sergio gattinara

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Umberto Eco
H0 aspettato alcuni giorni per vedere se, nel mare dei commenti positivi sulla persona, ci fosse una voce critica del personaggio. Invano. Il mare di melassa continua.
Non credo di commettere il reato di lesa maestà se elenco alcune cose che mi hanno disturbato di questo signore
Forse il fatto di essere vissuto lontano dall’Italia tanto tempo mi ha impedito di conoscerlo appieno, ma di certo le sue manifestazioni , certificate dalla sua firma che dava autorevolezza non mi sono piaciute ed a mio avviso, non lo mostrano un buon maestro.
Ignorare, cancellare, tralasciare, omettere con la speranza di far sparire e quindi dimenticare i propri errori sempre stata la strategia della sinistra. E questo caso no fa eccezione.
Ma andiamo al dunque: ( Informazioni tratte da Eskimo in redazione di Michele Brambilla)
Ottobre 1971: insieme ad altri 49 intellettuali ( a proposito chi è “entitled” a dare questa qualifica?)
Il nostro uomo inviò una lettera al procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino che aveva denunciato direttori e militanti di Lotta Continua per istigazione a delinquere.
Nella lettera sopra c itata il “nostro” scriveva Testimoniamo pertanto che quando i cittadini da lei
Imputati affermano che in questa società l’esercito è strumento del capitalismo, mezzo di repressione della lotta Di classe N OI LO AFFERMIAMO CON LORO.
Quando essi dicono Se i padroni sono dei ladri,è giusto andare a riprendere quello che hanno rubato
LO DICIAMO CON LORO
Quando essi si impegnano a combattere un giorno con le armi in pugno contro lo Stato fino alla liberazione dai padroni e dallo sfruttamento CI INPEGNAMO CON LORO
Penso,temo che ci siano ancora molti “nostalgici “ che sottoscriverebbero queste affermazioni.
Credo però che un professore di 40 anni, già collaboratore dei principali italiani, autore di importanti studi di semiotica, non possa essere un buon maestro se, dall’alto della sua cattedra scriveva nel 1975( anzi, affermava categoricamente) su ESPRESSO che lo stile è come la grafia e un buon expertise può dire se una lettera è autografa oppure no
.Ovviamente essendo lui un ESPERTO poteva assicurare che i volantini dei NAP non erano scritti da un vero rivoluzionario e che doveva essere per forza opera di un brigadiere,di un militare od un americano.
Io sono un semplice “ragioniere” di Vercelli,e come ragioniere ,ragiono. E ragionando vedo un individuo come lui che dava copertura a chi pensava che il commissario Calabresi fosse il torturatore di Pinelli, una persona che riteneva che le brigate rosse fossero sedicenti e che affermav a che fosse giusto combattere lo STATOcon le armi in pugno non credo che abbia titolol per essere considerato un buon maestro
VOI C HE NE PENSATE'?
 

Un giocatore

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E' stata una sua idea dell'anno 1971 (all'epoca delle contestazioni studentesche) e basta, oppure si è ripetuta in seguito? Perché ad una persona si può dare la possibilità di riconoscere gli errori e di riabilitarsi.
In effetti molti giovani di buona famiglia a quell'epoca hanno aderito (in modo insincero) alla contestazione studentesca, poi, a differenza dei figli di operai e casalinghe, che sono rimasti sinceri comunisti, hanno messo 'la testa a posto' e sono diventati 'normali' professionisti, dirigenti d'azienda e politici (vedi Tronchetti Provera e Tremonti).
 

quiproquo

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Umberto Eco
H0 aspettato alcuni giorni per vedere se, nel mare dei commenti positivi sulla persona, ci fosse una voce critica del personaggio. Invano. Il mare di melassa continua.
Non credo di commettere il reato di lesa maestà se elenco alcune cose che mi hanno disturbato di questo signore
Forse il fatto di essere vissuto lontano dall’Italia tanto tempo mi ha impedito di conoscerlo appieno, ma di certo le sue manifestazioni , certificate dalla sua firma che dava autorevolezza non mi sono piaciute ed a mio avviso, non lo mostrano un buon maestro.
Ignorare, cancellare, tralasciare, omettere con la speranza di far sparire e quindi dimenticare i propri errori sempre stata la strategia della sinistra. E questo caso no fa eccezione.
Ma andiamo al dunque: ( Informazioni tratte da Eskimo in redazione di Michele Brambilla)
Ottobre 1971: insieme ad altri 49 intellettuali ( a proposito chi è “entitled” a dare questa qualifica?)
Il nostro uomo inviò una lettera al procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino che aveva denunciato direttori e militanti di Lotta Continua per istigazione a delinquere.
Nella lettera sopra c itata il “nostro” scriveva Testimoniamo pertanto che quando i cittadini da lei
Imputati affermano che in questa società l’esercito è strumento del capitalismo, mezzo di repressione della lotta Di classe N OI LO AFFERMIAMO CON LORO.
Quando essi dicono Se i padroni sono dei ladri,è giusto andare a riprendere quello che hanno rubato
LO DICIAMO CON LORO
Quando essi si impegnano a combattere un giorno con le armi in pugno contro lo Stato fino alla liberazione dai padroni e dallo sfruttamento CI INPEGNAMO CON LORO
Penso,temo che ci siano ancora molti “nostalgici “ che sottoscriverebbero queste affermazioni.
Credo però che un professore di 40 anni, già collaboratore dei principali italiani, autore di importanti studi di semiotica, non possa essere un buon maestro se, dall’alto della sua cattedra scriveva nel 1975( anzi, affermava categoricamente) su ESPRESSO che lo stile è come la grafia e un buon expertise può dire se una lettera è autografa oppure no
.Ovviamente essendo lui un ESPERTO poteva assicurare che i volantini dei NAP non erano scritti da un vero rivoluzionario e che doveva essere per forza opera di un brigadiere,di un militare od un americano.
Io sono un semplice “ragioniere” di Vercelli,e come ragioniere ,ragiono. E ragionando vedo un individuo come lui che dava copertura a chi pensava che il commissario Calabresi fosse il torturatore di Pinelli, una persona che riteneva che le brigate rosse fossero sedicenti e che affermav a che fosse giusto combattere lo STATOcon le armi in pugno non credo che abbia titolol per essere considerato un buon maestro
VOI C HE NE PENSATE'?
Allora: se è comi dici...che tipo di pena gli affibbiamo??? Lo cancelliamo dalla memoria...??? O che altro? Fuori ironia...Il tuo rilievo, anche esatto (?), è intriso di valenza politica che il nostro Guardiano ce lo farà passare, essendo fuori da
considerazioni partitiche. Quindi se questo è vero allora la COSA si sgonfia in virtù che quando ci si avvicina alla militanza politica...questo diventa uno scontro...a volte anche mortale...o più spesso alla rissa...E nelle bolgia che ne deriva le accuse insulse o a vanvera volano alte...E non è escluso che il militante
(estremo) si senta in guerra e che propugni di abbracciare le armi...e si può quindi arrivare al terrorismo che da qualunque punto parta noi lo condanniamo senza
riserve. Noi moderati riusciamo ancora a discernere fra la parole e i fatti e come
argutamente ci indica il Fragiocoso (fratellino di Frad....) per i giovani acculturati dell'epoca non si sfuggiva alla calamita della scelta politica che numericamente parlando era molto corposa a sinistra come ci illustrano le cronache del tempo.
Ora il Venditore di Minerve era di sinistra e lì è rimasto fino alla fine.
Ma se vogliamo essere nel giusto dovremo contrapporre la prima metà della sua vita con la seconda...E vedere al di là delle parole cosa ha fatto o non fatto.
Io non ho i numeri...per deduzione posso pensare che il suo essere di sinistra sia
rimasto solo di facciata...e sotto, sotto essere contento del nostro bislacco sistema
"misto"....Lo deduco che non vi è sentore se abbia devoluto una buona parte delle
sue entrate a qualche benefica associazione caritatevole...Solo del suo famoso
primo romanzo ne furono vendute 50milioni di copie ( a un euro x copia sono già 50milioni di euro...)...Poi il film dello stesso...e poi altri libri...e poi gli stipendi e
poi le collaborazioni giornalistiche...ecc...Se ci fosse stato il vero socialismo...
quante tasse in più gli avrebbero appioppate??? quindi caro ragioniere di Vercelli,
armati di carta e penna e fagli il bilancino come solo un ragioniere può fare...
Da qui le entrate...da là le uscite...o meglio da qui le idee sinistrose...da là gli incassi
destrotici (n.c.z.) e poi ci ridici il risultato al quale ci inchineremo senza battere
ciglio....come si conviene ad un quiproquo.
 

sergio gattinara

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E' stata una sua idea dell'anno 1971 (all'epoca delle contestazioni studentesche) e basta, oppure si è ripetuta in seguito? Perché ad una persona si può dare la possibilità di riconoscere gli errori e di riabilitarsi.
In effetti molti giovani di buona famiglia a quell'epoca hanno aderito (in modo insincero) alla contestazione studentesca, poi, a differenza dei figli di operai e casalinghe, che sono rimasti sinceri comunisti, hanno messo 'la testa a posto' e sono diventati 'normali' professionisti, dirigenti d'azienda e politici (vedi Tronchetti Provera e Tremonti).
io ho scritto " un individuo come lui che dava copertura a chi pensava che il commissario Calabresi fosse il torturatore di Pinelli, una persona che riteneva che le brigate rosse fossero sedicenti e che affermav a che fosse giusto combattere lo STATOcon le armi in pugno non credo che abbia titolo per essere considerato un buon maestro.
All'epoca delLa lettera il nostro aveva QUARANTANNI ed era professore di semiotica allUniversità d Bologna. Non era un pivelllo. Dall'alto della sua carica ha scritto che dalla lettura dei volantini dei N AP si capiva(o meglio lo capivano degli
esperti in semantica come lui) che erano stati scritti non da veri rivoluzionari bensì da qualche maresciallo dei carabinieri.o poliziotto o un americano .
Furono in molti a credere o voler credere a queste stupidaggini ed ancora ci sono,tant è vero che lo chiamano "maestro"
Non mi risulta che abbia fatto ammenda
 

Un giocatore

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io ho scritto " un individuo come lui che dava copertura a chi pensava che il commissario Calabresi fosse il torturatore di Pinelli, una persona che riteneva che le brigate rosse fossero sedicenti e che affermav a che fosse giusto combattere lo STATOcon le armi in pugno non credo che abbia titolo per essere considerato un buon maestro.
All'epoca delLa lettera il nostro aveva QUARANTANNI ed era professore di semiotica allUniversità d Bologna. Non era un pivelllo. Dall'alto della sua carica ha scritto che dalla lettura dei volantini dei N AP si capiva(o meglio lo capivano degli
esperti in semantica come lui) che erano stati scritti non da veri rivoluzionari bensì da qualche maresciallo dei carabinieri.o poliziotto o un americano .
Furono in molti a credere o voler credere a queste stupidaggini ed ancora ci sono,tant è vero che lo chiamano "maestro"
Non mi risulta che abbia fatto ammenda
Beh, io ho conosciuto uno che per me era un maestro, eppure era divorziato e l'ex moglie si era sposata con lui per interesse. Quindi, chi è senza peccato scagli la prima pietra (ma attenti, non contro Maria, nata senza peccato).
 

quiproquo

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io ho scritto " un individuo come lui che dava copertura a chi pensava che il commissario Calabresi fosse il torturatore di Pinelli, una persona che riteneva che le brigate rosse fossero sedicenti e che affermav a che fosse giusto combattere lo STATOcon le armi in pugno non credo che abbia titolo per essere considerato un buon maestro.
All'epoca delLa lettera il nostro aveva QUARANTANNI ed era professore di semiotica allUniversità d Bologna. Non era un pivelllo. Dall'alto della sua carica ha scritto che dalla lettura dei volantini dei N AP si capiva(o meglio lo capivano degli
esperti in semantica come lui) che erano stati scritti non da veri rivoluzionari bensì da qualche maresciallo dei carabinieri.o poliziotto o un americano .
Furono in molti a credere o voler credere a queste stupidaggini ed ancora ci sono,tant è vero che lo chiamano "maestro"
Non mi risulta che abbia fatto ammenda
Non era un pivello??? Certo...ma non era neanche un Saggio..."Nel mezzo di cammin di nostra vita mi avviai per una selva oscura..." Ecco a quell'età la nostra
vita è ancora al buio... non è illuminata dalla saggia esperienza...Ma...la tua verità
su Calabresi e Pinelli fa da paio con la vicenda del nostro concittadino ricercatore
in Egitto...Tu sei certo della versione che hai riportato...io ero e resto incerto...
sempre col metodo deduttivo...Le forze dell'ordine devono vigilare (anche nelle carceri) che il detenuto non si tolga la vita...Io, poliziotto, non consentirò che il detenuto Pinelli si avvicini alla finestra che disciplinarmente deve essere chiusa
e non aperta...per cui lui non avrebbe nessuna possibilità nè di avvicinarsi...nè di aprirla...nè di scavalcarla...nè di compiere il fatale balzo...Questa è logica deduttiva
da cui l'ipotesi suicidio traballa vistosamente per cui se in un apolitico come sono io e un gran numero di italiani non beviamo nè l'una, nè l'altra versione restando
nel limbo dell'incertezza dalla quale ne discende che non possiamo giudicare il professore Eco Umberto col tuo metro...Se a un metro dobbiamo ricorrere quello
è quello degli studenti che si sono maturati sul suo insegnamento...solo loro
fra un paio di lustri potranno meglio collocare la figura di Eco...gli studenti sono i primi a criticare e protestare anche durante le lezioni...E dell'altro giorno la constestazione al professore Panebianco (non entro nel merito...)...Quante ne
ha ricevute il Minervino??? Solo i suoi studenti, a torto o ragione ne avranno memoria...per ora da quel lato non si sono lette disapprovazioni...vedremo.
Chiudo con una memoria personale: Negli anni di vita da sette a 21, ebbi 4 insegnanti di pianoforte...tutti e quattro godevano di buona reputazione che io
non discutevo, accettando supinamente la diceria...Accettavo però la critica
che il primo subiva dal secondo...il secondo dal terzo e il terzo dal quarto...
solo verso la fine del terzo decennio della mia vita riusci a collocare in buona
misura il valore di ciascuno...La differenza fra il quarto (professore stabile al
conservatorio di San Pietro a Maiella di Napoli) e il primo insegnante di canto corale alle scuole medie era quasi abissale...pur tuttavia i meriti del primo anzi della prima (era una signorina zitellona) non potevano essere minimizzati...
Il primo impatto con la notazione musicale l'ha impostato lei e mi è rimasto
tuttora...Questo per ribadire che non sarà un rispettato ragioniere di Vercelli, nè
un pluripensionato, pianista in letargo SIAE, nè un sedicente giocatore ( di chè?)
col cilindro tirato al lucido ed altri che si volessero aggiungere alla nobile cinquina
propitiana a emettere giudizi e sentenze su un personaggio come il topiczzato(ncz)
che per ora resta agli onori della cronaca...Però, anche per lui reciteremo, anzi reciteranno il: Sic transit gloria mundi...E solo questo è il metro per un giudizio
non parziale. Grazie comunque per l'interessante ricostruzione che io non
conoscevo. Quiproquo.
 

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