davideboschi

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Certo non sarebbe male che la legge sulle successioni venisse rivista. Un tempo era raro che uno dei coniugi avesse figli da da precedenti matrimoni o convivenze, oggi è molto più comune.
Col risultato che i figli del coniuge che muore prima sono sistematicamente privati di parte dell'asse ereditario, a vantaggio di quelli del coniuge che muore dopo.
 

davideboschi

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un tempo c'erano anche i figli adulteri, i figli naturali
Sì infatti non ho scritto "impossibile" ma "raro".
Comunque è un pensiero messo lì tanto per riflettere. Anche perché i nostri governanti sono troppo impegnati a spartirsi i loro due o tre etti di potere che a occuparsi dei problemi delle persone.

Per inciso, io ho solo una figlia e la moglie non ce l'ho più, quindi la cosa al momento non mi riguarda.
A meno che a 90 anni non decidessi di sposare la mia badante 40enne o la sua figlia 20enne...
 

Gianco

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Certo non sarebbe male che la legge sulle successioni venisse rivista. Un tempo era raro che uno dei coniugi avesse figli da da precedenti matrimoni o convivenze, oggi è molto più comune.
Col risultato che i figli del coniuge che muore prima sono sistematicamente privati di parte dell'asse ereditario, a vantaggio di quelli del coniuge che muore dopo.
Il tesatamento non può eludere il dirotto dei legittimari:
Gli articoli 536 e seguenti del codice civile riconoscono a favore di determinati soggetti una quota sul patrimonio del defunto. Alla cosiddetta “quota di legittima” hanno diritto i figli, gli ascendenti ed il coniuge di chi viene a mancare. Questi diritti dei legittimari sussistono tanto nel caso si apra la successione ab intestato (senza testamento), quanto se la successione sia testamentaria. Le tutele in questo caso sono leggermente differenti.
 

basty

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???
Non capisco cosa intendi. I figli ereditano sempre dal proprio genitore.
Però eredita parte del patrimonio del proprio genitore, anche il nuovo coniuge, che lascerà questa quota ai propri figli...
Credo intendesse questo:
In questi casi dovrebbe valere un certo buonsenso da parte del coniuge che sopravvive all'altro.
 
Ultima modifica:

basty

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la summa che hai fatto della legge, ma la mia obiezione alla legge resta valida.
La legge è già parecchio articolata adesso: se prima della riforma del diritto di famiglia si poteva equiparare ad una equazione di primo grado, oggi sarebbe equiparabile ad una equazione di secondo grado, sempre risolvibile ma già più complessa. E per andare incontro a ciò che dici, diventerebbe forse una di terzo grado.

Mica per niente gli antichi avevano concepito un concetto di famiglia monogamico e stabile.
 

davideboschi

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Obiezioni risibili.

Anzitutto, non credo che gli antichi avessero un concetto di famiglia monogamica e stabile, e men che meno per questioni successorie. Semmai, la monogamia era obbligo della sola donna, e la stabilità consisteva nel tenere la moglie al guinzaglio e le amanti (o le scappatelle) segrete. A chi andava il patrimonio lo decideva l'uomo o (per i titoli nobiliari) la legge, dopodiché... chi ha dato ha dato e chi ha avuto ha avuto.

Che la legge sia così per non farla complicata... lasciamo perdere. In un Paese dove solo sapere quanto devi pagare di tasse è un percorso ad ostacoli, o solo per sapere se occupare una proprietà altrui è legale o no devi consultare mille articoli di legge, vuoi che i nostri legislatori si preoccupino di non metterci in affanno per calcolare le eredità?

Le equazioni di terzo grado le sapeva risolvere Tartaglia già nel 1500, e oggi, se proprio vogliamo, ci sono i computer.

La verità è che la legge è sempre in ritardo rispetto alla società.
 

davideboschi

Membro Attivo
Proprietario Casa
Aggiungo che in Italia il calcolo dell'assegno di mantenimento dell'ex moglie (non parlo di ex coniuge perché questo concetto include anche il marito, non ho mai sentito di un marito che prende l'assegno dall'ex moglie) si calcola considerando la durata della relazione coniugale: più anni sei stata moglie, più ti spetta di assegno.
Sarà complicato, ma questo dice la giurisprudenza, e questo si applica.

Basterebbe che lo stesso concetto si applicasse all'eredità, ed ecco servita la soluzione (o almeno una soluzione più equa di quella di adesso).
 

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