mariofrancis

Membro Attivo
Conduttore
buon giorno, scrivo dalla Lunigiana per una famiglia che aveva in affitto una casa ritenuta inagibile dal terremoto,(e non vale la pena di sistemarla) ora vivono in tenda in attesa di nuova sistemazione, la domanda è questa: considerato che da parte di stato e comune non ricevono per ora aiuti(dopo 30gg. dal sisma le tendopoli sono state tolte)e stanno cercando una nuova casa oltre non pagare l'affitto, chi pagherà le spese per trasloco, chiusura telefono, apertura luce, gas, ecc e tutte quelle spese che si affrontano per cambio casa ?
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Di solito nei contratti d'affitto c'è una clausola che in sostanza dice che se per cause di forza maggiore non imputabili alla volontà del proprietario (come danni connessi ad un evento sismico oppure per l'esplosione di gas) la casa non è più abitabile il contratto d'affitto si estingue e che nulla è dovuto all' affittuario (conduttore).
Certo che se uno si attacca a queste richieste deve avere una mentalità.... diciamo dal braccino corto (altrimenti mi censurano).
 

mariofrancis

Membro Attivo
Conduttore
Sig: Criscuolo,

nel contratto non c'è scritto nulla,e riguardo la mentalità a braccino corto, vorrei vedere lei cosa farebbe. abitano li da un anno, e come quasi sempre accade il mobilio della cucina è difficilissimo da riciclare in una casa, hanno acqistato una nuova cucina, che
al 90% non si potrà adattare alla casa troveranno, sono costi, come costa un trasloco,
le chiusure e le aperture delle utenze,senza considerare il disagio di non avere una casa
e non sapere come e quando si potranno recuperare i mobili e tutto ciò che essi contengono, visto, che in casa sono entrati accompagnati dalla protezione per il recupero velocissimo delle cose di prima necessità (qualche cambio d'abito), il resto purtroppo è stato acquistato nuovo, visto che fare bagagli per una famiglia di 4 persone di 30 minuti con le scosse che ti perseguitano non è cosa facile, restano in casa tante cose, oserei dire la vita e i ricordi di una famiglia, i documenti, ecc.
Non sanno ancora come potranno recuperare tutto quando avranno una casa, ripeto,
in casa non si può entrare e nessuno sa ditre come fare.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Signor Francis: sono perfettamente consapevole delle difficoltà in cui si trovano le persone delle quali lei si ta occupando, e non solo loro, ma tutti coloro che sono coinvolti in un evento catastrofico. La lunigiana è storicamente una zona sismica, se non sbaglio in questo mese di luglio ci sono stati due eventi importanti da essere riportati dalla stampa nazionale. Io credo che per quanto riguarda il trasloco di mobili se questi non vengono riutilizzati sia meglio non farlo. Già ci sono delle problematiche connesse con i rischi di stabilità del fabbricato e chi va dentro a smontare i mobili? Per poi portarli sul piazzale di carico, trasportarli e stivarli temporaneamente in magazzino, ritrasportarli nella casa nuova, rimontarli (ammesso che si riesca) per poi scoprire che bisogna fare delle modifiche per poterli usare. Il rischio vale la candela? Forse costa di meno comprare mobili nuovi, idonei per i nuovi locali dove dovranno essere montati. Forse, per i non proprietari di casa, è megli che lo stato riconosca un risarcimento forfettario per l'acquisto di mobili nuovi. Comunque qualora il trasloco fosse possibile deve essere le comunità locali e le associazioni presenti sul territorio, che si organizzano e pianificano gli interventi a prezzi calmierati; non credo proprio che sia un compito dello Stato pagare i traslochi di tutti gli abitanti lesionati.
Per quanto riguarda le utenze mi sembra che, in caso di calamità, ci siano delle tariffe agevolate da parte dei gestori per la dismisssione e la riattivazione delle utenze. Perché non sentire loro prima di lamentarsi?
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
Signor Francis: sono perfettamente consapevole delle difficoltà in cui si trovano le persone delle quali lei si ta occupando, e non solo loro, ma tutti coloro che sono coinvolti in un evento catastrofico. La lunigiana è storicamente una zona sismica, se non sbaglio in questo mese di luglio ci sono stati due eventi importanti da essere riportati dalla stampa nazionale. Io credo che per quanto riguarda il trasloco di mobili se questi non vengono riutilizzati sia meglio non farlo. Già ci sono delle problematiche connesse con i rischi di stabilità del fabbricato e chi va dentro a smontare i mobili? Per poi portarli sul piazzale di carico, trasportarli e stivarli temporaneamente in magazzino, ritrasportarli nella casa nuova, rimontarli (ammesso che si riesca) per poi scoprire che bisogna fare delle modifiche per poterli usare. Il rischio vale la candela? Forse costa di meno comprare mobili nuovi, idonei per i nuovi locali dove dovranno essere montati. Forse, per i non proprietari di casa, è megli che lo stato riconosca un risarcimento forfettario per l'acquisto di mobili nuovi. Comunque qualora il trasloco fosse possibile deve essere le comunità locali e le associazioni presenti sul territorio, che si organizzano e pianificano gli interventi a prezzi calmierati; non credo proprio che sia un compito dello Stato pagare i traslochi di tutti gli abitanti lesionati.
Per quanto riguarda le utenze mi sembra che, in caso di calamità, ci siano delle tariffe agevolate da parte dei gestori per la dismisssione e la riattivazione delle utenze. Perché non sentire loro prima di lamentarsi?

Perchè questa è la mentalità italiana che non si chiede csa può fare per poi rimboccarsi le maniche ma aspetta che arrivi lo Stato a risolvergli i problemi.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto