PARADOSSALE.....è stato realizzato un fabbricato ricadente in parte su un tracciato di strada i cui vincoli erano decaduti da piu di 5 anni, al momento del rilascio del P.d.C. era già stata adottata una variante generale al P.R.G. in cui tale tracciato di strada era stato stralciato. Un P.M. ha sequestrato l'immobile ritenendo il P.d.C. illegittimo poiché, a suo giudizio, si doveva attendere il completo ITER della variante al P.R.G. adottato. Il comune non ha mai revocato l'atto ritenendolo legittimo, in quanto obbligato alla decadenza dei vincoli, a rideterminare l'area. Oggi dopo l'approvazione della variante, e una condanna pecuniaria sia per il committente che per l'ufficio tecnico, viene negato il titolo edilizio se pur in sanatoria ma conforme allo strumento urbanistico vigente, ritenendo che, il fabbricato si deve prima abbattere per poi poter consentire la sua ricostruzione in copia. Il paradosso è che il comune in questo caso anche se complice dell'eventuale abuso edilizio realizzato, secondo la legge potrebbe acquisire al patrimonio comunale l'immobile realizzato, in caso di mancato demolizione. Paradossale.... se si pensa che sul tracciato stradale, mai realizzato e stralciato nella variante al P.R.G. attuale strumento urbanistico, sono stati realizzati fabbricati di grosse dimensioni e sanati con le periodiche leggi sul condono edilizio. Paradossale se si pensa che chi ha atteso mestamente e nel rispetto delle leggi il rilascio di un titolo edilizio rischia di essere espropriato della proprietà da chi lo ha, anche se indirettamente, indotto in questa situazione, rilasciando il titolo edilizio ritenuto poi illegittimo. In che stato di diritto viviamo............. uno stato che primo te lo concede e poi per altre mani te lo vuole togliere del tutto.......PARADOSSALE. Chiedo se qualcuno sia sventuratamente incappato in una situazione analoga.......grazie[/FONT]