Avrei bisogno di un chiarimento circa la compilazione di due testamenti olografi.
Se due coniugi redigono un testamento e scrivono:
“Io sottoscritto/a (nome e cognome, data e luogo di nascita, residenza e indirizzo) con questo mio testamento dispongo quanto segue: Nomino erede universale di tutti i miei beni mio/a marito/moglie” (nome e cognome, data e luogo di nascita, residenza).
E lo scritto continua: “Nel caso in cui mio/a marito/moglie con me commorisse, dispongo che i miei beni vengano così ripartiti”:
Vengono poi elencati i beneficiari degli immobili e del denaro liquido, titoli ecc…
Così la moglie destina l’immobile di cui è proprietaria ad alcuni suoi nipoti, i suoi beni mobili ai vari fratelli, mentre il marito, senza figli o fratelli e sorelle, destina l’appartamento di sua proprietà ai due figli di una sua cugina prima, i suoi beni mobili invece ai nipoti e fratelli della moglie; entrambi i coniugi scrivono in seguito che l’appartamento eventualmente ereditato dal proprio coniuge venga destinato come avrebbe desiderato l’altro coniuge. Logicamente in calce hanno posto il luogo di compilazione, la firma e la data.
Per concludere aggiungo che entrambi i coniugi dieci anni prima avevano scritto un altro testamento, uguale identici tra loro, dove viene nominato erede universale il/la proprio/a marito/moglie.
Il testamento di dieci anni fa scritto dalla moglie è stato reso pubblico dopo il suo decesso, 18 mesi fa, mentre il marito è deceduto alcuni giorni fa.
La domanda infine è questa:
- Il primo testamento fatto dal marito, essendo deceduta la moglie, non avrebbe più valore? Difatti non è stato pubblicato quando il marito era ancora in vita.
- Quindi nemmeno il secondo testamento, sempre del marito, redatto dieci anni dopo il primo, avrebbe più valore, visto che la moglie era deceduta quindici mesi prima?
Non essendo più valido nessun testamento si presume che si dovrebbe aprire una successione ereditaria per i beni mobili ed immobili ormai di proprietà esclusiva del Decuius. Unici eredi quattro cugini del marito, ultimo a decedere. Questi ipotetici eredi sarebbero: una figlia della sorella della mamma del defunto, e tre figli/e da parte del padre del defunto.
L'ultima considerazione: i due coniugi, senza figli, erano seguiti dallo stesso Amministratore di sostegno perché molto anziani, reduci da ricoveri ospedalieri, e sistemati in R.S.A. Quindi la domanda: quando cessa l'attività del A.d.S. che aveva la firma sui conti correnti bancari? Il funerale della moglie, compreso tumulazione e marmista, l'ha pagato l'A.d.S. I funerali del marito chi li deve pagare visto che la successione chissà quando avverrà?
Grazie per chi vorrà darmi un consiglio efficace.
Se due coniugi redigono un testamento e scrivono:
“Io sottoscritto/a (nome e cognome, data e luogo di nascita, residenza e indirizzo) con questo mio testamento dispongo quanto segue: Nomino erede universale di tutti i miei beni mio/a marito/moglie” (nome e cognome, data e luogo di nascita, residenza).
E lo scritto continua: “Nel caso in cui mio/a marito/moglie con me commorisse, dispongo che i miei beni vengano così ripartiti”:
Vengono poi elencati i beneficiari degli immobili e del denaro liquido, titoli ecc…
Così la moglie destina l’immobile di cui è proprietaria ad alcuni suoi nipoti, i suoi beni mobili ai vari fratelli, mentre il marito, senza figli o fratelli e sorelle, destina l’appartamento di sua proprietà ai due figli di una sua cugina prima, i suoi beni mobili invece ai nipoti e fratelli della moglie; entrambi i coniugi scrivono in seguito che l’appartamento eventualmente ereditato dal proprio coniuge venga destinato come avrebbe desiderato l’altro coniuge. Logicamente in calce hanno posto il luogo di compilazione, la firma e la data.
Per concludere aggiungo che entrambi i coniugi dieci anni prima avevano scritto un altro testamento, uguale identici tra loro, dove viene nominato erede universale il/la proprio/a marito/moglie.
Il testamento di dieci anni fa scritto dalla moglie è stato reso pubblico dopo il suo decesso, 18 mesi fa, mentre il marito è deceduto alcuni giorni fa.
La domanda infine è questa:
- Il primo testamento fatto dal marito, essendo deceduta la moglie, non avrebbe più valore? Difatti non è stato pubblicato quando il marito era ancora in vita.
- Quindi nemmeno il secondo testamento, sempre del marito, redatto dieci anni dopo il primo, avrebbe più valore, visto che la moglie era deceduta quindici mesi prima?
Non essendo più valido nessun testamento si presume che si dovrebbe aprire una successione ereditaria per i beni mobili ed immobili ormai di proprietà esclusiva del Decuius. Unici eredi quattro cugini del marito, ultimo a decedere. Questi ipotetici eredi sarebbero: una figlia della sorella della mamma del defunto, e tre figli/e da parte del padre del defunto.
L'ultima considerazione: i due coniugi, senza figli, erano seguiti dallo stesso Amministratore di sostegno perché molto anziani, reduci da ricoveri ospedalieri, e sistemati in R.S.A. Quindi la domanda: quando cessa l'attività del A.d.S. che aveva la firma sui conti correnti bancari? Il funerale della moglie, compreso tumulazione e marmista, l'ha pagato l'A.d.S. I funerali del marito chi li deve pagare visto che la successione chissà quando avverrà?
Grazie per chi vorrà darmi un consiglio efficace.