mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Per mia esperienza con gli studenti conviene fare dei contratti ad uso transitorio, singolarmente (ovvero un contratto per ogni studente) di durata da 12 a 18 mesi con canone libero, per una porzione dell'immobile (una camera con uso comune di cucina e servizi).
Specificare nel contratto che l'esigenza di transitorietà è data dal fatto che il conduttore ha necessità di frequentare dei corsi di studio presso l'università di ... per l'anno accademico in corso e che non gli è dato di sapere, al momento, se continuerà tale attività anche per gli anni accademici successivi.
Prima della scadenza del contratto far firmare al conduttore-studente una comunicazione (raccomandata a mano) da lui stesso indirizzata a te (locatore) nella quale conferma l'esigenza di transitorietà manifestata all'atto della stipula del contratto.
Alla scadenza, se lo studente si è comportato bene, ha pagato, non ha creato problemi ecc. sei libera di fare con lui un nuovo contratto allo stesso modo e con il canone che vuoi, altrimenti gli dici che non vuoi più affittargli l'appartamento e lui se ne deve andare.
Per la registrazione dei contratti, se opti per la cedolare secca, non spendi nulla in bolli e imposte di registro. Ricordati però di effettuarla con il modello Siria (anche telematico) entro 30 giorni.
Nel contratto puoi inserire la clausola che il conduttore-studente possa recedere in ogni momento dal contratto dandoti un preavviso di due o tre mesi.
La mia esperienza è che gli studenti, a meno di rari casi, sono abbastanza imprevedibili. Cambiano facoltà, cambiano università, decidono di smettere, oppure vanno sei mesi all'estero per un Erasmus ecc... con decisioni prese all'ultimo minuto. Pertanto un tale tipo di accordo:
1 - Lascia molta libertà a loro di scegliere singolarmente se rimanere e confermare per ulteriori periodi oppure no, senza mettere in imbarazzo e coinvolgere gli eventuali coinquilini.
2 - Lascia completa libertà a te di stabilire annualmente il canone e di decidere, ad esempio, di non tenerti nell'appartamento un personaggio che eventualmente si comporti male, disturbi o non vada d'accordo con gli altri occupanti.
 
B

buffellini

Ospite
Vorrei sapere se si può prorogare il contratto annuale, nel caso lo studente decida di continuare gli studi intrappresi e la locazione in corso, senza fare ogni anno un nuovo contratto.
Grazie
 

sonoalberto

Nuovo Iscritto
Scusate, ma io sto affittando a tre studendesse per due mesi e sono stato all'Agenzia delle Entrate a mostrare il contratto, che non riporta nessuna giustifica alla trasitorietà e l'impiegato mi ha risposto che va bene e che potrò farlo sottoscrivere.

Inoltre l'URP del Comune mi ha detto che non conoscono canoni concordati.

Secondo voi potrei incorrere in qualche sanzione oppure anche in fase di Dichiarazione dei Redditi 2013 non avrò problemi?
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
L'Agenzia delle Entrate non entra nel merito della tipologia di contratto che redigi, si limita a registrarlo in base agli importi che dichiari.
Non rientra nei loro compiti entrare nel merito del tipo di accordo tra due privati.
Il problema non è "fiscale" e non sta nella dichiarazione dei redditi se tu dichiari quanto incassi e quanto hai dichiarato in fase di registrazione.
Il problema è "legale", ovvero è che il contratto, in base alla Legge 431/98 e al D.M. 30/12/2002, non è valido come "uso transitorio", ma è di fatto ricondotto "ex lege" a un normale contratto 4 + 4 se in esso non vi è specificato espressamente il motivo della necessità di transitorietà del rapporto (motivo che va riconfermato tra le parti prima della scadenza) e se esso non è redatto secondo gli schemi previsti dagli accordi territoriali o, in mancanza di essi, dagli allegati al D.M. di cui sopra.
Pertanto le inquiline potrebbero pretendere di rimanere nei locali anche dopo la scadenza del contratto, rivolgendosi a un legale o direttamente a un giudice.
Figuriamoci se per la zona di Milano non esistono accordi territoriali per la redazione di contratti ad uso transitorio o per studenti o a canone agevolato.
Eccolo qui (mancano gli allegati però...).
http://www.unioneinquilini.it/public/doc/Milano.pdf
Invece di rivolgerti al Comune, dove di queste cose non sanno nulla, rivolgiti ad un'associazione di proprietari immobiliari o di inquilini (UPPI, Confedilizia, SUNIA, UnioneInquilini ecc.)
 

sonoalberto

Nuovo Iscritto
Grazie Mapeit.

No il Comune dove ho la proprietà dell'appartamento non è Milano, ma un piccolo paese della provincia di Bergamo.

Beh, se la questione della transitorietà del contratto "non giustificato", mi sottopone al solo rischio che le ragazze possano pretendere di rimanere all'interno dell'appartamemnto con un contratto di 4+4, allora non ho nulla di che preoccuparmi.

Ma per casi come questo,cioè pochi mesi, con le utenze come sarebbe opportuno comportarsi?


Grazie
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Per le utenze è quasi impensabile intestare i contratti alle ragazze, visto i costi che sosterrebbero per le volture.
Però sarebbe l'unico modo per essere sicuri che poi paghino le bollette.
In alternativa, se hai già un'idea approssimativa dei consumi che possano essere sostenuti e dei relativi costi, lasci le utenze intestate alla proprietà e ti fai dare da loro ogni mese un acconto pari a 1/12mo dei consumi stimati annuali oltre all'affitto, operando un eventuale conguaglio quando arriveranno le bollette definitive.
Ad esempio, se sai che la bolletta dell'Enel bimestrale assomma circa a 60 Euro, stimi che in un anno spendano 360 euro di energia elettrica e ti fai dare ogni mese 30 euro di acconto sui consumi.
Lo stesso dicasi per il gas e l'acqua.
Salvo che lascino aperto un rubinetto o che lascino accesa una stufa elettrica giorno e notte non dovresti discostarti di molto da ciò che effettivamente spendi.
 

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