Buon giorno. Non entro in merito se sia il caso o meno di affidare l'incarico a persone che "...non hanno guadagnato la stima dei condomini..". Mi voglio invece soffermare sui pagamenti. Stabilito che chi presta servizio sia un privato, INPS ha attivato il sistema voucher, proprio per venire incontro a queste situazioni. Io stesso faccio parte di un progetto di aiuto alle famiglie bisognose: un privato, o anche un piccolo commerciante o artigiano, che necessita di fare piccoli lavori, ad esempio pulizie, taglio erba, micro manutenzioni ecc. può avvalersi di questo servizio. Viene da noi e l'aiutiamo nella procedura di acquisto e assegnazione dei voucher. Nominalmente un voucher vale 10.00€ al commitente; 7,50€ al prestatore. Il limite massimo sono per il prestatore 5.050€ l'anno. In queste 2,50€ ci sono l'assicurazione INAIL e una seppur piccola contribuzione pensionistica. I voucher si acquistano in posta, all'INPS, in banca o presso i tabaccai. Dove il voucher viene acquistato, nella stessa 'catena' può essere incassato, con l'eccezione di quelli acquistati presso l'INPS che possono essere incassati solo in posta. Questo in grandi linee la procedura "cartacea"; per chi è avvezzo all'informatica, esiste anche questa possibilità che si concretizza con la ricarica di un postepay particolare degli importi stabiliti (v.sopra e sotto). Il prestatore si reca presso un bancomat delle poste e preleva da questa scheda il contante. Non sono certo, perchè non è la prassi che seguiamo noi, ma mi pare di ricordare che la procedura informatica può essere fatta solo con INPS. Gli importi citati sono il minimo che INPS ha stabilito per paga oraria. Nulla vieta che per incrementare la cifra oraria si usino i multipli dei voucher. Mi spiego meglio: il prestatore fa 3 ore ed io gli do 4 voucher, o 4 ore e 5 voucher e così via. Scusate la lungaggine.