Daniele 78

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Qui bisognerebbe avere tutta la documentazione sottomano per analizzare se i 15.000€ sono insoluti per la sola acqua, o se ci sono un cumolo di spese con altre voci, perchè, facendo quattro conti così a braccio, 15.000€ dividendo per un costo al mc di acqua, che dovrebbe oscillare fra i 70cnt e gli 80 sono all'incirca 18.000 mc di acqua, con tutte le spese addizionali di legge, quindi, che gli "evasori" siano pure tre famiglie vuol dire un consumo di circa 6000mc a famiglia, pure tenedo conto che una famiglia normale che sia pure massimamente "igienizzata" può consumare (esagerando) un paio di mc al giorno per un totale di 700mc annui, siamo sempre sull'esagerato, ma per arrivare a 6000 mc di consumo, diamo la risposta a questo quesito matematico? quanti anni sono che non pagano l'acqua queste tre famiglie?.
Sottolineo quanto scritto nel post precedente, dove cavolo era ed è l'amministratore? salvo patti dimostrabili con le assemblee negli anni, una bella fetta di responsabilità ce l'ha l'amministratore, e dove stanno i solleciti che il fornitore deve sicuramente aver spedito all'amministratore, perchè questi solleciti non sono stati trattati negli anni nelle assemblee?, come mai nessuno ha ratificato nel bene e nel male questo debito?, forse spalmare il debito nelle scorse gestioni e prevedere il sequestro di un bene degli "evasori" per coprire il debito non era preventivabile? domande che oggi ci si deve fare perchè l'acqua non ce l'avete e anche quando ci sarà.... ci saranno i soldi degli insoluti?
Una rispostina @Utente2016 ce la farai leggere?
Ma infatti è proprio quello il discorso per arrivare a quelle cifre sono anni che non paghi comunque quando hai un servizio idrico integrato (acquedotto+fogna+depurazione) il costo è più vicino a 2€ al Mc che non 0,80 € contando anche le spesse fisse.
700 mc non è impossibile superarli annualmente, dipende molto dal numero degli occupanti di un alloggio, se in 3 o 4 per famiglia poi sui vecchi condomini hai dispersioni doppie sulle tubazioni (perdite di carico dell’impianto).

Mi permetto di dare questi dati avendo fatto per anni delle letture acqua ad una residenza di nostra costruzione, nel mentre c’erano già persone dentro e nel mentre si andava avanti con i lavori!

Come ho linkato sopra nel decreto ingiuntivo il sequestro del bene per ripagare i debiti è assolutamente possibile.

Altro: i condomini (almeno da noi) hanno tutti Un unica presa condominiale e, i più recenti, dei sottocontatori che misurano effettivamente i consumi dei singoli.
In quelli più vecchi Un unica presa condominiali e le suddivisioni venivano fatte per millesimi di proprietà e per numero abitanti, ti assicuro che sarebbe il peggior modo di dividere le spese.

Altro: le prese condominiali non sono decise da chi costruisce l’immobile ma sono imposte dalla partecipata che gestisce il sevizio per conto dei Comuni, per cui sarebbe impossibile fare diversamente...ed è per questo che si usano i sottocontatori singoli privati da quello condominiale!
 

Daniele 78

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Il che sarebbe un controsenso: quanto ad approvvigionamento acqua potabile Biella dovrebbe essere tre volte più facilitata di Genova....
Nella nostra bolletta c’è il costo acquedotto+fognatura+depurazione.
Non so se Genova ha depuratori o comunque non tutta Italia ha un servizio idrico integrato.
Cosa ti fa pensare che Biella è tre volte più avvantaggiata per l’acqua rispetto a Genova?
 

Daniele 78

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Lo sviluppo delle attività manifatturiere tessili dell'ottocento, fu essenzialmente dovuto alla disponibilità dell'acqua come forza motrice.
Certo peccato che ora Biella sia deserta da quel lato lì ad oggi; grandi fabbriche abbandonate un po’ ovunque dalle nostre parti. Filature, ritorciture e grandi marchi sono quasi scomparsi dal biellese !
 

Daniele 78

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Zegna, Botto, Cerutti, Piacenza.... sono rimasti i marchi ...
Sì ma lavorano fuori. L’unico un po’ è Piacenza e qualcosa Cerrutti.

Zegna ha la sede a Milano e gli stabilimenti a Novara (s. Pietro Mosezzo), i Botto c’è ne sono talmente tanti ed alcuni di essi hanno delocalizzato in Est Europa.
Non è rimasto tantissimo a Biella, e basta farsi un giro lungo la valle dello Strona per farsi un idea della moria di aziende tessili che c’è stata. Interi stabilimenti ormai deserti che fino anche solo agli anni 90 lavoravano ancora!
 

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