprietà il donante, mantenendo l'usufrutto, continuerà a percepire i frutti prodotti dagli immobili.